sabato 29 novembre 2008

Nell'Aprile di 40 anni fa si spense JIM CLARK - Lo Scozzese Volante

Jim Clark... in soli 8 anni di formula 1 costrui' la sua leggenda...
Una storia di altri tempi, una storia di un pilota straordinario che nonostante la grande popolarita', le vittorie, i trionfi, la fama, la ricchezza mantenne sempre un legame fortissimo con la sua terra... la Scozia... e la semplicita' di agricoltore, qual era, ma era anche lo Scozzese Volante...
Vinse moltissimo: due titoli mondiali '63 e '65, 25 gran premi con 33 pole poistion; trionfo' e fu il primo europeo a farlo nella 500 miglia di Indianapolis; domino' con la Lotus numero 82 rispondendo cosi' allo scetticismo statunitense.

Quello che colpiva maggiormente di Clark era l'intelligenza della sua guida, della sua tattica di corsa, la calma, la tranquillita' di un sorriso spontaneo, simpatico, disponibile con tutti... certo erano altri tempi e la formula 1 piu' che un circo era un circolo, un club, ristretto di amici, dove oltre ai soldi per correre esisteva anche la dote naturale e per correre si chiedeva anche il permesso ai genitori e cosi' avvenne anche per Clark. Reg Pernell dell'Aston Martin per farlo esordire in formula 1 dovette andare alla fattoria dei Clark, nel Berwickshire, sotto Edimburgo, affinche' il giovane 23enne di Kilmany potesse girare il mondo con le monoposto. Alla domanda, puo' vincere?, rispose diventera' campione del mondo. Ebbe il permesso.

La macchina pero', per questioni finanziarie' arrivo' dalla Lotus e da un certo Colin Chapman... il Ferrari d'Inghilterra. Nel 1960 nacque cosi', al Gran Premio d'Olanda a Zandvoort, il mitico binomio.
Trovo' il posto fisso nella verde Lotus dopo il successivo Gran Premio del Belgio, infatti Alan Stacey pilota ufficiale fu colpito in pieno viso da uccello mentre percorreva un rettilineo a 280 all'ora.
E la morte segno' la sua esistenza come nel '61, a Monza, urto' la Ferrari di Von Trips che volo' tra la gente: 14 morti. Vicino al corpo di Von Trips un disperato Jim Clark. Quella tragica giornata si cancello' dalla memoria del pubblico grazie alla prestazione di Clark nel 1967. Al comando per gran parte del Gran Premio d'Italia, e' costretto ai box per una foratura, rientra, recupera un giro e ritorna in testa, quando vede il traguardo finisce la benzina e chiude terzo. Per tutti e' il vincitore.
La guida precisa, la classe e la determinazione sorretta da una quiete interiore lo fanno sembrare intoccabile. Ma Jim Clark non fece i conti con il destino... muore ad Hockenheim, in formula 2: la sua Lotus fini' fuori strada, incredibilmente in rettilineo, Clark mori' sul colpo. Nessuno vide niente... quel che e' certo che qualcosa accadde alla macchina e che questa sfuggi' di mano al suo pilota.
Quel che e' certo e' che al sesto giro sul circuito tedesco di Hockenheim il 7 aprile del 1968 Jim Clark non passo' piu'.
Aveva 32 anni. Sono passati quarant'anni e la sua storia e' diventata leggenda, la leggenda dello scozzese volante...

venerdì 28 novembre 2008

Alonso: "Voglio un altro Mondiale"

La stagione tutto sommato positiva alla Renault ha rilanciato le ambizioni di Fernando Alonso, che ora, con le voci su un suo passaggio in Ferrari nel 2010 sempre più insistenti, torna a pensare in grande.

"Non lascerò la Formula 1 senza essere tornato campione del mondo, entro la fine della carriera vincerò un altro titolo - le parole del pilota spagnolo a Cadena Ser -, magari già il prossimo anno quando credo che con la nuova macchina potremo lottare per le posizioni di vertice".

Poi sulla rivalità con Hamilton: "Non è così grande come la dipingono in Inghilterra o in Spagna, parliamo sempre quando ci vediamo e sono stato felice per lui quando ha vinto il Mondiale".

mercoledì 26 novembre 2008

Ferrari: Test a Fiorano per Bortolotti, Piscopo e Cicatelli - Il neocampione di Formula 3 Bortolotti ha siglato il nuovo record della pista di Fiorano

A Fiorano i primi tre classificati del Tricolore di F.3 hanno provato la F2008. Il trentino cresciuto a Vienna ritocca il record della pista: "Meglio di cosi non poteva andare". Bravi anche Piscopo e Cicatelli. Intanto il Banco Santander sarà sponsor della rossa dal 2010: porterà anche Alonso?

Si e' appena conclusa sulla pista di Fiorano (MO) una giornata memorabile per i protagonisti del Campionato Italiano Formula 3, la prestigiosa serie tricolore da quest’anno motorizzata Fiat Powertrain Technologies Racing (FPT Racing). Grazie all’iniziativa voluta dalla Scuderia Ferrari e dalla federazione nazionale ACI-CSAI, Mirko Bortolotti, Edoardo Piscopo e Salvatore Cicatelli, i primi tre piloti classificatisi al termine della stagione 2008, si sono infatti alternati al volante della Ferrari F2008 in un’intera giornata di test seguiti dai tecnici della Squadra Corse guidati dal team manager Luca Baldisseri. Dalle 10 del mattino fino alle 16.30 la monoposto piu' desiderata da qualsiasi pilota al mondo e' stata cosi' tutta per i tre giovani talenti dell’automobilismo italiano e sotto gli sguardi del consueto pubblico ferrarista che ad ogni acuto dell’8 cilindri di Maranello si assiepano come sempre lungo le recinzioni del tracciato di prova.
Una vera giornata di lavoro, quindi ed i tre piloti hanno voluto onorare il prestigioso appuntamento lasciando del tutto stupiti i tecnici Ferrari grazie ad un approccio professionale ed a tempi sul giro tutt’altro che da debuttanti.
Tanto che proprio nelle ultime tornate della giornata il trentino Mirko
Bortolotti, il Campione Italiano di Formula 3 in carica, ha siglato il nuovo record della pista fermando i cronometri su 59”111 al termine di 40 giri ,migliorando il precedente primato fissato quest'anno dal pilota collaudatore Andrea Bertolini(fresco campione del FiaGT con la Maserati).
“E’ stata un’esperienza unica - ha commentato Bortolotti - Stamattina era molto difficile dovendo provare la guida di una Formula 1 su una pista umida. Per me si e' realizzato un sogno. Mi sono trovato subito a mio agio perché la macchina ti trasmette subito confidenza. Non e' paragonabile a nessun altra vettura e le maggiori difficolta' le ho trovate nello sfruttare al meglio la frenata. Alla fine e' arrivato anche il record e meglio di cosi' non poteva andare, ma devo dire che anche senza sarei stato contento lo stesso”. Entusiasti, naturalmente, anche i suoi due altri colleghi. “E’ una macchina molto impegnativa che pero' ti invoglia ad andare forte perché e' molto ben bilanciata – ha spiegato il romano Edoardo Piscopo, autore di 29 giri con il migliore in 1’00”336 - E’ una Formula 3 in grande, l’impostazione e' la stessa anche se e' tutto amplificato dal carico aerodinamico, alla frenata, alla accelerazione, alla velocita'. Oggi e' stato bellissimo, un sogno si e' avverato e spero tanto che un giorno mi sia data ancora la possibilita' di mostrare il mio talento su una Formula 1. Meglio se Ferrari, naturalmente”. “Sono rimasto molto impressionato all’inizio per la potenza – ha commentato Salvatore Cicatelli che ha completato 33 giri siglando il miglior tempo in 1’01.243- poi ho iniziato a prendere confidenza. Non avevo mai provato una vettura cosi' potente. E’ stato molto difficile all’inizio abituarmi anche alla frenata poi con il passare dei giri diventava tutto piu' facile. Prima di salire in macchina provavo per l’emozione, poi tutto si e' acquetato ed ho pensato solo a guidare bene e a non commettere errori”. La maturita' e peraltro anche la velocita' dei tre giovani piloti italiani ha stupito anche Baldisserri (nella foto). “Siamo innanzitutto grati alla CSAI – ha dichiarato il team manager della Scuderia Ferrari – per aver realizzato un campionato, come la Formula 3, che ha permesso di avere con noi questi tre ragazzi. Sono stati fantastici, non hanno commesso nemmeno un errore nonostante le condizioni di pista umida del mattino. Abbiamo fatto un percorso attraverso il simulatore, il nostro collaudatore Andrea Bertolini e' stato il loro tutor, ma hanno imparato molto velocemente. Hanno tutti potenzialita' enormi. Questa giornata e' stata per noi un’esperienza unica, non ha paragoni con il passato anche quando nel ’95 provarono altri piloti che avevano altre esperienze”. Alle 17 la giornata si e' poi conclusa con la conferenza stampa tenuta alla presenza del Vice Presidente della Ferrari Piero Ferrari e di Luigi Macaluso, Presidente di ACI- CSAI. “La Formula 3 e la Formula Azzurra - ha dichiarato il Presidente CSAI - sono i nostri grandi investimenti per i giovani ed oggi li festeggiamo con una iniziativa straordinaria. E’ assolutamente fantastico avere qui oggi i nostri ragazzi. Uno di loro ha 20 anni, gli altri due solo 18 e tra questi Cicatelli non ha nemmeno la patente. Oggi hanno guidato una Ferrari di Formula 1 e gli e' stato regalato un sogno”
SPAGNOLI IN FERRARI - Intanto oggi dalla Spagna è balzata un'altra conferma: il Banco Santander sarà sponsor della Ferrari dal 2010.
Il gruppo spagnolo è sponsor della McLaren dal 2007, quando seguì Fernando Alonso nel team di Ron Dennis. Anche dopo l'addio dello spagnolo, tornato il Renault dopo un anno burrascoso a Woking, Banco Santander è rimasto sponsor della McLaren ma dal 2010 passerà alla Ferrari. Stessa cosa farà Alonso? Emilio Botin, presidente della banca spagnola, lo spera ma non si sbilancia: "Santander diventerà sponsor della Ferrari nel 2010, questa è una cosa certa- ha detto Botin al quotidiano spagnolo AS- e Alonso è il miglior pilota del mondo, non ci sono dubbi. Ci piacerebbe lavorare di nuovo con lui. Lo ammiro, sono un suo estimatore e se si può avere il miglior pilota del pianeta, meglio. Ma questo non è qualcosa che dipende solo da noi. Alonso ha dimostrato che è il numero uno anche quando le cose non sono andate bene. Anche nei momenti difficili ha dimostrato di essere un campione. La Ferrari poi è una squadra sensazionale. Abbiamo in comune anche il colore (il colore aziendale del Santander è il rosso) e questo è importante".

martedì 25 novembre 2008

Ferrari da scoprire! : Domani test a Fiorano per i piloti primi tre classificati del Campionato Italiano Formula 3

Ci siamo. Per Mirko Bortolotti, Edoardo Piscopo e Salvatore Cicatelli e' giunto il grande momento. Domani infatti i primi tre piloti classificati nel Campionato Italiano Formula 3 2008 sosterranno a Fiorano (MO) un’intera giornata di test al volante della Ferrari F2008, la monoposto che ha regalato alla Casa di Maranello l’ottavo titolo Costruttori negli ultimi dieci anni del Campionato Mondiale di Formula 1. Grazie alla Scuderia Ferrari e ad ACI-CSAI i tre grandi protagonisti della scorsa stagione di Formula 3, la prestigiosa serie tricolore da quest’anno motorizzata Fiat Powertrain Technologies Racing (FPT Racing) attraverso il propulsore 420F3 (2.0 16V), sono pronti ad un grande giorno. Un’occasione memorabile per la quale Bortolotti, Piscopo e Cicatelli sono stati gia' introdotti in uno specifico programma di avvicinamento. Nelle scorse settimane, oltre ad incontrare i tecnici della Squadra Corse Ferrari, i tre giovani piloti hanno infatti svolto una lunga sessione di guida virtuale al simulatore del Centro Ricerche Fiat di Torino, assistiti anche da Andrea Bertolini, pilota collaudatore Ferrari.

La giornata di test organizzata da Scuderia Ferrari ed ACI-CSAI si articolera' a partire dalle ore 10 di domani 26 novembre con i tre giovani talenti del vivaio tricolore impegnati al volante della Ferrari Formula 1 e seguiti dai tecnici della Sq
uadra Corse. Alle 17 la giornata si concludera' con una conferenza stampa tenuta sempre a Fiorano alla presenza del Vice Presidente della Ferrari Piero Ferrari e di Luigi Macaluso, Presidente di ACI- CSAI. Alla conferenza stampa partecipera' parte anche il team manager della Scuderia Ferrari, Luca Baldisserri oltre naturalmente ai tre piloti.

La giornata di test Scuderia Ferrari – ACI-CSAI potra' essere vissuta direttamente anche dagli organi di informazione. Un’occasione per seguire da vicino una giornata memorabile per i tre giovani piloti italiani e per tutto l’automobilismo tricolore. Chi sono i tre piloti impegnati nei test :

Mirko Bortolotti, 18 anni nato a Trento e residente a P
ietramurata nel comune di Dro (TN), ha esordito nell’automobilismo dopo aver vinto la selezione indetta nell’ambito del “Progetto Giovani” di ACI-CSAI per la partecipazione al Campionato Italiano Formula Azzurra, Trofeo Michele Alboreto, ad un minimo costo (30% del budget totale). Nella stagione d’esordio e' secondo assoluto, mentre il debutto in Formula 3 e' l’anno seguente dove chiude quarto. Quest’anno il trionfo con la vittoria del Campionato Italiano Formula 3 cogliendo 9 vittorie, 6 pole position e 5 giri piu' veloci nei colori del Lucidi Motors.

Edoardo Piscopo, 20 annni, nato a Roma, dove vive, debutta nell’automobilismo dopo la carriera in karting che gli permette di entrare nel programma giovani di Red Bull partecipando al Campionato USA di Formula BMW dove e' quinto. La stagione seguente partecipa alla serie tricolore di Formula Renault 2.0 chiudendo terzo e guadagnando 10 podi, mentre nel 2007 compie il salto nella Formula 3 Euro Series classificandosi 15° ed ottenendo un podio. Nel 2008 il Campionato Italiano Formula 3 dove e' straordinario protagonista nei colori del Team Ghinzani con 7 vittorie, 8 pole position e 7 giri piu' veloci che gli permettono di rimanere in lotta al titolo fino all’ultima gara e nonostante tre sfortunati ritiri rimanendo cosi' incolpevolmente a secco di punti in altrettante gare.

Salvatore Cicatelli, 18 anni nato a Napoli e re
sidente a Fondi (LT), proveniente dal karting come gli altri suoi colleghi, ha esordito nell’automobilismo lo scorso anno vincendo al debutto il Campionato Italiano Formula Azzurra, Trofeo Michele Alboreto, dove si aggiudica 7 vittorie ed 8 pole position. Quest’anno l’ingresso nel Campionato Italiano Formula 3 dove si classifica al terzo posto assoluto e migliore tra gli esordienti. Suoi 4 piazzamenti sul podio ed un giro piu' veloce nei colori del BVM-Target.

F1: Barrichello ingrato spara sulle “Rosse”

La gratitudine non è di questo mondo. Rubens Barrichello, il pilota che ha corso più gran premi nella storia della Formula 1, ha deciso di sparare a zero sulla Scuderia che lo ha reso famoso. Ricco e famoso. «Mi minacciavano», è stata l’accusa un po’ goffa che l’ormai pensionato Rubens ha lanciato agli uomini di Maranello. Tutto vero. Tanto vero che non era proprio il caso di ricordarlo, anche perché le minacce tirate in ballo da Barrichello altro non sono che gli accordi che lui stesso aveva sottoscritto firmando un principesco contratto. In quel periodo le Rosse dominavano e qualsiasi pilota sarebbe andato gratis a correre per il Cavallino poiché aveva la garanzia, prima di partire, di arrivare almeno secondo.

Rubens ha corso 371 gare in F1 vincendone 9. La sua prima vittoria arrivò nel 2000, proprio nel primo anno con la Ferrari, dopo 128 gran premi. L’accusa di Rubens si riferisce al GP d’Austria del 2002 quando, come era negli accordi e nella logica, nel finale della gara doveva lasciare strada al suo caposquadra Schumi. Rubens attese fino all’ultima curva per fare quello che il campione del mondo Raikkonen ha fatto con serenità nel recente GP di Cina per aiutare il compagno Massa. Nel 2002 Barrichello, solo grazie alla Ferrari, vinse 4 gare e diventò vicecampione del mondo.

FIA GT: Bertolini campione del mondo

domenica 23 novembre 2008

FIA GT : MASERATI MC12 CAMPIONE con Bertolini e Bartels

Pronostico confermato , il titolo di Campioni del Mondo FIA GT regolarmente conquistato: nella nazione di Juan Manuel Fangio, indimenticabile Campione del Mondo F.1 nel 1957 con Maserati, oggi Andrea Bertolini e Michael Bartels hanno aggiunto un altro alloro al ricco palmares della Casa del Tridente.

Merito loro, e merito anche della Maserati MC12 del Vitaphone Racing Team che guidano, con la quale hanno conquistato il loro secondo titolo Piloti nel Campionato Internazionale FIA GT, dopo quello ottenuto nel 2006. Titolo che porta a tre di file le affermazioni del team tedesca, dopo quello dell’anno scorso con Thomas Biagi.

E tanto per chiudere in bellezza e confermare un altro dominio il Vitaphone Racing Team si è aggiudicato anche il Campionato Scuderie per la quarta volta consecutiva, a dimostrazione dell’alta capacità professionale della squadra e della caratura di altissimo livello dei piloti schierati.

Questo nonostante la seconda MC12 - guidata da Miguel Ramos e Alexandre Negrao - oggi non abbia visto la bandiera a scacchi a causa di un ritiro che è pur sempre valso ai due piloti un prezioso terzo posto finale.

Insomma missione compiuta, per un team che sta mostrando ormai una costante, longeva e fortissima competitività come confermano anche le vittorie di ben tre edizioni della classica 24 Ore di Spa negli ultimi quattro anni.

Tutto a consacrare il ritorno di Maserati ai massimi livelli, che con la MC 12 dal debutto (nel 2004) ad oggi, ha conquistato nel complesso 10 titoli nel FIA GT (4 piloti, 4 scuderie e 2 costruttori) e contro avversari di alto livello, specie in questa edizione 2008 del Campionato Internazionale FIA GT che visto in pista cinque marche differenti.

Che oltre alla Maserati, sono Aston Martin, Chevrolet Corvette, Ferrari e Lamborghini nella categoria GT1, e Ferrari e Porsche nella classe GT2. Un grande ritorno della seria che in ogni gara ha visto iscritte oltre venti vetture.

Per quanto riguarda la corsa odierna, la cronaca di questa ultima prova ha visto scattare Bertolini in terza posizione dietro a Mackowiecki e Fassle. Il modenese, verificate le difficilissime condizioni di aderenza della pista provocate da vento polvere e sabbia e dal nuovo manto poco consistente ha adottato una tattica conservativa insieme al compagno Bartels, facendo sfilare gli avversari per controllare la gara e non prendere rischi.

Numerosissimi gli incidenti con solo 5 macchine al traguardo: alla 20° tornata Negrao perdeva aderenza alla curva 16 ed è stato costretto al ritiro. Ma oggi è festa lo stesso, come raccontano i due neo campioni del mondo. A cominciare da Andrea Bertolini:

E’ stata una gara durissima, in ogni staccata la macchina aspirava polvere e sabbia e diventava incontrollabile , per questo ho cercato di guidarla con la massima dolcezza per portarla al traguardo perché un ince dente avrebbe compromesso tutto. Quando sono salito a bordo per affrontare l’ultimo e decisivo turno ho sentito su di me una responsabilità enorme, ma per fortuna è andato tutto bene“.

Michael Bartels: “Le condizioni della pista erano davvero difficili e questo ha trasformato questa gara che doveva essere una passeggiata in una sorta di lotteria dove è successo di tutto. Alla fine siamo usciti ancora una volta Campioni ed è questo quello ciò che conta.

Mi preme ringraziare qui dall’Argentina Stephane Sarrazin ed Eric van de Poele per il fantastico che lavoro che hanno fatto a Spa permettendoci di vincere la 24 Ore che anche quest’anno si è rivelata la gara determinante. Sottolineo poi il gran lavoro della comunità di San Luis per realizzare in soli 9 mesi questo circuito ».

Classifica San Luis (Argentina) - 10° prova Campionato Internazionale FIA GT
1. Longin/Kumpen (Saleen S7) dopo 51 giri alla media di 159,63 Km/h;
2. Hezemans/Gollin (Corvette Z06) +0″561;
3. Soulet/ledesman/Fumal (Corvette Z06) +34″211;
4. Lopez/Tuero (Ferrari 550 Maranello) +1′42″310;
5. Bertoli ni/Bartels (Vitaphone Racing Team- Maserati MC12) +2′13″996;.
DNF Ramos/Negraõ (Vitaphone Racing Team Maserati MC12)

Classifica finale FIA GT 2008
1. Bertolini/Bartels 70 punti;
2. Hezemans/Gollin 66 p.;
3. Ramos/Negraõ 52.5 p.

Stagione 2009 - Nuova proposta per le qualifiche

La Fota discute di un nuovo possibile format per le qualifiche del sabato: tutte le macchine in pista con la stessa quantità di carburante con punti e premi in denaro assegnati al pole-man
Si susseguono le proposte della FOTA (la Formula One Teams Association) per rendere più avvincente e appetibile la giornata delle qualifiche del sabato per la prossima stagione. L'associazione delle scuderie di Formula1 si riunirà il prossimo 4 dicembre per discutere di un nuovo format da adottare per la sessione del sabato: tutte le monoposto in pista contemporaneamente, con la stessa quantità di carburante. Il pilota più lento verrà eliminato di giro in giro, fino a ridurre le macchine a sole 6 unità: saranno queste, una volta cambiate le gomme (ma sempre con lo stesso livello di carburante), a giocarsi la pole position. Da vagliare anche la possibilità di assegnare un punto e un premio in denaro al pilota che realizzerà la pole.

Il nuovo format, che, se avvallato, dovrà comunque ricevere l'ok dalla Fia, stride, però, con le recenti affermazioni di Bernie Ecclestone: il patron della Formula1 ha recentemente esposto una sua proposta per vivacizzare il week-end di gare, eliminando i punti in classifica sostituiti con l'assegnazione di medaglie ai primi tre piloti classificati in gara. In questo modo chi conquisterà più medaglie d'oro (quindi, primi posti) guiderà la graduatoria nel campionato-piloti.

sabato 22 novembre 2008

Valentino Rossi - Test al Mugello Ufficial Video Ferrari

John Surtees - Un Campione Unico

Non era mai successo prima, non è più accaduto ed è altamente improbabile che accada ancora: che un pilota, dopo essere diventato campione del mondo di motociclismo per 7 volte, si fregi della corona iridata anche con le quattro ruote, esattamente in Formula 1.
Protagonista di questa impresa unica nella storia delle competizioni, John Surtees.
Prima di passare all'automobilismo, l'inglese aveva corso con le due ruote (gavetta classica del mondo delle corse dagli inizi del secolo fino agli anni sessanta e che aveva percorso anche Mike Hailwood arrivando però solo al titolo europeo di Formula 2 nel '72), svettando per ben sette volte nel campionato del mondo con l'italiana MV Agusta.
Ed è sempre l'Italia a consentire a Surtees di primeggiare anche in Formula1, visto che John conquista il titolo iridato con l'italianissima Ferrari nel 1964.
Nella stagione successiva, non c'è nulla da fare per nessuno contro lo strapotere della Lotus e di Jim Clark, e la Ferrari deve segnare il passo, con Surtees che ottiene come miglior risultato un secondo posto nella gara in Sud Africa. Nel corso della stagione, l'armonia fra il pilota inglese e il team modenese, va sempre più deteriorandosi coinvolgendo Bandini, suo compagno di squadra, e Eugenio Dragoni, direttore sportivo, per esplodere clamorosamente nel '66: dopo solo due gran premi, Surtees viene infatti licenziato in tronco accusato di fornire informazioni preziose alla concorrente Lola per la realizzazione di una vettura Sport.
Si chiude così fra mille polemiche il rapporto fra il Cavallino rampante e John Surtees, una collaborazione che Enzo Ferrari ha tratteggiato in questo modo nel suo "Piloti che gente": "Sono note le mie simpatie per gli ex motociclisti,(quindi a Enzo Ferrari Valentino Rossi sarebbe piaciuto molto!) che hanno esperienza, conoscenza meccanica, pratica di velocità, senso agonistico e, non ultima, operosità di umile lavoro.
John Surtees era uno di questi ex e compendiava tutte le grandi capacità che ho elencato. Di John mi piaceva la tecnica, la passione, lo spirito che in parti uguali e senza risparmio profondeva nella competizione. Mi piaceva la sua serietà: studiava la corsa e si preparava con conoscenza e impegno; attento a ogni particolare, meticoloso, osservava gli avversari, le macchine, le caratteristiche della pista, sempre alla ricerca del particolare da sfruttare, del dettaglio da risolvere a proprio vantaggio. E così era anche nei confronti della sua macchina: non era mai contento, perché sapeva che in meccanica c'è sempre "qualche cosa d'altro" che si può scovare, in barba alla logica e al calcolo esatto.
In corsa, Big John viveva la competizione minuto per minuto. Dopo essere stato un grande campione sulle due ruote - sette volte mondiale - conquistò con la Ferrari 158 il titolo mondiale nel 1964. Ebbe poi un grave incidente in Canada, ma in poco tempo ritornò sulle piste.
Divorziò dalla Ferrari nel 1966, e poteva essere con facilità il suo secondo alloro mondiale sulle quattro ruote. Inutile ricordare come e perché si giunse a una separazione che spiacque agli sportivi, nè desidero rievocare certi aspetti polemici che John assunse nei confronti del compagno di squadra Bandini, del direttore sportivo Dragoni e dei tecnici del reparto corse".

giovedì 20 novembre 2008

Valentino di nuovo in Formula 1 sulla Ferrari nel suo primo giorno di test al Mugello

Ad assistere al test dell'otto volte campione del mondo sulle due ruote erano presenti anche Davide Brivio, team manager Yamaha, il padre Graziano e Stefano Domenicali per la "rossa" di Maranello. Ventisei giri con un miglior tempo di 1'23''09 (a quasi due secondi da Massa e Raikkonen)
Rossi sulla Rossa: alla fine Valentino è tornato al suo vecchio amore e oggi, dopo dopo le 11, è sceso di nuovo in pista al Mugello con la Ferrari F2008, la macchina che ha appena corso il mondiale. Ferrari, Yamaha e il team del campione hanno sottolineato in ogni modo che questo è solo "una specie di regalo che la casa di Maranello ha voluto fare a Rossi per il suo mondiale". Il problema è che tutti dicevano la stessa cosa anche tre anno fa, quando si scoprì alla fine che c'era davvero la possibilità che il fenomeno di Tavullia passasse in F1. Certo, allora Rossi partecipò addirittura a test ufficiali con altri piloti, mentre quella di oggi è quasi una corsetta della domenica.... Però a bordo pista ad assistere ai test si sono visti anche il Team manager Yamaha, Davide Brivio, il padre Graziano Rossi e il direttore generale della Gestione sportiva, Ferrari Stefano Domenicali. Un pubblico da grandi eventi, insomma. D'altra parte, secondo indiscrezioni, Rossi l'altra volta aveva davvero stupito sulla Ferrari di F1.
E non tanto per i tempi sul giro quanto per alcuni tratti di pista (le curve per essere precisi) percorsi con la stessa velocità dei veri piloti di F1. E' lì che oggi si fanno i tempi ed è lì che Valentino, convinse i super tecnici che il suo passaggio in F1 poteva avere un senso. La telemetria insomma non sbaglia e se allora aveva promosso a pieni voti Valentino c'è da scommettere che succederà anche nei test di questi giorni. Per ora Rossi ha già percorso una trentina i giri, prendendo confidenza con una macchina che (rispetto a quella che aveva guidato tempo fa) non ha più il controllo di trazione elettronico. Poco prima della sosta per il pranzo, i tempi hanno cominciato a scendere fino a far segnare un ufficioso 1'23"930, a poco più di 2 secondi dal tempo del collaudatore Ferrari Luca Badoer, effettuato con la stessa vettura nel settembre scorso. Intanto una cosa è certa: nel mondo della F1 e della MotoGp, come la storia insegna, i contratti sono carta straccia e il fatto che Massa, Raikkonen e Rossi abbiano già firmato accordi per i prossimi anni non vuol dire proprio nulla: pagando si risolve tutto. Nelle massime categorie automobilistiche e motociclistiche funziona così...

mercoledì 19 novembre 2008

TEST BARCELLONA DAY 3 : La Ferrari rinvia il Kers

Conclusa la tre giorni di test al Montmelò: in pista una rossa con un telaio predisposto ad ospitare il nuovo sistema, che però non è stato ancora collaudato. Il nipote di Ayrton fa vedere buone cose e punta a correre il campionato 2009 con la Casa giapponese
MONTMELO' (Spagna), 19 novembre 2008 - Ancora Sebastian Vettel davanti a tutti nei test di F1 a Barcellona. Nell'ultimo giorno di prove il tedesco della Red Bull ha fermato il cronometro sull'1'19"295. Per la Ferrari è sceso in pista il solo Luca Badoer, che sta proseguendo il test di affidabilità su motore e cambio.

INFATICABILE - Il collaudatore della Ferrari ha percorso in questi test oltre 1.400 chilometri, dei quali più di trecento solamente questa mattina. "Non ricordo un test recente così intenso- ha detto Badoer-. Il telaio è predisposto ad ospitare il KERS, che comunque non è stato collaudato in questi giorni, e stiamo girando con alcune sue componenti, simulandone peso ed ingombri complessivi. Questo pomeriggio, per esempio, abbiamo girato con il nuovo sistema che consente di modificare l'incidenza dell'ala anteriore mentre la macchina è in pista". Sul fatto che le nuove regole favoriranno i sorpassi durante i GP della prossima stagione non si è detto così possibilista: "Non sono così sicuro che sarà così. È vero, dobbiamo aspettare di vedere le macchine 2009 complete e non questi ibridi ma la mia sensazione è che si rischia di avere un divario più ampio fra i top team e quelli minori".

NIPOTE D'ARTE - Ottavo il brasiliano Bruno Senna, nipote di Ayrton e all'esordio su una monoposto di F.1, che ha girato in 1'21"676 e ha preceduto Nelson Piquet jr. Bruno ha fatto vedere buone qualità e ora bisognerà aspettare la decisione della Honda, che deve decidere se far guidare lui o l'altro brasiliano Lucas Di Grassi nel campionato 2009. I prossimi test della F1 sono in programma sul circuito di Jerez de la Frontera dal 9 all'11 dicembre.

I TEMPI-
1. Vettel (Ger/Red Bull) 1'19"295 (75 giri)
2. Bourdais (Fra/Toro Rosso) 1'19"839 (122)
3. Buemi (Svi/Toro Rosso) 1'20"154 (115)
4. Paffett (GB/McLaren) 1'21"140 (81)
5. Button (GB/Honda) 1'21"387 (94)
6. Klien (Aut/BMW) 1'21"534 (88)
7. Heidfeld (Ger/BMW) 1'21"592 (106)
8. Senna (Bra/Honda) 1'21"676 (107)
9. Piquet (Bra/Renault) 1'22"148 (94)
10. Hulkenberg (Ger/Williams) 1'22"410 (52)
11. Badoer (Ita, Ferrari) 1'22"866 (120)
12. Fisichella (Ita/Force India) 1'23"086 (93)
13. De la Rosa (Spa/Force India) 1'23"103 (88).

Rischio incidenti e scosse La nuova F.1 fa già paura

Le scariche del Kers mettono in allarme meccanici e piloti. Kubica: "Alettoni troppo larghi; toccarsi è fin troppo facile. Sono curioso di vedere quanti ne voleranno via alla prima gara in Australia"
SPAGNA, 19 novembre 2008 - Occhio alla partenza, se ne vedranno di tutti i colori. Ne sono convinti sia il collaudatore della Ferrari, Marc Genè, sia il pilota della Bmw, Robert Kubica, impegnati nei test di F.1 al Montmelò.
BMW - "Sono curioso di vedere quanti alettoni anteriori voleranno via alla prima gara in Australia", ha detto il polacco. "Sono così larghi - ha poi spiegato - che toccarsi con un’altra vettura diventa molto facile". La nuova aerodinamica della sua Bmw non ha affascinato Kubica: "E’ più bella dentro che fuori - ha commentato Robert - ma è comunque la miglior cosa che si potesse fare per la F.1. La riduzione del carico aerodinamico è stata importante e si sente: perdiamo tanta aderenza che riguadagniamo con le gomme lisce, anche se si scivola parecchio. Ma non mi aspetterei molti sorpassi in più. Al contrario del collaudatore Klien, Kubica non ha ancora provato il Kers: "Non conviene, sono troppo alto e se mi mettono in macchina anche i 30 kg del sistema diventiamo molto pesanti".
FERRARI - Il sistema del recupero dell’energia cinetica non è stato utilizzato ancora dalle rosse. Ma Gene ha le idee chiare: "Il più grande vantaggio del Kers si sentirà al via: chi lo userà avrà più potenza e partirà meglio degli altri", ha detto lo spagnolo. Diversamente dalla Ferrari asimmetrica usata da Badoer lunedì, Gene ha guidato ieri una F2008 a cui mancavano solo le alette laterali ma con i pesi modificati per simulare la nuova incidenza aerodinamica: "Mi sto occupando dell’assetto della vettura e abbiamo già capito molte cose sulla strada da seguire per il prossimo anno. Ho dovuto modificare un po’ il mio stile di guida, soprattutto nelle frenate, per il minor carico". Più ottimista Marc sui sorpassi: «Ci saranno, eccome. Se non si supera così, allora non so cosa si può fare di meglio!".
GIALLO - Intanto si allarga la rosa dei piloti candidati a guidare la Force India nella prossima stagione e che potrebbe anche mettere in pericolo il posto di Giancarlo Fisichella, in pista da questa mattina. Insieme ad Adrian Sutil, infatti, ha girato ieri e si ripeterà oggi Pedro De la Rosa, collaudatore della McLaren-Mercedes, che ha così potuto provare il motore Ferrari. Il team di Maranello sapeva della prova e l’ha autorizzata senza problemi; alla Force India, invece, dicono che si è trattato solo di un test per capire a che livello è la monoposto che l’anno prossimo riceverà dal team anglo-tedesco motori, Kers, sospensioni e chissà cos'altro (anche il pilota?). Resta il dubbio su quanto possa essere utile una prova su una vettura che, in base alle nuove regole, dovrà essere rivoluzionata...
GUANTI - Ogni team ha il suo modello. Ma tutti i meccanici devono indossare guanti di plastica che coprono fino a metà braccio per evitare una forte scossa elettrica. La maggior parte dei Kers (sistema per il recupero dell’energia cinetica ieri comparso anche sulla McLaren) usati dalle scuderie di F.1 sono elettrici, ad eccezione di quello meccanico della Williams, e se si tocca la vettura prima dei 3 secondi necessari a disperdere l’energia, il pericolo di venire folgorati è altissimo, come indicato dal simbolo di pericolo sull’adesivo ora attaccato sulle vetture.

martedì 18 novembre 2008

TEST DI BARCELLONA DAY 2 : miglior tempo per Vettel

Sebastian Vettel ha cominciato nel migliore dei modi la sua avventura alla Red Bull Racing ottenendo il miglior tempo nella seconda giornata di test a Barcellona. Il tedesco precede l'altro terzetto di vetture Red Bull, con Takuma Sato il piu' veloce tra i tre piloti che hanno girato oggi con la Toro Rosso.
Vettel e' stato l'unico a girare in meno di 80 secondi con 1.19.751, staccando Sato di quasi quattro decimi. Terzo e quarto tempo per Sebastien Bourdais e Sebastien Buemi, impegnati anche loro nella lotta per un sedile da titolare nel team di Faenza per il 2009.
Quinto tempo per il tester della McLaren, Gary Paffett, al lavoro sia con la MP4-23 che con la MP4-23K, dotata di sistema KERS. Il britannico e' stato l'unico pilota in pista oggi per il team di Woking dal momento che Pedro de la Rosa ha girato con la Force India. Paffett e' passato alla MP4-23 dopo una perdita d'olio sulla vettura ibrida.
Sesto tempo per Robert Kubica con la BMW Sauber dotata del pacchetto aerodinamico 2009. Settimo Nico Rosberg con la Williams davanti alla Honda di Jenson Button. Decimo tempo per Lucas di Grassi con l'altra Honda. Il brasiliano cedera' domani la sua vettura a Bruno Senna.
La Renault ha lavorato di nuovo con Nelson Piquet e Giedo van der Garde, entrambi si sono dedicati alla raccolta dati utilizzando gomme slick.
12mo e 13mo tempo rispettivamente per le Ferrari di Luca Badoer e Marc Gene, con l'italiano che si e' dedicato all'affidabilita' del motore e del cambio mentre lo spagnolo ha completato il lavoro sul set-up. Ultimo tempo per il suo connazionale de la Rosa, al volante della Force India, motorizzata ancora Ferrari.

Pos Pilota Team Tempo Giri
1. Vettel Red Bull-Renault (B) 1:19.751 70
2. Sato Toro Rosso-Ferrari (B) 1:20.017 79
3. Bourdais Toro Rosso-Ferrari (B) 1:20.034 48
4. Buemi Toro Rosso-Ferrari (B) 1:20.223 99
5. Paffett McLaren-Mercedes (B) 1:21.340 31
6. Kubica BMW-Sauber (B) 1:21.521 76
7. Rosberg Williams-Toyota (B) 1:21.525 113
8. Button Honda (B) 1:21.770 110
9. Sutil Force India-Ferrari (B) 1:22.073 58
10. di Grassi Honda (B) 1:22.283 110
11. Piquet Renault (B) 1:22.348 85
12. Badoer Ferrari (B) 1:22.425 127
13. Gene Ferrari (B) 1:22.772 31
14. Heidfeld BMW-Sauber (B) 1:22.945 81
15. van der Garde Renault (B) 1:23.250 37
16. de la Rosa Force India-Ferrari (B) 1:23.499 86

Ecclestone: «Conterà solo il podio»

Il gran capo della Formula 1 propone un sistema olimpico: «Dal prossimo anno oro, argento e bronzo per i primi tre. Agli altri niente!
LONDRA, 18 novembre - Bernie Ecclestone è sempre all’opera per rendere più interessante la Formula 1. Del resto, il suo impero economici si basa proprio sugli introiti che gli sono garantiti dal gran circo delle quattro ruote. Adesso il manager inglese avanza una nuova rivoluzionaria proposta: dare punti solo ai tre piloti che finiscono sul podio. Dal quarto in giù, resterebbero tutti a bocca asciutta. E il Mondiale andrebbe alla fine al driver che abbia ottenuto il maggior numero di vittorie e non a quello che abbia realizzato più punti. Ecclestone propone un sistema “olimpico”: oro, argento e bronzo ai primi tre (invece di 10, 8 e 6 punti), niente per gli altri, i cui piazzamenti servirebbero solo a stabilire la classifica generale. Per il titolo costruttori, invece, rimarrebbe tutto uguale.

Ecclestone vorrebbe che la nuova regola fosse introdotta già dalla prossima stagione. A suo avviso, renderebbe più appassionanti le gare, visto che nessuno potrebbe più fare calcoli di classifica. «Sono tutti entusiasti dell’idea - dice il 78enne Ecclestone -. Sono sicuro al 100 per cento che sia la strada giusta da seguire».

La proposta sarà presentata al Consiglio della Federazione Internazionale dell’Automobile (Fia) nel prossimo incontro in programma il prossimo 12 dicembre a Montcarlo. L’Associazione dei team (Fota) sarà sua volta chiamata a esprimere il suo parere.

Se la proposta caldeggiata da Ecclestone fosse stata in vigore già quest’anno, il Mondiale sarebbe andato a Felipe Massa e non a Lewis Hamilton. Il britannico, infatti, si è aggiudicato il titolo per un solo punto grazie al rocambolesco finale del Gran Premio del Brasile, dove agguantò il quinto posto che gli serviva per vincere soltanto all’ultime curva. Con il “comma Ecclestone”, invece, il re della Formula 1 per il 2008 sarebbe stato il brasiliano della Ferrari, capace di vincere sei Gran Premi contro i cinque del britannico della McLaren.

lunedì 17 novembre 2008

TEST DI BARCELLONA DAY 1 : Sato davanti a tutti

BARCELLONA (SPAGNA), 17 novembre - La stagione 2009 della Formula 1 è iniziata oggi a Barcellona. Sul circuito catalano le squadre si sono ritrovate in pista a sole tre settimane dalla conclusione del Mondiale. Giornate di lavoro intenso, da oggi a mercoledì. Le novità al regolamento tecnico introdotte dalla Fia, infatti, sono parecchie: aerodinamica nuova, Kers e gomme slick su tutte. Con la maggior parte dei piloti "titolari" in vacanza, tocca ai collaudatori portare avanti lo sviluppo della monoposto.

SATO IL PIÙ VELOCE - Il miglior tempo di giornata è andato al giapponese Takuma Sato su Toro Rosso (1'20"763); alle sue spalle il compagno di squadra, lo svizzero Sebastien Buemi (1'21"071). La Ferrari ha girato con due esemplari della F2008: una in versione 2008, l'altra con l'aerodinamica modificata per cercare di simulare il carico che sarà disponibile con la vettura 2009. Il programma del test prevede prove di affidabilità del motore, di assetto e di sviluppo di nuove componenti. Nessuna delle due macchine è stata equipaggiata con il Kers, ma su una è stato simulato il peso e l'ingombro di questo dispositivo in modo da poter verificare il comportamento della vettura.
PROVE DI AFFIDABILITÀ - Le due monoposto hanno comunque i pneumatici slick. In pista
sono scesi i collaudatori Luca Badoer e Marc Genè. Il pilota veneto ha iniziato un lungo lavoro di affidabilità sul motore e sul cambio che durerà per tutta la sessione, provando nel frattempo alcune nuove componenti; Genè, che aveva a disposizione un chilometraggio limitato, si è invece dedicato a prove di assetto. Badoer ha percorso 108 giri con un miglior tempo di 1'23"264, il decimo di giornata. Per Genè invece 33 giri e miglior tempo di 1'24"177. Honda, Williams e Bmw hanno girato già quasi completamente in configurazione 2009, montando il nuovo alettone anteriore più ampio, quello posteriore più piccolo e stretto e senza appendici aerodinamiche, come previsto dal nuovo regolamento. Alex Wurz, collaudatore Honda, ha ottenuto il terzo tempo (1'21"198).

MCLAREN OK - Per la McLaren hanno girato i collaudatori Pedro de la Rosa e Garry Paffett: «Credo che i sorpassi con queste macchine saranno più facili - ha detto de la Rosa, quarto - ma non vi aspettate che la F1 diventerà come la MotoGP. Ci sono tante cose nuove da sviluppare, sarà un problema perché è stato ridotto il numero di giorni di test a disposizione».

LA CURISITÀ - In pista oggi è sceso anche il cinque volte campione del Mondo Rally, Sebastien Loeb. Il francese ha guidato una Red Bull di quest'anno, ottenendo un miglior tempo di 1'22"503 (82 giri), l'ottavo di giornata. «È stata una grande esperienza per me, un piacere aver potuto guidare questo tipo di auto - ha detto il francese - Sono stato fortunato perchè la Red Bull mi ha dato questa opportunità che è stata davvero piacevole».
Esordio per Bruno Senna in F1
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Il nipote del grande Ayrton ha infatti guidato una Honda, dividendosi il volante con l'altro brasiliano Lucas Di Grassi. Entrambi sono in lizza per un posto da "titolari" nel prossimo Mondiale. Senna ha percorso in tutto 398 giri con un miglior tempo di 1'24"343.

I TEMPI - 1) Sato (Jap, Toro Rosso) 1'20"763 (121 giri); 2) Buemi (Svi, Toro Rosso) 1'21"071 (117); 3) Wurz (Aut, Honda) 1'21"198 (77); 4) de la Rosa (Spa, McLaren) 1'21"417 (65); 5) Paffett (Gbr, McLaren) 1'22"235 (47); 6) Kubica (Pol, Bmw Sauber) 1'22"341 (56); 7) Loeb (Fra, Red Bull) 1'22"503 (82); 8) Piquet (Bra, Renault) 1'22"560 (80); 9) Klien (Aut, Bmw Sauber) 1'22"883 (53); 10) Badoer (Ita, Ferrari) 1'23"264 (108); 11) Hulkenberg (Ger, Williams) 1'23"467 (116); 12) Liuzzi (Ita, Force India) 1'23"794 (86); 13) Sutil (Ger, Force India) 1'23"832 (88); 14) Genè (Spa, Ferrari) 1'24"177 (33); 15) Senna (Bra, Honda) 1'24"343 (39); 16) van der Garde (Ola, Renault) 1'24"908 (27); 17) Di Grassi (Bra, Honda) 1'25"512 (48).

F1 ITV 2008 REVIEW

BELLO E DIVERTENTE QUESTO VIDEO MONTATO DALLA TV INGLESE NEL QUALE POTRETE VEDERE CANTARE INSIEME,PILOTI E ADDETTI AI LAVORI...DA VEDERE FINO IN FONDO!!!

Rally Monza 2008 - Rossi VS Capello - Master Show

RALLY: A MONZA VINCE DINDO CAPELLO, 2° VALENTINO ROSSI
Il Dottore, in coppia con Carlo Cassina, si è piazzato al 2° posto al Rally di Monza, gara automobilistica che lo aveva visto trionfare nelle ultime due edizioni. Davanti a lui si è classificata la coppia formata da Rinaldo Capello e Luigi Pirollo su Ford Focus, la stessa vettura dell'otto volte campione del mondo di motociclismo.

venerdì 14 novembre 2008

Le nuove sfide di Schumi e Vale

Il tedesco, alla soglia dei 40 anni, potrebbe correre in Superbike nel 2009 con la Honda ufficiale. Il dottore da oggi è in gara nel rally di Monza al volante di una Ford Focus
MILANO, 14 novembre 2008 - Due leggende dei motori potrebbero presto affrontare nuove sfide. Michael Schumacher, dopo aver scritto pagine di storia della Formula 1, sta pensando se correre il Mondiale Superbike 2009 in sella a una Honda ufficiale. Valentino Rossi, sinonimo di motomondiale, da oggi è in gara a Monza, nel rally in cui vede il suo futuro lontano dalla moto.

SCHUMI - Ha cominciato per gioco, ma in pochi mesi è diventato un vero pilota di moto. Alla soglia dei 40 anni (li compirà il 3 gennaio) Michael Schumacher va velocissimo anche su 2 ruote. Partito dalle garette amatoriali (in Francia, Italia ed Ungheria) Michael in pochi mesi è arrivato al campionato nazionale e poi si è avvicinato al Mondiale. In settembre, a Magny-Cours, ha provato la Honda ufficiale di Checa, girando a 3" dallo spagnolo. Poi, in Portogallo, ha saggiato Yamaha e Ducati con tempi incoraggianti. Ora, se gli verrà voglia di alzare l’asticella, sa che c’è una Honda ufficiale per il Mondiale, pronta per lui. "Michael — spiega Carlo Fiorani, responsabile dell’attività della Honda Europa ed ex Ferrari — è convinto che il campionato tedesco, in questo momento, sia la sua dimensione ideale. Noi gli daremo il massimo supporto, visto che lì il regolamento non permette modifiche. Per adesso non ci ha chiesto di correre il Mondiale 2009. Ma, se ha voglia, una moto per lui c’è già. Deve solo chiedercela". Intanto Schumi pensa a migliorare: "In auto non avevo più niente da imparare - dice il tedesco -, qui è una scoperta continua e questo mi appassiona".VALE - Il primo a non stupirsi per la nuova idea di Schumi è Valentino Rossi: "Lo avevo sentito e la prima cosa che mi viene da dire è: "bello". Sono contento e molto curioso, ha fatto tanti giri con quelle moto, sarà interessante vedere come va. Intanto gli faccio i complimenti". Il dottore da oggi, al volante della sua Ford Focus Wrc tenterà di conquistare per il terzo anno di fila il Monza Rally Show. Una gara che servirà anche per prendere confidenza con la vettura che guiderà dal 5 al 7 dicembre al Rally di Gran Bretagna, ultima gara del Mondiale 2008. E proprio nel mondo dei rally Vale continua a vedere il suo futuro post moto: "Mi piacciono molto e quindi, visto che posso, in inverno ne approfitto per fare esperienza correndone almeno due: questo di Monza e, se possibile, uno valido per il Mondiale". In inverno Rossi tornerà a sedersi al volante della Ferrari per un test al Mugello: "Non vedo l'ora - dice Vale -. L'ho chiesto come premio per il titolo, ma la curiosità di vedere com'è cambiata la macchina da quando l'ho guidata l'ultima volta è molto grande".

giovedì 13 novembre 2008

Williams è la prima a mostrarsi con le ali del 2009

Come potete vedere nella foto qui sopra, la Williams è stata ancora una volta la prima a mostrare la sua monoposto con le ali aerodinamiche in configurazione 2009: quindi con i nuovi alettoni anteriore e posteriore. E questa volta ovviamente l’attenzione cade sulla nuova ala anteriore, che i piloti potranno regolarne l'inclinazione durante la gara dall'interno della vettura! (soluzione introdotta dalla Ferrari già 30 anni fa e subito abbandonata in seguito alla contestazione dei team inglesi per problemi di sicurezza)

Ala anteriore che possiamo vedere in anteprima su una FW30 preparata con le nuove ali e provata ieri su una pista aeroportuale a Kemble: modifica che ovviamente ha tutti gli occhi puntati per capire quale sarà l’aspetto delle Formula 1 la prossima stagione.

Ed in attesa dei test di Barcellona dei prossimi giorni - dove quasi tutti i team porteranno monoposto in cofnigurazione quasi 2009 - la FW 30 mostra chiaramente “l’involuzione ” degli alettoni con quello anteriore ora decisamente più grande, basso ma anche semplice.

Scompariranno quindi molte delle appendici aerodinamiche viste fino ad oggi in favore di una linea più classica e pulita e soprattutto i piloti avranno la possibilità di modificare l’incidenza aerodinamica dei flap anteriori . Questo per poter permettere ai piloti di soffrire meno l’effetto scia in rettilineo, a tutto vantaggio dello spettacolo, e questo ci conferma che la via intrapresa sembra quella giusta.

Ovviamente le modifiche agli alettoni andranno poi ad affiancare altri particolari, visto che le monoposto 2009 avranno diffusori diversi, gomme slick tyres e il sistema Kers di cui proprio oggi si sta tanto parlando.

martedì 11 novembre 2008

Ferrari, scatta il piano 2009

Dopo la festa per il 16° titolo costruttori Maranello si concentra sulla nuova monoposto. Allo sviluppo nella galleria del vento Dallara segue ora il lavoro sul Kers nei test di Fiorano e Barcellona

La festa della Ferrari al Mugello. Ansa
MARANELLO (Modena), 11 novembre 2008 - Di necessità si fa virtù. Ecco perché è stata scelta la galleria del vento della Dallara a Parma per sviluppare fino ad oggi la base della nuova monoposto Ferrari che disputerà il Mondiale di F.1 del 2009.

OCCUPATA - Una scelta obbligata quella di Maranello, dal momento che era praticamente impossibile utilizzare sia la galleria interna al reparto corse sia quella in scala ridotta (ormai obsoleta e senza programmi di elaborazione aggiornati). Fino a oggi, infatti, la galleria del vento progettata da Renzo Piano era riservata esclusivamente allo sviluppo della F2008, che ad ogni gara e in ogni circuito ha presentato un pacchetto di novità aerodinamiche diverse. Un lavoro certosino, terminato con successo pochi giorni fa in Brasile con la conquista del titolo costruttori, ma che non poteva prevedere interferenze di alcun tipo o perdite di tempo. Bisogna comunque aggiungere che la nuova galleria del vento dell’ingegner Dallara è oggi la più evoluta e tecnologicamente avanzata se si tratta di sviluppare aerodinamiche che non sono però sofisticate come quelle delle F.1 attuali. In ogni caso, i primi risultati sono stati ottimali.

ESORDIO - Quanto prima, dunque, la monoposto, in una fisionomia aerodinamica di base, dovrebbe essere collaudata a Fiorano e a Vairano. Saranno test finalizzati a raccogliere i parametri dalla pista, che poi verranno trasferiti al computer per essere successivamente confrontati con quelli studiati finora in galleria. Una fase molto importante perché sarà questo test ad indirizzare il lavoro alla galleria del vento di Maranello.

CONTROINDICAZIONI - Solo che, esattamente al contrario delle politiche seguite da tutti i team per ridurre i costi e facilitare i sorpassi limitando l’effetto scia, sembra che le nuove soluzioni aerodinamiche risulteranno ancor più sofisticate ed elaborate da sviluppare. Perché, pur rispettando le nuove regole tecniche imposte dalla Fia, si dovrà andare a cercare il massimo carico possibile lavorando su superfici ridotte. Le nuove monoposto avranno, infatti, forme completamente diverse rispetto a quelle attuali perché private di ogni appendice aerodinamica.

RIMEDIO - E infatti è subito circolata la voce che tutti i costruttori starebbero studiando una nuova tecnologia che, grazie a particolari chip annegati tra i tessuti in fibra, permetta un aumento della flessibilità dei materiali (è stata abolita la regola che proibiva la mobilità dei dispositivi aerodinamici).

SIMULAZIONE - Al suo debutto in pista, comunque, la vettura non dovrebbe avere le configurazioni meccaniche imposte dal regolamento, ma solo ingombri e pesi che simulano questi sistemi, che invece troveranno sicuramente spazio sulla F2008 K (dove K sta per Kers, il sistema di recupero dell’energia cinetica) questa settimana a Fiorano e la prossima, nei tre giorni di test al Montmelò (Barcellona) con Luca Badoer.

lunedì 10 novembre 2008

Mugello - Montezemolo :"Sei proprio tu, il Kimi vero, quello in carne e ossa?

Curiosa confessione del presidente della Ferrari riguardo al GP del Brasile

FORMULA 1 2008 Luca Cordero di Montezemolo - 0

"Sei proprio tu, il Kimi vero, quello in carne e ossa? Oppure un tuo amico, un sosia, quello che negli ultimi gran premi correva per la Ferrari? Perché secondo me, Kimi, eri un po' stanco e hai fatto correre un amico per un po' ". Luca di Montezemolo, alla conferenza stampa che ha chiuso, insieme con le Finali Mondiali Ferrari al circuito del Mugello, la stagione di F1, come tradizione, accogliendo l'ingresso del finlandese che fu campione del mondo il primo anno in Ferrari e quest'anno ha un po' deluso, ha ironizzato così per stemperare ogni possibile critica.

Poi, più serio, ha detto: "Non scherziamo. Kimi è stato campione del mondo fino all'ultima gara di quest'anno. Ha contribuito a due mondiali costruttori. I suoi punti sono stati fondamentali. Con tutto il rispetto per Lewis Hamilton, uno capace di sfiorare un titolo il primo anno di F1 e di vincerlo al secondo e dunque un fuoriclasse, io sono contento dei miei piloti, la coppia migliore del mondo".

"I miracoli, quando ci si riesce, di solito se ne fa solo uno. Lo dico perché quello dell'anno scorso (il mondiale vinto all'ultima gara da Raikkonen beffando Hamilton, ndr) è stato un miracolo. Di solito ripeterli è impossibile. Eppure in Brasile, con Massa, stavamo per essere miracolati ancora". Luca di Montezemolo ha commentato così, alle finali mondiali Ferrari al Mugello, l'evento andato in scena al circuito di Interlagos.

"Io credo - ha aggiunto - che nella storia della F1 non si sia mai visto un mondiale deciso all'ultima curva dell'ultimo giro dell'ultimo Gp. E che non si sia mai visto nella storia un pilota che taglia il traguardo da campione del mondo" e dopo pochi secondi non esserlo più.

"Il televisore l'ho rotto, devo dire la verità". Retroscena inedito, quello che Luca di Montezemolo ha raccontato al Mugello, parlando ancora una volta del mondiale che Felipe Massa, al traguardo del Gp del Brasile, aveva vinto, e che poi, complice il rallentamento di Timo Glock, Lewis Hamilton si è riconquistato con un sorpasso all'ingresso dell'ultima curva che gli è valso il quinto posto che gli era sufficiente per stare davanti al brasiliano. "Poiché - ha spiegato - quando una tv si rompe fa un botto tremendo, mia figlia che era nell'altra stanza, ha preso un gran spavento. Per fortuna che avevamo un altro televisore acceso e così ho potuto assistere alla cerimonia del podio e mi ha fatto piacere". Insomma, tensione a mille, come probabilmente in tante case di tifosi Ferrari.

Senza rispondere direttamente al fatto che fosse o meno scongiurato, dopo la netta opposizione della Ferrari e di altri team, il rischio che in F1 sia adottato, come proposto dalla Fia, il motore unico, Montezemolo ha usato una metafora per dire la sua: "Come con i tre Gp per motore ci ha fatto ridurre il costo da 20 a 10 milioni a propulsore, stiamo lavorando con tutte le squadre per ridurre ancora i costi per il 2010 e il 2011. All'unanimità abbiamo deciso che entro il 2011 un motore costerà 5 milioni. Dagli oltre 20 che erano". Insomma, deve prevalere secondo il presidente della Fota (Formula One team association), che le scuderie hanno costituito proprio per scongiurare mutamenti che sarebbero dannosi agli interessi dei grandi costruttori così come dei piccoli team,, una politica della proposta. "Perché non è pensabile - ha aggiunto Montezemolo - che costruttori come Ferrari, Toyota, Mercedes, Honda, Renault e Bmw possano accettare di mettere il loro marchio su una macchina che monta il motore fatto da altri. E perché la F1 ha senso se gli investimenti che si fanno in innovazione, ricerca e sviluppo hanno un riverbero sulla produzione industriale".