sabato 28 febbraio 2009

La ex-Honda F1 si "salva da sola": a giorni i primi test

Secondo il quotidiano britannico "Times", l'acquisto della scuderia di Brackley da parte di un consorzio di manager facenti gia parte della squadra e' cosa fatta. Non e' ancora certo il nome che assumera' la nuova scuderia, che non sara' piu' Honda Racing F1 per volere esplicito della casa giapponese, la quale, per evitare i costi della liquidazione forzata del team, avrebbe preferito agevolare finanziariamente il cambio di proprieta'.
Con una livrea neutra e Jenson Button alla guida, la squadra provera' giovedi' prossimo a Silverstone la vettura 2009, prima di schierarsi regolarmente nelle ultime sessioni di test previste in Spagna nella prima meta' di marzo.

venerdì 27 febbraio 2009

MotoGP - La Kawasaki ci ripensa, sarà in pista ufficialmente con Melandri

MotoGp: Kawasaki non lascia e si affida a Melandri che avrà una moto per correre il mondiale MotoGp 2009 e sarà una Kawasaki. Ma il pilota di Ravenna, già da domenica prossima impegnato nei test in Qatar, non dovrebbe vestire il classico verde della casa giapponese. Melandri - ora a Dubai per correre con un'auto della categoria Speedcars - sarà l'unico pilota di un team probabilmente non ufficiale, perché Kawasaki non pare intenzionata a tornare sui suoi passi, rimangiandosi il ritiro annunciato a gennaio in risposta alla crisi economica mondiale. Intanto, nelle prove di domenica, casco e tuta saranno neri, tanto per non creare equivoci. Con un comunicato, il marchio nipponico ha spiegato che, a seguito di un incontro con la Dorna (la società, presieduta dallo spagnolo Carmelo Ezpeleta, che organizza i Gp) è stato deciso che un nuovo team, formato da un solo pilota, parteciperà al campionato del Mondo 2009.

La squadra sarà equipaggiata con moto Kawasaki e materiale di supporto. Chi resta a piedi, al momento, è lo statunitense John Hopkins, che nel 2008 ha corso con Kawasaki ed ora doveva essere il nuovo compagno di Melandri. La prima reazione di quest'ultimo è stata di perplessità, anche perché non era stato avvisato del comunicato. Il pilota, prima di prendere una decisione, vuole verificare di persona, salendo in moto, la competitività del veicolo messogli a disposizione, specie in relazione alla concorrenza. Melandri è reduce da una pessima stagione con la Ducati e non se la sente di viverne un'altra simile. Ma la vicenda in MotoGp non è l'unica legata ai motori che attende di essere chiarita.

E' sempre di oggi la notizia che la Honda potrebbe partecipare al prossimo mondiale di Formula 1. La decisione della scuderia giapponese di partecipare a un test pre-stagionale sarebbe infatti il segnale che il team non chiuderà.

Una fonte citata dall'agenzia Reuters ha rivelato che sarebbe in programma una prova della nuova macchina, motorizzata Mercedes, per la prossima settimana a Silverstone. Il team potrebbe poi unirsi, a marzo, alle altre scuderie di F1 per un test sul circuito della Catalogna, a Barcellona. Un'altra fonte, citata dalla Bbc, avrebbe affermato che la squadra "sta continuando a lavorare come se dovesse andare a Melbourne", dove si svolgerà la prima gara della stagione. Il miliardario Richard Branson, a capo della Virgin, è stato avvicinato nei giorni scorsi al team, ma Honda ha fatto sapere lunedì che per ora non sono arrivate proposte di acquisto concrete.

Mondiale Sbk: Ducati Regina, Aprilia per Biaggi

Sette Case ufficiali, trentadue piloti iscritti, sette italiani, quattordici GP, 28 manche, tre gare in Italia. Il Mondiale Superbike che inizia domenica in Australia promette scintille. La Ducati è la moto da battere: la squadra bolognese ha già conquistato 28 titoli nelle derivate di serie (13 Piloti e 15 Costruttori). Sulla sua strada però avrà di fronte, più agguerrite che mai, Yamaha, Suzuki, Kawasaki, Honda e le new entry BMW e Aprilia. Il team di Borgo Panigale quest'anno ha perso il campione in carica Troy Bayliss, ma lo ha sostituito con Noriyuki Haga. Il giapponese, per anni bandiera della Yamaha, farà coppia con il romano Michel Fabrizio, alla sua seconda stagione in Ducati. Sono loro la coppia più accreditata al titolo 2009. La 1198 è una moto quasi del tutto nuova rispetto alla 1098 con cui Bayliss ha vinto lo scorso anno. E i risultati dei test invernali hanno indicato che la nuova Rossa bolognese è anche molto veloce.
YAMAHA, SUZUKI E APRILIA PRONTE A DARE BATTAGLIA - Ma la concorrenza non è stata a guardare. La Yamaha infatti presenta una YZR1 nuova all'80%, col motore a scoppi irregolari tipo quello usato da Valentino Rossi in MotoGP. Nuovi i piloti del team giapponese: via Haga e Troy Corser, ecco lo statunitense Ben Spies, campione nella Sbk statunitense, accanto al giovane britannico Tom Sykes. I due hanno impressionato nei test invernali, inserendosi spesso nel gruppo dei più veloci. La Suzuki invece schiera la nuova K9, affidata al tedesco Max Neukirchner che già lo scorso anno si è messo in luce conquistando 7 podi (2 vittorie). La moto è stata rivoluzionata rispetto allo scorso anno: nuova ciclistica, nuove sospensioni, nuova aerodinamica; il motore invece è più o meno lo stesso dello scorso anno, un quattro cilindri in linea molto potente. Dovrebbe essere stata migliorata l'erogazione che lo scorso anno, anche a causa di difetti di ciclistica, consumava troppo le gomme.
NUOVA MOTO E GRANDE RITORNO - La new entry BMW invece affida le S1000 a piloti veloci ed esperti del calibro di Troy Corser e Ruben Xaus. L'australiano, due volte campione del Mondo Sbk, si è già detto contento dei progressi della sua nuova moto ma per vincere probabilmente dovrà aspettare ancora ulteriori miglioramenti della sua S1000. In forma anche la Honda, soprattutto con i piloti del team Ten Kate, Carlos Checa e Jonathan Rea. Gradito ritorno dopo sette anni di assenza per l'Aprilia. La Casa veneta ha un passato da protagonista nella Sba, con Troy Corser terzo nella classifica iridata del 2000 e quarto nel 2001, in sella alla bicilindrica RSV 1000. In totale, i piloti Aprilia hanno ottenuto 26 podi. Di questi, 18 sono stati conquistati da Corser, 7 da Noriyuki Haga e 1 da Regis Laconi. L'Aprilia ha ingaggiato un pilota veloce ed esperto come Max Biaggi, punta di diamante del Mondiale Sbk. Sullo sviluppo della RVS4 lavora anche il giapponese Shinya Nakano. Biaggi è reduce da una stagione di alti e bassi con una Ducati clienti, accettando con entusiasmo la nuova sfida che l'Aprilia ha lanciato nelle derivate di serie. La nuova moto, a detta dei piloti, non è ancora pronta per vincere. Serve tempo per renderla competitiva quanto Ducati, Yamaha e Suzuki, ma la strada intrapresa è quella giusta.
LA SPERANZA - Biaggi aspetta «novità importanti» per la sua moto dopo Phillip Island. Il debutto non fa paura a Giampiero Sacchi, direttore della gestione sportiva del Gruppo Piaggio, che per la gara di domenica ha detto: «Il nostro ottimismo non mette limiti ai risultati. Ma abbiamo anche la consapevolezza che se le cose dovessero andar male questa sarà solo la nostra prima gara. Sappiamo che gli avversari sono fortissimi, ma non si prendono due piloti forti come Biaggi e Nakano se non si vuole essere protagonisti. E vogliamo esserlo subito».
IL CALENDARIO - Sono 14 le gare in calendario, 3 in Italia (Misano, Monza e Imola, che ha preso il posto di Vallelunga). Rispetto agli anni passati cambia la formula delle qualifiche: niente più Superpole con un solo pilota alla volta in pista, ma prove divise in tre fasi, "stile-F1": tre mini-sessioni da 12 minuti ciascuna, con le prime due ad eliminazione (d a 20 piloti delle qualifiche a 16) per arrivare agli ultimi 8 piloti che si giocheranno la pole. La Pirelli resta invece fornitore unico di pneumatici. Scelta vincente che da quest'anno seguirà anche la MotoGP. Le gare del Mondiale saranno trasmesse in diretta da La7.

venerdì 20 febbraio 2009

Le Pagelle : Red Bull è la sorpresa la Ferrari è rimandata a Marzo

Quella che sta per cominciare è la stagione più enigmatica degli ultimi dieci anni di Formula Uno. I nuovi regolamenti hanno mischiato le carte azzerando in un solo colpo tutte le certezze accumulate nel tempo dai team, modificando le loro ambizioni, creando nuove incertezze, rielaborando, insomma, lo scenario. E in maniera drastica. Con i test ridotti a soli 20 giorni, poi, si è aggiunta un'ulteriore incognita: eravamo abituati a giocare a poker, quest'anno facciamo una mano a telesina, sintetizzano scherzando i meccanici.
Dopo soli tre test, è ancora presto per capire come si sono ridistribuite le forze nel Circus. Tuttavia i primi verdetti della pista e le qualche chiacchierata informale con i tecnici consente di stilare una prima pagella stagionale. Da leggere tenendo conto che da oggi a Melbourne mancano ancora parecchi giorni e, soprattutto, parecchi chilometri.

Red Bull 8
Fin qui è la vera rivelazione della stagione: il progettista Adrian Newey sembra aver azzeccato la macchina dell'anno (per la cronaca: Newey è l'uomo che nell'84 disegnò la March che teneva il passo delle grandi solo grazie alle soluzioni aerodinamiche; trasferitosi in Williams dominò la scena negli anni 90 prima di diventare pedina insostituibile della McLaren). Nell'ambiente è ormai un ritornello: Newey è l'ingegnere che meglio ha interpretato i nuovi regolamenti. E la cosa bizzarra è che fu quello che più di tutti se ne lamentò quando le prime bozze vennero divulgate. La macchina a Jerez sta andando fortissimo. Anche avvalendosi di uno dei piloti più promettenti del Circus, Vettel.

Toyota 7,5
E' una delle sorprese di questo inizio stagione. I tecnici hanno avuto trovate aerodinamiche geniali (l'ala posteriore, soprattutto) che da qualche settimana sono allo studio di quasi tutti gli altri team che vorrebbero copiarle. La cenerentola di questi ultimi anni, la squadra che non ha mai vinto una gara pur avendo il budget più alto di tutti e pur essendo il primo costruttore di automobili del mondo, è pronta al riscatto. In Bahrein ha corso più forte di tutti. Trulli, in un solo giorno, ha fatto il triplo dei chilometri del gp del Bahrein: prova che la macchina è affidabile oltre che veloce. Unica macchia, se vogliamo chiamarla così, non ha il kers. Cosa questo potrà comportare in termini pratici è tutto da vedere.

McLaren 6,5
Non più fortunati della Ferrari dal punto di vista meteorologico, gli inglesi hanno praticamente buttato via tutta la prima sessione di test nelle pozzanghere di Portimao (ha persino grandinato). Nella seconda sessione però si sono rifatti. A Jerez hanno girato parecchio anche se con alterni risultati. La monoposto d'argento di Kovalainen sembrava una bicicletta in scia alla Renault di Alonso, che faceva sempre ed inequivocabilmente meglio. Una specie di incantesimo che si è spezzato quando al volante è andato Hamilton. Proprio all'ultimo giro l'inglese ha fatto il miglior tempo. Segno che la macchina c'è. Occorre solo capirla. E saperne sfruttare le caratteristiche. Da segnalare il particolare impaccio mostrato dai meccanici inglesi nel maneggiare l'infernale Kers.

Ferrari 6,5
Il giorno del debutto ufficiale, la F60 girò ben poco, in pista. Tanto che qualcuno si preoccupò seriamente. "Problemi di gioventù", rassicurò Montezemolo. Poi vennero i giorni pieni d'acqua e freddo del Mugello. Ma proprio mentre i più foschi interrogativi cominciavano a ingombrare l'orizzonte, complici anche sparuti raggi di sole la F60 ha cominciato a funzionare meglio, a dimostrarsi accettabilmente veloce e affidabile. Progressi non del tutto confermati dagli otto giorni in Bahrein dove la macchina di Raikkonen e Massa ha avuto problemi, per quanto piccoli, al kers, al cambio e all'impianto elettrico. Alla fine, tra inconvenienti meccanici e tempeste di sabbia, i chilometri macinati sono stati meno del previsto.

Renault 6
Anche il team di Briatore è rimasto impantanato sotto gli acquazzoni portoghesi. E così il primo vero test anche per i francesi è stato quello di Jerez. Dove Piquet non ha impressionato. La macchina però è stata in grado di girare molto senza dare particolari problemi. Così quando al volante è andato Alonso la musica è cambiata: lo spagnolo è stato il primo (dopo di lui solamente Hamilton) a scendere sotto il muro dell'1'20''. La nuova situazione che si è creata in F1 sembra mettere molto a suo agio Alonso: "Le nuove regole mi divertono molto - dice - non mi creano alcun problema".

Bmw-Sauber 6
Doveva essere il mostro nero, l'incognita pericolosa della nuova stagione, per il momento si è dimostrata una macchina "umana", niente di eccezionale. In pista fa tempi normali e il kers non pare avvantaggiarla. Insomma, una quasi delusione: a giudicare da quanto i tedeschi si sono battuti per costringere tutti a correre con il kers, ci si aspettava qualcosa di più spettacolare. Alla fine, a rendere davvero pericoloso il team sarà il talento di Kubica. Già l'anno scorso, con mezzi decisamente inferiori, aveva fatto bene. Se quest'anno conferma il trend saranno guai per gli avversari.

Williams 5,5
Come la Toyota non avrà il kers, ma il contesto in cui si inserisce questa scelta è ben diverso. La macchina sembra affidabile, e le soluzioni aerodinamiche sono state giudicate buone (anche se non rivoluzionarie). Le prestazioni però sono ancora tutte da verificare. In mancanza di altri punti di forza, l'assenza del kers potrebbe essere un limite pesante.


Toro Rosso 5
La Toro Rosso sta girando ancora con la vecchia macchina, la nuova debutterà a marzo sul circuito di Adria. Poi farà gli ultimi test prima di Melbourne. Insomma sarebbe messa male, non fosse che sia i tecnici sia i piloti contano molto sul trasferimento di dati e di soluzioni dalla scuderia "cugina" Red Bull.

Force India 4,5
La nuova macchina si vedrà solamente ai test di Jerez a marzo. L'unica speranza del team, per essere competitivo, è che oltre a fornire i motori, la Mercedes fornisca anche know how. Lo ha detto senza mezzi termini Fisichella. "Ci fa molto ben sperare la promessa di assistenza fattaci dalla McLaren-Mercedes".

Honda ng
Situazione in stand by per la casa giapponese. Al momento non si sa nemmeno se correrà la prima gara. Molto dipende dalla possibilità che la Virgin decida di entrare in Formula uno.

giovedì 19 febbraio 2009

La Ferrari finanzia il Laboratorio di Ricerca sulle staminali

Una cospicua donazione della Ferrari, 320mila euro, consentirà di potenziare a Modena l’attività del Laboratorio di ricerca materno-infantile presso l’Azienda ospedaliero-universitaria. Oggi c’è stata la presentazione della rinnovata struttura, situata al settimo piano del Policlinico, alla presenza tra gli altri del presidente della Casa di Maranello, Luca di Montezemolo, dell’assessore regionale alla Sanità Giovanni Bissoni, del rettore dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi, del sindaco Pighi, del presidente della Provincia Sabattini e dei vertici dell’azienda ospedaliera.

«Sappiamo bene quanto sia importante la ricerca, lo vediamo nel nostro lavoro quotidiano - ha detto Montezemolo, ricordando che - ogni anno Ferrari investe circa il 18% del fatturato in ricerca e sviluppo di nuove vetture. Oggi abbiamo voluto dare un contributo a chi si occupa della ricerca medica nei campi più innovativi, come il settore delle terapie cellulari che in questo Laboratorio sono di particolare importanza, perchè dedicate alla cura di malattie rare di neonati e bambini»

Il Laboratorio, istituito all’interno del Dipartimento ad Attività integrate materno-infantile, già attivo nel campo dell’Ostetricia, Pediatria, Neonatologia, Chirurgia Pediatrica e Genetica, potrà ora - grazie al finanziamento - sviluppare la ricerca sulle cellule staminali fetali e del liquido amniotico, che possono essere impiegate per curare malattie rare dell’età evolutiva e neoplasie infantili, con particolare attenzione verso quelle che attualmente godono di scarse possibilità di cura, se non addirittura prive di tale prospettiva.

Sarà così ulteriormente esteso e consolidato l’innovativo settore delle terapie cellulari, peraltro già avviato a Modena in collaborazione con il Dipartimento ad Attività Integrate di Oncologia, Ematologia e Patologie dell’Apparato Respiratorio, diretto dal Prof. Giuseppe Torelli.


Lauda attacca il campione del mondo «Il carisma di Hamilton? È la sua fidanzata»

Niki Lauda non ha mai avuto il dono della diplomazia. E con l’età non sembra avere messo giudizio. Il grande campione austriaco tra quattro giorni compirà 60 anni. E per l’occasione ha concesso una lunga intervista al settimanale “Austrian Times”, nella quale spara a zero sui piloti di oggi, concentrandosi in particolare sul povero Lewis Hamilton. «Ai miei tempi - dice Lauda - la morte era sempre una possibilità. I ragazzi di oggi non ne hanno la minima idea. Guidano i kart fino ai 18 anni e quindi cominciano a correre in Formula 1, ma non sanno fare altro che accelerare e girare il volante. Non hanno la possibilità di dimostrare la loro personalità. L’unico carisma che ha un 22enne come Hamilton è la sua fidanzata, la signora Scherzinger».

COME DARGLI TORTO!

martedì 17 febbraio 2009

La bella Danica Patrick potrebbe correre in F1 con la USF1 nel 2010...speriamo!

Una scuderia statunitense, la USF1, entrerà in Formula nella prossima stagione e il nome di Danica Patrick è uno di quelli più gettonati per il volante di una delle due monoposto, secondo la prestigiosa rivista Sports Illustrated. Scott Speed, attualmente pilota della Formula NASCAR, ex della Toro Rosso in Formula 1, nelle stagioni 2006 e 2007, è un altro dei grandi favoriti.

Danica, 26 anni, corre nel campionato Indy Car Series. E' stata la prima donna nella storia di questa competizione ad aver vinto una gara. La pilotessa americana è una delle donne più popolari degli Stati Uniti, grazie alla sua straordinaria bellezza. Nel 2007 è stata selezionata tra le 100 donne più belle del mondo.

E' famosa anche per il suo carisma e per le numerose esperienze nel mondo della moda e della pubblicità. Per questo è molto richiesta e vanta numerosissimi sponsor.

La Formula 1, per ora, vanta la presenza al volante di sole tre donne. Si tratta di Teresa de Filippis, nella metà degli anni cinquanta, Lella Lombardi, sesta nel Gran Premio di Spagna del 1975, unica donna a punti nella storia della F1, e di Giovanna Amati, nel 1992. Riuscirà Danica ad aggiungere il suo nome a questo elenco?

domenica 15 febbraio 2009

Ferrari V4 Superbike: la motocicletta del Cavallino Rampante.....!!????

La Ferrari ci prova anche con le due ruote. Ecco il prototipo della prima motocicletta realizzata dai meccanici del Cavallino Rampante. Si tratta del modello Ferrari V4 Superbike, realizzata da Amir Glinik, designer israeliano. Ma non scalpitate: la motocicletta della Ferrari non e’ ancora in vendita.
Si tratta di un prototipo che monta un motore derivato da un modello Enzo Ferrari leggermente modificato, con dei comandi manuali degni di un jet F-16 e dei pulsanti visibili solamente in un’auto da Formula Uno.
Sia che ci chiediamo quanto veloce possa andare, sia che speculiamo sul suo prezzo, in entrambi i casi i numeri sono davvero alti“, queste le parole del designer israeliano che l’ha realizzata. “Ho combinato il vintage con la modernità” e il risultato e questa moto di lusso che
ha gia’ conquistato molti estimatori!

Sinceramente la preferisco in versione "nake", perchè le linee della carena mi lasciano un pò perplesso!!
Dovrebbero lasciare il design agli italiani che sanno il fatto loro in quanto a style !!

venerdì 13 febbraio 2009

Ferrari, finalmente si gira Kimi: "La F60 cresce bene"


SAKHIR (Bahrain), 13 febbraio 2009 - Finalmente si gira. Dopo 36 ore chiusi al box a causa della tempesta di sabbia, oggi a Sakhir Ferrari, Toyota e Bmw hanno potuto riprendere il lavoro in vista del Mondiale di F.1 al via il 29 marzo in Australia. Per la Ferrari ha girato Kimi Raikkonen. Il finlandese si è dedicato principalmente alla ricerca del miglior assetto della vettura e ha percorso in totale 105 giri, ottenendo un miglior tempo di 1'33"350. "L'unico inconveniente della giornata - fa sapere la Ferrari - è stato un problema idraulico verificatosi poco dopo le 15, poi risolto".
KERS OK - Raikkonen si è detto soddisfatto: "La pista era molto scivolosa stamattina a causa della sabbia ma siamo riusciti comunque a portarci avanti con il programma - ha detto il finlandese - peccato per il tempo perso nelle giornate precedenti ma non è dipeso da noi, sono cose che possono succedere e bisogna accettarle. Il mio primo giorno con la F60 sull'asciutto è stato positivo: il feeling è stato immediatamente buono, anche se è ancora molto presto per dire dove siamo rispetto alla concorrenza. La macchina cresce bene e non ci sono aree particolarmente critiche. Abbiamo usato il Kers anche oggi e sono soddisfatto del suo funzionamento, a parte qualche piccolo problemino di gioventù".
TOYOTA - Per la Toyota c'era invece Jarno Trulli che ha lavorato su set-up e gomme della nuova TF109, senza il Kers (sistema di recupero dell'energia cinetica)."Dobbiamo valutare le performance della macchina - ha detto Trulli - fare tanti chilometri, metterla a punto, scoprirla nei dettagli. Il Kers ora non lo stiamo provando, lo abbiamo provato a Portimao ma al momento non abbiamo previsto il suo utilizzo nella prima gara del Mondiale. È un sistema nuovo, prima di metterlo vorremmo essere certi dell'affidabilità". Le prove riprenderanno lunedì (e fino a giovedì). Per la Ferrari girerà Kimi Raikkonen che poi cederà il volante a Felipe Massa.
HONDA CE LA FA? - Intanto dall'Inghilterra giunge la voce che la Honda sarà regolarmente in pista nella griglia di partenza del GP di Australia. Le indiscrezioni arrivano dal Guardian che cita fonti vicini alla squadra di Brackley. Il team principal Ross Brawn avrebbe trovato infatti i fondi necessari (circa 30 milioni di dollari) per garantire alla sua squadra la partecipazione ad almeno le prime quattro gare del Mondiale, in Australia, Malesia, Cina e Bahrain. I soldi arriverebbero da alcuni sponsor brasiliani pronti a sostenere il debutto in F.1 di Bruno Senna, nipote del grande Ayrton. Il giovane brasiliano farebbe coppia col riconfermato Jenson Button. Proprio l'inglese nei giorni scorsi ha partecipato a una gara podistica in Inghilterra e attraverso il suo sito Internet ha detto: "La mia preparazione si sta svolgendo al meglio, spero di poterla sfruttare bene tra alcune settimane. Incrocio le dita per essere sulla griglia a Melbourne". Secondo il Guardian, la Honda sarà equipaggiata con i motori Mercedes.
Questi i tempi di oggi: 1. Raikkonen (Fin, Ferrari) 1'33"350 (105 giri); 2. Trulli (Ita, Toyota) 1'33"429 (127) 3. Klien (Aut, Bmw) 1'33"666 (125)

Bahrain, tempesta di sabbia ancora bloccato il lavoro delle Ferrari

Altra giornata da buttare per i tre team che sono a Sakhir per i test di preparazione alla stagione 2009. Raikkonen, Kubica e Trulli hanno dovuto nuovamente sospendere i test dopo un giro di riscaldamento mattutino. Infatti c'è stata un'altra tempesta di sabbia.
La visibilità nella capitale Manama era praticamente nulla, così l'elicottero di emergenza non poteva prendere il volo. Per cui Ferrari, BMW e Toyota sono stati costretti ad un'altra giornata di stop non preventivato.
Restano così solo dodici giorni per sviluppare le monoposto per la stagione che comincerà a marzo. Venerdì le tre scuderie sperano di poter lavorare, ma le previsioni non sembrano ottimistiche.

giovedì 12 febbraio 2009

Ferrari: 2008 da record! Una Fabbrica sempre più a misura d'uomo!


Il Consiglio di Amministrazione di Ferrari S.p.A si e' riunito martedi' sotto la Presidenza di Luca di Montezemolo per esaminare i dati di chiusura dello scorso anno.
Per quel che concer
ne gli investimenti fatti a favore dei suoi dipendenti ha così dichiarato:
Nel 2008
sono stati ulteriormente aumentati gli investimenti in sicurezza sul lavoro, con oltre 4 milioni di euro in interventi strutturali e in formazione specifica, raggiungendo importanti risultati in tutti i settori aziendali. Particolarmente efficace il programma di segnalazione dei cosiddetti "near misses", cioe' degli eventi che avrebbero potuto generare un infortunio, grazie al coinvolgimento determinante dei dipendenti.
Sempre in tema di sicurezza
sono stati inseriti defibrillatori in tutta l'Azienda.
Varato nel 2008 anche un piano energetico di autoproduzione che, attraverso un impianto fotovoltaico appena inaugurato e uno di trigenerazione che verra' completato nei prossimi mesi, permettera' a Ferrari di raggiungere la totale indipendenza energetica entro un anno.

Per quanto riguarda i livelli occupazionali, Ferrari al 31 dicembre 2008 aveva in forza circa 3.000 persone, di cui poco meno della meta' impiegati.
Nell'ambito delle attivita' rivolte alle persone e' stato varato nel 2008 il programma "Scuola dei Mestieri", una scuola interna mirata sopratt
utto all'apprendimento di mestieri non reperibili sul mercato, che direttamente all'interno dello stabilimento permette alle persone di migliorare le proprie conoscenze e competenze, favorendo la crescita professionale, la mobilita' interna e lo sviluppo delle carriere.
Nel 2008 si e' ulteriormente arricchito il portafoglio di servizi offerti ai dipendenti: mutui agevolati fino al 100% per prima o s
econda casa e ristrutturazioni, servizi bancari a condizioni di miglior favore, sconti sui libri di scuola per i figli e gli studenti lavoratori, piano sanitario di prevenzione con visite specialistiche, check up medico sportivo allargato a tutti i dipendenti e alle loro famiglie, e utilizzo gratuito di palestre.

Il 2008 ha fatto registrare risultati che hanno battuto tutti i record
precedenti, confermando in particolare il trend di crescita della redditivita' (Return On Sales) gia' rilevato negli ultimi anni, che ha raggiunto il 17,6%, contro il 15,9% ottenuto nel 2007: un valore di rilievo in assoluto per il settore automobilistico e che assume un significato particolare visto che e' stato ottenuto in un anno in cui il contesto economico, soprattutto nella seconda meta', e' stato caratterizzato da una forte crisi.
Commentando i dati, il Presidente di Fe
rrari Luca di Montezemolo ha detto: "Chiudere il 2008 con questi risultati che non hanno uguali nella storia dell'Azienda e' la miglior prova della bonta' della nostra strategia fatta di esclusivita', innovazione e attenzione alle persone. Questi dati economici coronano un anno eccezionale che ci ha visto ancora una volta vincitori in Formula 1 con la conquista del 16° titolo Mondiale Costruttori, l'ottavo negli ultimi 10 anni.
Ferrari ha chiuso il 2008 con un fatturato di 1.921 milioni
di euro, in crescita del 15,2% rispetto ai 1.668 milioni di euro del 2007. L'aumento e' legato principalmente alle vendite della 430 Scuderia e alle ottime performance delle 12 cilindri, sia la 612 Scaglietti che la 599 GTB Fiorano, che hanno beneficiato del lancio del programma di personalizzazione One to One. Al risultato 2008 non ha contribuito la Ferrari California, i cui primi esemplari saranno consegnati solo in questi giorni ai clienti finali.
Il risultato della gestione ordinaria e' stato positivo per 339 milioni di euro, in aumento del 27% rispetto all'esercizio precedente.

Crescita record per le attivita' legate al licensing, con +35% del fatturato rispetto al 2007. Positivi anche i risultati dei 25 Ferrari Store nel mondo, che complessivamente hanno realizzato un +16%.
In forte incremento le attivita' legate a internet e al sito www.ferrari.com: l'e-commerce nel 2008 e' cresciuto di oltre il 65%, mentre gli eventi speciali come il lancio della Ferrari California e la presentazione della nuova monoposto di Formula 1 hanno fatto registrare milioni di contatti da tutto il mondo.
Ferrari ha proseguito nella sua politica di investimenti e ricerca per le nuove vetture, con un'incidenza sul fatturato del 18%.

martedì 10 febbraio 2009

Ferrari, esordio nella nebbia. Massa entusiasta

Bahrain, 10 febbraio
-La Ferrari, insieme con la Bmw e la Toyota, è andata in Bahrein a cercare bel tempo e ha trovato la nebbia. Per due ore, di più sarebbe stato troppo davvero. Alla fine i test nel deserto sono cominciati e si è spento il kers, il dispositivo di recupero dell’energia. Continua a esserci parecchio lavoro da fare e il tempo stringe. Da questi otto giorni di prove le squadre che hanno deciso di spendere una piccola fortu (diciamo 350.000 euro di supplemento rispetto a quanto sarebbe costato starsene a provare in Europa come gli altri team) si attendono asfalto asciutto, ampia possibilità di girare al caldo, una ricca raccolta di dati attendibili. Robert Kubica hagradito: «E' la prima volta che riesco a guidare con una temperatura decente». Quanto alla Ferrari F60, Massa racconta: «L’inizio promette, siamo stati in pista parecchio. Una volta trovate le giuste regolazioni la macchina mantiene a lungo la velocità». Accanto alle sorprese sgradevoli la Ferrari ne ha trovata almeno una piuttosto buona. Gli specchietti retrovisori trasformati in elementi aerodinamici (veri e propri deviatori di flusso) sono già stati copiati, dalla Bmw per la precisione. La notizia è positiva perché si temevano polemiche intorno alla trovata dei tecnici di Maranello e invece gli ingegneri avversari non solo non protestano, ma apprezzano.
I tempi ufficiali:
1. Glock (Ger, Toyota) 1’33”501 (82 giri); 2. Massa (Bra, Ferrari) 1’33”615 (98); 3. Kubica (Pol, Bmw Sauber) 1’33”702 (95).

lunedì 9 febbraio 2009

Red Bull: svelata a Jerez la nuova RB5

La Red Bull Racing ha svelato stamani la sua vettura per la stagione 2009 di Formula 1, la RB5. I piloti Sebastian Vettel e Mark Webber hanno fatto cadere i veli alla nuova nata a Jerez. Spinta dal motore Renault l'ultima creatura di Adrian Newey ambisce a portare il team verso la prima vittoria.

"Il 2009 ci
vedra' beneficiare di una stabilita' maggiore in termini di operazioni" ha dichiarato Christian Horner, team principal. "Tutti i nostri membri dello staff tecnico sono con noi da almeno due anni" ha aggiunto Horner. "Non dovremmo dimenticare che hanno progettato una vettura in grado di vincere una gara nel 2008, nelle mani di Sebastian Vettel e della Scuderia Toro Rosso. Quindi non c'e' ragione per credere che non possano riuscirci anche con le nuove regole che cambiano in modo radicale questo sport, sara' interessante vedere come i team le interpreteranno. Per il 2009 il team e' ora in una buona posizione per sfruttare il vantaggio dei cambiamenti delle regole, non solo tecnici ma anche quelli relativi alla riduzione dei costi introdotti da FIA e FOTA lo scorso dicembtre.

Sebastian Vettel e' sceso in pista dopo la presentazione con la RB5 sul circuito di Jerez. Sebastian ha completato il giro di installazione prima di tornare ai box per i controlli. Nel corso della giornata il pilota tedesco ha poi completato un certo numero di giri raccogliendo i primi dati utili per la sq
uadra.
Christian Horner:
"Lo shakedown e' andato bene anche se abbiamo deciso di fermare la vettura in via precauzionale per un alzamento della temperatura dell'olio. Abbiamo montato sulla vettura il Kers anche se non e' stato operativo. Ci siamo limitati a valutare la distribuzione dei pe
si e di altri sistemi."

Sebastian Vettel: "I ragazzi hanno fatto un lavoro fantastico per essere qui oggi in pista. Sono stato felice di tornare di nuovo al volante, ma non chiedetemi di commentare le mie sensazioni sulla nuova macchina perche' e' troppo presto. A partire da domani inizieremo lo sviluppo della macchina e per i prossimi giorni. Lo stop anticipato di oggi e' stata una decisione giusta."

Ferrari: Da domani appuntamento in Bahrain

Torna in pista la Ferrari F60: l'appuntamento e' per domani, martedi' 10, sul circuito di Sakhir, in Bahrain. Sara' il primo di otto giorni di test che la squadra di Maranello effettuera' su questa pista fino al 19 febbraio prossimo. Sara' Felipe Massa a guidare per primo fino a mercoledi', seguito da Kimi Raikkonen, impegnato giovedi' e venerdi'. Ordine invertito la settimana successiva, con Kimi

La F60 sara' dotata di alcuni piccoli aggiornamenti, in particolare sulle due ali, ma la sua configurazione ricalchera' sostanzialmente quella presentata in occasione della sessione di prove al Mugello. In queste settimane si e' lavorato tantissimo al simulatore del Centro Ricerche FIAT, dove sono stati impegnati Marc Gené, Andrea Bertolini e Gimmi Bruni: l'obiettivo principale era approfondire ulteriormente la conoscenza della nuova vettura e il comportamento degli pneumatici 2009. A Maranello, il lavoro si e' concentrato sull'analisi dei primi dati raccolti sul funzionamento della F60, sulle prove al banco e sullo sviluppo di nuove soluzioni aerodinamiche da portare in pista alla prima gara, in programma il 29 marzo prossimo a Melbourne.

Il programma di Sakhir si annuncia molto intenso. Con la limitazione dei test in vigore quest'anno - restano a disposizione 16 giorni fino all'inizio del campionato - sara' fondamentale sfruttare nella maniera migliore tutto il tempo a disposizione. Anche in quest'ottica la Ferrari ha scelto, ormai da diversi anni, di provare su questo circuito, considerate le condizioni meteorologiche decisamente migliori rispetto all'Europa. Inoltre, le temperature primaverili - si prevedono oltre 20 °C - consentiranno sia di monitorare l'affidabilita' della macchina che di verificare il comportamento degli pneumatici in condizioni piu' simili a quelle che si avranno durante la stagione.
in pista lunedi' 16 e martedi' 17 e Felipe a chiudere il programma degli ultimi due giorni. Insieme alla Ferrari ci saranno altri due team: BMW e Toyota.

sabato 7 febbraio 2009

James Hunt , intervista ad un campione di trent'anni fa tutto sregolatezza

E' opinione comune che negli ultimi due decenni la Formula 1 abbia imboccato la strada della professionalita' piu' estrema e che per un processo di selezione naturale siano scomparsi dagli abitacoli delle monoposto i piloti dalla maggior caratterialita'. I nuovi protagonisti della massima serie sono piu' preparati fisicamente, riservano le loro apparizioni pubbliche ad occasioni piu' austere e comunicano con i loro interlocutori in maniera politicamente corretta e per bocca di eserciti di potravoce. Per dare la misura di cosa fosse la Formula 1 prima di questa "sterilizzazione di massa", ho trovato appropriata questa intervista rilasciata da James Hunt subito dopo la conquista del campionato del mondo 1976, che fu pubblicata all'epoca sulle pagine di Quattroruote. Signor Hunt, quando ha cominciato a correre in macchina?
Nel 1967, quando gia' frequentavo la facolta' di medicina. Mi ero iscritto per far contenti i miei genitori, che volevano un medico in casa, m
a appena mi e' capitata per le mani una 'Mini' preparata per le competizioni ho capito che solo al volante ad oltre duecento all'ora avrei pottuto realizzare me stesso.

Signor Hunt, si interessa solo di automobilismo o pratica anche altri sport?

Il footing e' la mia seconda passione: in una gara fra piloti so
no stato secondo solo a Frank Williams. Pratico anche il tennis, e nel minicampionato disputato fra colleghi mi ha battuto solo Laffite. Poi mi piace suonare il trombone; d'accordo non e' uno sport, ma io mi alleno proprio come se dovessi scendere in gara con degli avversari.
Signor Hunt, di sua moglie Susan che l'ha lasciata cosa puo' dire?
E' una bella ragazza; adesso e' sposata con Richard Burton,
l'ex di Liz Taylor. Contenta lei, perchè dovrei preoccuparmi io? Adesso ho una fidanzata deliziosa: Jane Birbek, e non rimpiango affatto Susan.

Pensa di sposarsi ancora?
Forse un giorno. Adesso sarebbe ridicolo, le donne mi piovono letteralmente addosso. Non sono neppure in grado di fare delle conoscenze un po' approfondite, visto il numero di quelle che devo accontentare. E poi voglio del tempo libero per divertirmi. Ho un gran numero di inviti, non intendo sottrarmi agli obblighi che la mia nuova posizione comporta.

Cosa fara' adesso che il campionato e' finito?
Andro' in vacanza nella mia villa a Fuengirola, in Spagna. Ma prima faro' il giro di tutti i locali di Londra. Continuero' a bere con tutti gli amici, i conoscenti ed i miei fans fino ad ubriacarmi. Ne ho diritto, mi pare.

La sua nuova fidanzata e' d'accordo?
E perche' dovrebbe reclamare? vuole Hunt? Bene, Hunt e' cosi'; si sappia adattare, ed impari che ognuno ha un proprio spazio nella vita.


James Hunt, 29 agosto 1947 (Belmont-GB) - 15 giugno 1993 (Wimbledon-GB) Campione del Mondo di Formula 1 nel 1976 "Hunt the Shunt", nomignolo attribuitogli nell'ambiente delle corse per l'incredibile serie di spaventosi incidenti in Formula 3, approdo' alla massima serie grazie alla fiducia del team Heskett, una "colorita" scuderia indipendente che gli permise di vincere il GP d'Olanda del 1975 a Zandvoort. In McLaren dall'anno successivo, James Hunt visse una rocambolesca avventura sportiva resa possibile dall'incidente che escluse Lauda da diversi GP della stagione, ma conquisto' il mondiale 1976 con indubbia superiorita' rispetto ai restanti contendenti. Dopo quell'anno di particolare grazia dal punto di vista agonistico, James imbocco la via di un progressivo declino, che lo porto' all'abbandono delle corse nel 1979. Dopo essersi impegnato negli anni successivi in veste di commentatore televisivo, un'attacco di cuore stronco' la vita di Hunt alla prematura eta' di 45 anni.