Dopo soli tre test, è ancora presto per capire come si sono ridistribuite le forze nel Circus. Tuttavia i primi verdetti della pista e le qualche chiacchierata informale con i tecnici consente di stilare una prima pagella stagionale. Da leggere tenendo conto che da oggi a Melbourne mancano ancora parecchi giorni e, soprattutto, parecchi chilometri.
Red Bull 8

Fin qui è la vera rivelazione della stagione: il progettista Adrian Newey sembra aver azzeccato la macchina dell'anno (per la cronaca: Newey è l'uomo che nell'84 disegnò la March che teneva il passo delle grandi solo grazie alle soluzioni aerodinamiche; trasferitosi in Williams dominò la scena negli anni 90 prima di diventare pedina insostituibile della McLaren). Nell'ambiente è ormai un ritornello: Newey è l'ingegnere che meglio ha interpretato i nuovi regolamenti. E la cosa bizzarra è che fu quello che più di tutti se ne lamentò quando le prime bozze vennero divulgate. La macchina a Jerez sta andando fortissimo. Anche avvalendosi di uno dei piloti più promettenti del Circus, Vettel.
Toyota 7,5
E' una delle sorprese di questo inizio stagione. I tecnici hanno

avuto trovate aerodinamiche geniali (l'ala posteriore, soprattutto) che da qualche settimana sono allo studio di quasi tutti gli altri team che vorrebbero copiarle. La cenerentola di questi ultimi anni, la squadra che non ha mai vinto una gara pur avendo il budget più alto di tutti e pur essendo il primo costruttore di automobili del mondo, è pronta al riscatto. In Bahrein ha corso più forte di tutti. Trulli, in un solo giorno, ha fatto il triplo dei chilometri del gp del Bahrein: prova che la macchina è affidabile oltre che veloce. Unica macchia, se vogliamo chiamarla così, non ha il kers. Cosa questo potrà comportare in termini pratici è tutto da vedere.
McLaren 6,5
Non più fortunati della Ferrari dal punto di vista meteorologico, gli inglesi hanno praticamente buttato via tutta la prim

a sessione di test nelle pozzanghere di Portimao (ha persino grandinato). Nella seconda sessione però si sono rifatti. A Jerez hanno girato parecchio anche se con alterni risultati. La monoposto d'argento di Kovalainen sembrava una bicicletta in scia alla Renault di Alonso, che faceva sempre ed inequivocabilmente meglio. Una specie di incantesimo che si è spezzato quando al volante è andato Hamilton. Proprio all'ultimo giro l'inglese ha fatto il miglior tempo. Segno che la macchina c'è. Occorre solo capirla. E saperne sfruttare le caratteristiche. Da segnalare il particolare impaccio mostrato dai meccanici inglesi nel maneggiare l'infernale Kers.
Ferrari 6,5
Il giorno del debutto ufficiale, la F60 girò ben poco, in pista. Tanto che q

ualcuno si preoccupò seriamente. "Problemi di gioventù", rassicurò Montezemolo. Poi vennero i giorni pieni d'acqua e freddo del Mugello. Ma proprio mentre i più foschi interrogativi cominciavano a ingombrare l'orizzonte, complici anche sparuti raggi di sole la F60 ha cominciato a funzionare meglio, a dimostrarsi accettabilmente veloce e affidabile. Progressi non del tutto confermati dagli otto giorni in Bahrein dove la macchina di Raikkonen e Massa ha avuto problemi, per quanto piccoli, al kers, al cambio e all'impianto elettrico. Alla fine, tra inconvenienti meccanici e tempeste di sabbia, i chilometri macinati sono stati meno del previsto.
Renault 6
Anche il team di Briatore è rimasto impantanato sotto gli acquazzon

i portoghesi. E così il primo vero test anche per i francesi è stato quello di Jerez. Dove Piquet non ha impressionato. La macchina però è stata in grado di girare molto senza dare particolari problemi. Così quando al volante è andato Alonso la musica è cambiata: lo spagnolo è stato il primo (dopo di lui solamente Hamilton) a scendere sotto il muro dell'1'20''. La nuova situazione che si è creata in F1 sembra mettere molto a suo agio Alonso: "Le nuove regole mi divertono molto - dice - non mi creano alcun problema".
Bmw-Sauber 6
Doveva essere il mostro nero, l'incognita pericolosa della nuova stagio

ne, per il momento si è dimostrata una macchina "umana", niente di eccezionale. In pista fa tempi normali e il kers non pare avvantaggiarla. Insomma, una quasi delusione: a giudicare da quanto i tedeschi si sono battuti per costringere tutti a correre con il kers, ci si aspettava qualcosa di più spettacolare. Alla fine, a rendere davvero pericoloso il team sarà il talento di Kubica. Già l'anno scorso, con mezzi decisamente inferiori, aveva fatto bene. Se quest'anno conferma il trend saranno guai per gli avversari.
Williams 5,5

Come la Toyota non avrà il kers, ma il contesto in cui si inserisce questa scelta è ben diverso. La macchina sembra affidabile, e le soluzioni aerodinamiche sono state giudicate buone (anche se non rivoluzionarie). Le prestazioni però sono ancora tutte da verificare. In mancanza di altri punti di forza, l'assenza del kers potrebbe essere un limite pesante.
Toro Rosso 5
La Toro Rosso sta girando ancora con la vecchia macchina, la nuova debutterà a marzo sul circuito di Adria. Poi farà gli ultimi test prima di Melbourne. Insomma sarebbe messa male, non fosse che sia i tecnici sia i piloti contano molto sul trasferimento di dati e di soluzioni dalla scuderia "cugina" Red Bull.
Force India 4,5
La nuova macchina si vedrà solamente ai test di Jerez a marzo. L'unica speranza del team, per essere competitivo, è che oltre a fornire i motori, la Mercedes fornisca anche know how. Lo ha detto senza mezzi termini Fisichella. "Ci fa molto ben sperare la promessa di assistenza fattaci dalla McLaren-Mercedes".
Honda ng
Situazione in stand by per la casa giapponese. Al momento non si sa nemmeno se correrà la prima gara. Molto dipende dalla possibilità che la Virgin decida di entrare in Formula uno.