Nel gp del Portogallo lo spagnolo ha preceduto Pedrosa e Valentino
ESTORIL (PORTOGALLO), 13 aprile - Ha conquistato il Portogallo piantando nel terreno la sua bandiera: l'Estoril da oggi è "Lorenzòs Island", territorio di conquista del giovane maiorchino che dopo sole tre gare nella MotoGP ha ottenuto la sua prima vittoria nella classe regina candidandosi come uno dei pretendenti al titolo.
SUPERGARA - Grande la gara dello spagnolo, nonostante i problemi di indolenzimento alle braccia (domani forse sarà sottoposto ad intervento chirurgico) che ha portato in trionfo la sua M1 gommata Michelin e soprattutto si è messo alle spalle l'odiato rivale Dani Pedrosa, in un confronto che tiene la Spagna col fiato sospeso. Valentino Rossi non ha potuto nulla contro lo strapotere dei gommati Michelin su questo tracciato e ha ottenuto comunque un buon terzo posto con la M1 (pneumatici Bridgestone) in attesa di piste "amiche". Quattro Yamaha sono finite nei primi sette posti, a conferma della bontà del progetto della M1: «Sono sensazioni indescrivibili, mi sento sulle nuvole - ha detto Lorenzo dopo la vittoria - Ho fatto una gara bellissima».
CAMPIONE IN CRISI - Casey Stoner, invece, si è dovuto accontentare del sesto posto con una Ducati in difficoltà. Peccato per Andrea Dovizioso, vittima di una caduta quando era quarto. A godersi lo spettacolo in Portogallo c'era anche il numero uno al mondo del tennis, Roger Federer. Qualche goccia di pioggia prima della partenza ha fatto tremare i piloti della MotoGP, che sono comunque partiti con le slick.
SUPERGARA - Grande la gara dello spagnolo, nonostante i problemi di indolenzimento alle braccia (domani forse sarà sottoposto ad intervento chirurgico) che ha portato in trionfo la sua M1 gommata Michelin e soprattutto si è messo alle spalle l'odiato rivale Dani Pedrosa, in un confronto che tiene la Spagna col fiato sospeso. Valentino Rossi non ha potuto nulla contro lo strapotere dei gommati Michelin su questo tracciato e ha ottenuto comunque un buon terzo posto con la M1 (pneumatici Bridgestone) in attesa di piste "amiche". Quattro Yamaha sono finite nei primi sette posti, a conferma della bontà del progetto della M1: «Sono sensazioni indescrivibili, mi sento sulle nuvole - ha detto Lorenzo dopo la vittoria - Ho fatto una gara bellissima».
CAMPIONE IN CRISI - Casey Stoner, invece, si è dovuto accontentare del sesto posto con una Ducati in difficoltà. Peccato per Andrea Dovizioso, vittima di una caduta quando era quarto. A godersi lo spettacolo in Portogallo c'era anche il numero uno al mondo del tennis, Roger Federer. Qualche goccia di pioggia prima della partenza ha fatto tremare i piloti della MotoGP, che sono comunque partiti con le slick.
LA PARTENZA - Al via Pedrosa è scattato in testa davanti a Rossi, Lorenzo, Dovizioso, Hayden e Hopkins. Stoner è nono. Alla fine del primo giro Rossi ha preso il comando davanti al compagno di squadra Lorenzo, a seguire un grande Dovizioso che ha però perso la terza posizione scavalcato da Pedrosa al secondo giro. Alle loro spalle la Kawasaki di Hopkins, poi Edwards e Hayden. Al decimo giro Pedrosa ha passato Lorenzo e ha dato la caccia a Rossi; Stoner, invece, è finito undicesimo.
LA RIMONTA - Al 13° giro è scatatta la rimonta di Lorenzo che ha replicato a Pedrosa, e al tornantino è riuscito a infilare anche Rossi passando al comando. Al 15° anche Pedrosa ha infilato la M1 gommata Bridgestone del pesarese che è terzo braccato da Dovizioso. Al 17° giro il forlivese però è vittima di una caduta senza conseguenze che rovina la sua bella gara. Poche curve dopo è caduto anche Hayden con la Honda ufficiale, quando era quarto e in rimonta su Rossi. Il pesarese è costretto a rallentare il ritmo a causa dell'usura delle gomme; Lorenzo, invece, ha proseguito a girare a suon di record incrementando il vantaggio su Pedrosa. Bella la rimonta di Stoner che è risalito fino al sesto posto dopo gran duelli con Toseland e De Puniet. Tredicesima l'altra Ducati di Marco Melandri.
FINALE TRANQUILLO - Le posizioni non cambiano nel finale: Lorenzo ha tagliato il traguardo per primo con 1"8 di vantaggio su Pedrosa e 12"7 su Rossi. Quarto Edwards con la Yamaha del team Tech3, quinto Hopkins con la Kawasaki. Poi Stoner sesto, Capirossi nono con la Suzuki, De Angelis 11° con la Honda del team Gresini.
LA CLASSIFICA - Con questa vittoria Lorenzo ha agganciato in testa alla classifica Dani Pedrosa con 61 punti, 14 in più di Rossi. Le squadre domani torneranno a girare su questa pista per una sessione di test aggiuntiva. La Honda non proverà il nuovo motore a valvole pneumatiche, ma spera di averlo in tempo per la gara in Cina del 4 maggio. Lorenzo, invece, probabilmente domani, sarà sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere i problemi alle braccia. Ecco la classifica completa dopo tre gare di campionato: 1) Jorge Lorenzo (Spa-Yamaha/M) 61 punti; 2) Dani Pedrosa (Spa-Honda/M) 61; 3) Valentino Rossi (Ita-Yamaha/B) 47; 4) Casey Stoner (Aus-Ducati/B) 40; 5) James Toseland (Ing-Yamaha/M) 29; 6) Loris Capirossi (Ita-Suzuki/B) 26; 7) John Hopkins (Usa-Kawasaki/B) 24; 8) Colin Edwards (Usa-Yamaha/M) 22; 9) Andrea Dovizioso (Ita-Honda/M) 21; 10) Nicky Hayden (Usa-Honda/M) 19.
ORDINE D'ARRIVO - 1) Lorenzo (Spa-Yamaha) in 45'53"089, alla media di 153,117 km/h; 2) Pedrosa (Spa-Honda) a 1"817; 3) Rossi (Ita-Yamaha) a 12"723; 4) Edwards (Usa-Yamaha) a 17"223; 5) Hopkins (Usa-Kawasaki) a 23"752; 6) Stoner (Aus-Ducati) a 26"688; 7) Toseland (Gbr-Yamaha) a 32"631; 8) Vermeulen (Aus-Suzuki) a 36"382; 9) Capirossi (Ita-Suzuki) a 38"268; 10) Nakano (Jap-Honda) a 39"476; 11) De Angelis (Rsm-Honda) a 1'01"306; 12) Elias (Spa-Ducati) a 1'03"867; 13) Melandri (Ita-Ducati) a 1'09"525; 14) Guintoli (Fra-Ducati) a 1'09"634; 15) De Puniet (Fra-Honda) a 1'11"542; 16) West (Aus-Kawasaki) a 1'23"629.
LA RIMONTA - Al 13° giro è scatatta la rimonta di Lorenzo che ha replicato a Pedrosa, e al tornantino è riuscito a infilare anche Rossi passando al comando. Al 15° anche Pedrosa ha infilato la M1 gommata Bridgestone del pesarese che è terzo braccato da Dovizioso. Al 17° giro il forlivese però è vittima di una caduta senza conseguenze che rovina la sua bella gara. Poche curve dopo è caduto anche Hayden con la Honda ufficiale, quando era quarto e in rimonta su Rossi. Il pesarese è costretto a rallentare il ritmo a causa dell'usura delle gomme; Lorenzo, invece, ha proseguito a girare a suon di record incrementando il vantaggio su Pedrosa. Bella la rimonta di Stoner che è risalito fino al sesto posto dopo gran duelli con Toseland e De Puniet. Tredicesima l'altra Ducati di Marco Melandri.
FINALE TRANQUILLO - Le posizioni non cambiano nel finale: Lorenzo ha tagliato il traguardo per primo con 1"8 di vantaggio su Pedrosa e 12"7 su Rossi. Quarto Edwards con la Yamaha del team Tech3, quinto Hopkins con la Kawasaki. Poi Stoner sesto, Capirossi nono con la Suzuki, De Angelis 11° con la Honda del team Gresini.
LA CLASSIFICA - Con questa vittoria Lorenzo ha agganciato in testa alla classifica Dani Pedrosa con 61 punti, 14 in più di Rossi. Le squadre domani torneranno a girare su questa pista per una sessione di test aggiuntiva. La Honda non proverà il nuovo motore a valvole pneumatiche, ma spera di averlo in tempo per la gara in Cina del 4 maggio. Lorenzo, invece, probabilmente domani, sarà sottoposto ad intervento chirurgico per risolvere i problemi alle braccia. Ecco la classifica completa dopo tre gare di campionato: 1) Jorge Lorenzo (Spa-Yamaha/M) 61 punti; 2) Dani Pedrosa (Spa-Honda/M) 61; 3) Valentino Rossi (Ita-Yamaha/B) 47; 4) Casey Stoner (Aus-Ducati/B) 40; 5) James Toseland (Ing-Yamaha/M) 29; 6) Loris Capirossi (Ita-Suzuki/B) 26; 7) John Hopkins (Usa-Kawasaki/B) 24; 8) Colin Edwards (Usa-Yamaha/M) 22; 9) Andrea Dovizioso (Ita-Honda/M) 21; 10) Nicky Hayden (Usa-Honda/M) 19.
ORDINE D'ARRIVO - 1) Lorenzo (Spa-Yamaha) in 45'53"089, alla media di 153,117 km/h; 2) Pedrosa (Spa-Honda) a 1"817; 3) Rossi (Ita-Yamaha) a 12"723; 4) Edwards (Usa-Yamaha) a 17"223; 5) Hopkins (Usa-Kawasaki) a 23"752; 6) Stoner (Aus-Ducati) a 26"688; 7) Toseland (Gbr-Yamaha) a 32"631; 8) Vermeulen (Aus-Suzuki) a 36"382; 9) Capirossi (Ita-Suzuki) a 38"268; 10) Nakano (Jap-Honda) a 39"476; 11) De Angelis (Rsm-Honda) a 1'01"306; 12) Elias (Spa-Ducati) a 1'03"867; 13) Melandri (Ita-Ducati) a 1'09"525; 14) Guintoli (Fra-Ducati) a 1'09"634; 15) De Puniet (Fra-Honda) a 1'11"542; 16) West (Aus-Kawasaki) a 1'23"629.
3 commenti:
Lorenzo puede ser el sucesor de Rossi...tiene una ambicion enorme...
Valentino non deve sottovalutare Lorenzo che ha già dimostrato di voler puntare al mondiale .
LORENZO E'IL FUTURO DEL MOTOCICLISMO E LO STA DIMOSTRANDO GARA PER GARA
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