sabato 23 maggio 2009

Ferrari, ottimo risultato in qualifica a Montecarlo

Il brasiliano: «Speriamo di fare una grande gara». Domenicali: «Importante tornare davanti»

Tutto sommato va bene così. Felipe Massa è finito quinto nelle qualifiche del GP di Monaco al termine di una sessione piuttosto sfortunata per lui: prima ha toccato il guard rail con il muso, poi non è riuscito a liberarsi del traffico. «Speriamo di riuscire a fare buona gara - ha detto il brasiliano - Speriamo in un altro salto di qualità. Questo risultato è una nuova prova che la Ferrari cresce. Piano piano stiamo tornando a lottare per le posizioni migliori. Oggi purtroppo non sono riuscito ad avere mai un giro pulito a causa del traffico». Con Kimi Raikkonen tornato in prima fila (secondo alle spalle del solito Jenson Button), non gli sarebbe dispiaciuto stare davanti con il compagno di squadra. «Sarebbe stato bello finire con due auto nei primi tre posti - ha detto ancora Massa - La gara? Sicuramente è un buon risultato partire nei primi cinque, credo di avere l'auto per riuscire a lottare per posizioni migliori».

DOMENICALI: «IMPORTANTE TORNARE DAVANTI» - «È importante essere riusciti a tornare davanti - ha detto invece Stefano Domenicali, team principal della Ferrari - Un peccato aver perso la pole con Kimi per pochi millesimi (25, ndr). Se potevamo fare meglio? Prendiamo quanto di positivo siamo riusciti a fare. Peccato per Felipe, invece, che è rimasto bloccato dal traffico. Poveretto, non ha potuto fare di più».

ELKANN: «OTTIMA FERRARI» - Al box Ferrari c'era anche un tifoso d'eccezione, John Elkann: «Sono contento - ha detto il vicepresidente della Fiat - La Ferrari è andata bene, siamo contenti di partire da un'ottima posizione, è la dimostrazione che la Ferrari è capace di rimontare».

mercoledì 20 maggio 2009

Ferrari VS FIA : il ricorso è respinto....si andrà in appello

L'Alta Corte di Giustizia di Parigi dà ragione alla Fia e non al team di Maranello. Ora Montezemolo potrà presentare richiesta di appello. Ma il primo round va a Max Mosley

"Facevano fatica a credere ai loro occhi gli uomini e le donne della Ferrari stamattina quando hanno letto sui giornali i nomi delle squadre che hanno manifestato la loro intenzione di correre il prossimo anno in Formula 1. A scorrere l'elenco, trapelato ieri da Parigi, si fa fatica a trovare un nome degno di nota, uno di quelli per cui andare a spendere 400 Euro a testa per un biglietto in tribuna per un Gran Premio (più spese di viaggio e soggiorno..)".

IRONIA FERRARI - Inizia così una delle giornate cruciali per il futuro della Rossa. Con un messaggio al vetriolo pubblicato sul sito web del team di Maranello. La Ferrari, ormai sempre più in guerra con Max Mosley e la Fia, non risparmia le stoccate. Anche quelle un po' cattivelle. Proprio come questa: "Wirth Research, Lola, USF1, Epsilon Euskadi, RML, Formtech, Campos, iSport: queste sono le squadre che l'anno prossimo dovrebbero competere nella Formula Una a due velocità voluta da Mosley. Ma un campionato del mondo con queste squadre, con tutto il rispetto per loro, può avere lo stesso valore della Formula Uno di oggi, dove si affrontano la Ferrari, i grandi costruttori automobilistici e team che hanno fatto la storia di questo sport? Non sarebbe più adeguato chiamarla Formula GP3?"

IL VERDETTO - Un modo come un altro per aumentare, se possibile, la frattura con la Fia. Proprio nel giorno in cui si attendeva il verdetto del Tribunale di Parigi, chiamato a esprimersi sulla disputa tra Ferrari e Federazione in merito all'entrata vigore del nuovo regolamento a partire dal 2010. Il verdetto è arrivato puntuale alle 14:00. L'Alta Corte di Giustizia di Parigi ha respinto il ricorso della Ferrari contro il nuovo regolamento voluto dalla Fia. L'ingiunzione della Rossa è stata bocciata e Montezemolo pare intenzionato a presentare appello.

IL CASO - La Ferrari aveva intentato una causa nei confronti della Fia in quanto il nuovo regolamento voluto da Mosley violerebbe l'accordo sottoscritto tra lo stesso numero uno della Federazione e l'allora capo della Gestione Sportiva di Maranello, Jean Todt, nel 2005. Un patto che concedeva al Cavallino un diritto di veto sulle decisioni della Fia, in quanto la Ferrari funge da rappresentante delle scuderie nel Consiglio Mondiale. La discussione tenutasi martedì a Parigi non aveva avvicinato le parti. I rappresentanti legali del team italiano avevano chiesto una sentenza sospensiva dell'entrata in vigore del regolamento 2010. La Fia, invece, aveva sostenuto che il patto con la Ferrari sarebbe venuto meno con la costituzione della Fota, l'associazione dei team alla quale partecipa la stessa scuderia di Maranello.

sabato 16 maggio 2009

Mosley non molla... e la Ferrari lo porta in tribunale

Dopo l'attesa riunione di Londra tra Federazione e rappresentanti dei team tutti restano sulle proprie posizioni. La rossa denuncia Mosley per violazione del patto della Concordia: martedì prima udienza. Domenicali: "Lavoriamo per trovare una soluzione"

LONDRA (Inghilterra), 15 maggio 2009 - Continua la bufera tra Mosley e la Ferrari. Si è conclusa da poco a Heathrow, aeroporto di Londra, la riunione tra i rappresentati della Federazione internazionale e della Fota (l'associazione che riunisce i team di F.1) per discutere il futuro della F.1. Mosley non è arretrato di un passo dall'idea del budget limitato per i team, limitandosi a ritirare la proposta del doppio regolamento. La Ferrari, da sempre contraria alla linea Mosley, ha deciso di portare in tribunale il presidente della Fia. Secondo l'ultimo Patto della Concordia, siglato nel 2005, i cambiamenti alle regole avrebbero dovuto essere concordati tra Federazione e team. Cosa che non sta avvenendo. Così Maranello si affida alle vie legali. Martedì a Parigi è prevista la prima udienza.

TENSIONE ALTISSIMA — In questo momento la Fota (associazione dei costruttori) è riunita per trovare una posizione unanime per rispondere al diktat di Mosley. Intanto la Fia ha confermato il 29 maggio come termine ultimo per le iscrizioni al Mondiale 2010, anche se la data potrebbe anche slittare. Secondo le prime indiscrezioni, alcuni team avrebbero già aderito mentre altri restano sul pidee di guerra.

MOSLEY — IL presidente della Fia resta scettico sulla possibilità che Toyota, Renault, Red Bull e Ferrari non si iscrivano al Mondiale 2010, il Presidente della Fia è dell'idea che ciò, alla fine, non accadrà: "Sarei molto sorpreso se alla fine lo faranno, perchè dicono stiamo per lasciare ma nello stesso tempo si chiede un provvedimento d'urgenza per cercare di ottenere che le regole non cambino".

DOMENICALI — Stefano Domenicali al termine della riunione non ha voluto entrare nei dettagli ma ha confermato l’azione legale. "Non c’è nulla di nuovo. basta fare riferimento alla presta di posizione assunta dal Consiglio di amministrazione della Ferrari (martedì; n.d.r.), che aveva chiaramente dato al presidente Montezemolo mandato per proteggere i diritti della Ferrari. Stiamo lavorando per trovare una soluzione, la cosa importante è che sia rimarcata in questa occasione l’unità dei team. Ciò è fondamentale per i nostri propositi". Ma la Ferrari correrà il prossimo Mondiale? "Le corse sono importanti, sono la nostra vita ma dobbiamo essere sicuri che si possa disputare il Mondiale in maniera corretta". Ci può essere un tetto che metta tutti d’accordo? "Non è esatto dire qualcosa del genere. Non è solo una questione di tetto alle spese ma anche di gestione della F.1, di quali debbano essere i criteri con cui si fanno le regole". Il tempo stringe: le iscrizioni al prossimo Mondiale si chiudono il 29. "Sapete qual è la nostra posizione, il tempo è poco ma lavoriamo intensamente per trovare una soluzione".

mercoledì 13 maggio 2009

Ferrari fuori dalla F1 nel 2010 se non cambiano i regolamenti

Il Consiglio di Amministrazione della Ferrari riunitosi oggi sotto la presidenza di Luca di Montezemolo, ha esaminato i risultati economici del primo trimestre 2009 che evidenziano una sostanziale tenuta rispetto ai livelli record del 2008, nonostante la forte crisi dell’economia mondiale e quella del settore automobilistico in particolare.

I ricavi dei primi tre mesi sono stati pari a 441 milioni di euro (455,7 milioni di euro nello stesso periodo del 2008). Il primo trimestre si e' chiuso con un utile della gestione ordinaria di 54 milioni di euro contro i 59 milioni del primo trimestre dello scorso anno.

Questi risultati sono stati conseguiti attraverso un continuo rinnovo della gamma, in particolare con il grande successo della Ferrari California e della Scuderia Spider 16M, una costante crescita delle attivita' legate al brand (e-commerce, licensing, merchandising e retail) e un forte impegno di tutta l’azienda per massimizzare le efficienze.

Il CdA ha inoltre esaminato gli sviluppi legati alle recenti decisioni prese dalla Federazione Internazionale dell’Automobile nel Consiglio straordinario del 29 aprile 2009 nonostante questa riunione fosse stata inizialmente convocata solo per una questione disciplinare. Tali decisioni prevedono - per la prima volta nella storia della Formula 1 - un Campionato 2010 con un doppio standard regolamentare, basato su regole tecniche e parametri economici arbitrari.

Il Consiglio ritiene che se questo sara' il quadro normativo della futura Formula 1, verrebbero definitivamente meno le ragioni che hanno motivato la presenza della Ferrari nel Campionato Mondiale durante sessanta edizioni, unico costruttore ad avervi ininterrottamente partecipato fin dalla sua istituzione nel 1950.

Il Consiglio ha anche espresso disappunto per il metodo seguito dalla FIA nell’adottare decisioni cosi' gravi rifiutando un’effettiva concertazione con i costruttori ed i team; cio' e' avvenuto in spregio alle regole di governance che hanno contribuito allo sviluppo della Formula 1 negli ultimi 25 anni, nonché a chiari impegni contrattualmente assunti con la Ferrari dalla Federazione stessa in materia di stabilita' regolamentare fino al 2012.

Norme uguali per tutti, stabilita' di regolamenti, continuita' del metodico e progressivo lavoro di diminuzione dei costi da parte della FOTA e governance della Formula 1 sono le priorita' per il futuro. Se questi presupposti indispensabili non saranno rispettati e se i regolamenti decisi per il 2010 non cambieranno, la Ferrari non intende iscrivere le proprie monoposto al prossimo Campionato del Mondo di Formula 1.

La Ferrari confida che i tanti tifosi nel mondo comprenderanno come questa dolorosa scelta sia coerente con il comportamento che la Scuderia ha sempre tenuto nel difendere i valori sportivi e tecnici dell’automobilismo e della Formula 1 in particolare.

Il Consiglio ha infine dato mandato al Presidente di esaminare le sedi ed i modi piu' opportuni per tutelare gli interessi della Societa'.

domenica 10 maggio 2009

GP Spagna : A Barcellona quarta vittoria per Button, doppietta Brawn

BARCELLONA – Secondo Marc Gene la nuova Ferrari doveva rappresentare un passo in avanti rivoluzionario non solo per la scuderia di Maranello, ma per l’intera Formula 1. Bene, allora eccovi servite pole position, vittoria con doppietta e giro veloce… della Brawn GP.

Ma come? Ancora loro? E le Ferrari con il loro enorme step evolutivo? Una ritirata e l’altra a punti… ma per miracolo. Dopo l’errore umano delle qualifiche, Kimi Raikkonen ha dovuto abbandonare il GP di Spagna anzitempo a causa di un problema meccanico, mentre faticava a sorpassare Nick Heidfeld, in una concitata (ma nemmeno troppo) battaglia per la nona posizione.

Meglio sembrava andare per Felipe Massa: terzo e vicino alla coppia Barrichello-Button fino a che ha tenuto le gomme morbide, per poi crollare miseramente quando ha messo le dure. Perso il podio per l’ottima strategia di Webber, Massa ha dovuto lasciar passare anche Vettel, che a fatica (anche se il circuito ha molti meriti) aveva tenuto dietro per quasi tutta la durata della gara. Il motivo? Un malfunzionamento nella pompa della benzina al momento del pit-stop, che ha proiettato il brasiliano verso una drammatica scelta negli ultimi giri: rimanere a secco e non prendere alcun punto, rifornire e forse prendere un punto, oppure rallentare e portare a casa tre punti. Giustamente, ha scelto l’ultima.

Il ritiro di Raikkonen e il problema di Massa sono serviti solo a mascherare la verità: la Ferrari non è ancora al livello di Brawn GP e Red Bull. I primi hanno letteralmente ammazzato la gara, permettendosi di cambiare strategie a piacimento, gli altri hanno concluso subito dietro, con un altro podio per la ex (molto molto ex) Jaguar.

Barrichello era andato in testa alla prima curva con Button a seguirlo a circa un secondo, ma già dopo la prima sosta, Ross Brawn aveva deciso di diversificare gli stint dei due piloti: più lungo quello dell’inglese, passato da 3 a 2 pit, più corto quello del brasiliano, che non è riuscito a sfruttare le gomme morbide e a tornare al successo per la prima volta dal 2004.

Vince ancora Button per la quarta volta in cinque appuntamenti, che accumula un vantaggio notevole sui diretti inseguitori: quello stesso Barrichello che è sempre più seconda guida all’interno della squadra e Vettel, velocissimo ma anche altalenante nei risultati.

A soffrire nella domenica catalana non è stata solo la Ferrari, ma anche McLaren e BMW: il team di Woking lascia quello che ai tempi di Hakkinen era un circuito amico con zero punti, nono Hamilton con problemi di gomme e ritirato Kovalainen per la rottura del cambio. La squadra di Hinwil conquista due punti con il solito Heidfeld, ma anche questa nuova versione della F1.09 non convince per niente.

E’ una Formula 1 d’altri tempi: sembra essere tornati agli anni ’90, con la Brawn nel ruolo della Benetton e la Red Bull in quello della Williams (vedi l’errore di far rifornire Vettel sempre insieme a Massa). La Ferrari sembra quella di Alesi e Berger, e non la superpotenza in grado di vincere gare su gare, mondiali su mondiali. Anche le corse sembrano simili: distacchi ravvicinati nella prima parte, per poi staccarsi con i pit-stop. E come succedeva a quei tempi, sono tornati i maxi-incidenti alla prima curva.

Pos Pilota Naz. Team Tempo
1 Jenson Button GBR Brawn GP 1:37:19.202
2 Rubens Barrichello BRA Brawn GP 0:13.000
3 Mark Webber AUS Red Bull 0:13.900
4 Sebastian Vettel GER Red Bull 0:18.900
5 Fernando Alonso SPA Renault 0:43.100
6 Felipe Massa BRA Ferrari 0:50.800
7 Nick Heidfeld GER BMW Sauber 0:52.300
8 Nico Rosberg GER Williams 1:05.200
9 Lewis Hamilton GBR McLaren 1 Giro
10 Timo Glock GER Toyota 1 Giro
11 Robert Kubica POL BMW Sauber 1 Giro
12 Nelsinho Piquet BRA Renault 1 Giro
13 Kazuki Nakajima GIA Williams 1 Giro
14 Giancarlo Fisichella ITA Force India 1 Giro
15 Kimi Räikkönen FIN Ferrari Ritirato
16 Heikki Kovalainen FIN McLaren Ritirato
17 Jarno Trulli ITA Toyota Ritirato
18 Sébastien Buemi SVI Toro Rosso Ritirato
19 Sébastien Bourdais FRA Toro Rosso Ritirato
20 Adrian Sutil GER Force India Ritirato

sabato 2 maggio 2009

Mosley: "La F.1 può vivere anche senza la Ferrari"

Ieri lettera del presidente Fia a Montezemolo in cui si ribadisce l'esigenza del taglio dei costi. Replica del Cavallino fermo sulle sue posizioni. Oggi nuova intervista con relativa sparata al Financial Times: "Sarebbe triste, ma il nostro sport potrebbe sopravvivere senza la Ferrari"

Max Mosley risponde a stretto giro di posta a Luca Montezemolo. Il presidente della Fia, che mercoledì ha introdotto il tetto di spesa per la F.1 del 2010 scontentando soprattutto la Ferrari, ha replicato al presidente del Cavallino che in una missiva ha pesantemente criticato il provvedimento che a suo dire produrrà come risultato un campionato "fondamentalmente ingiusto e forse anche parziale". "Io spero invece - ha scritto Mosley a Montezemolo - che la Ferrari sia capofila nell'accettare il meccanismo del tetto di spesa, consentendo così ai suoi ingegneri di mettersi al lavoro e ai suoi azionisti di conservare il loro denaro".
CRISI - Mosley in particolare ha voluto ricordare il contesto economico internazionale in cui è maturata questa scelta: "Siamo in una situazione senza precedenti - ha scritto citando anche dichiarazioni di Sergio Marchionne, ad Fiat - l'industria dell'auto e la finanza sono due delle principali risorse degli introiti della F.1. Entrambe sono ora in seria difficoltà. Non possiamo sederci e aspettare, sperando che non accada nulla di brutto. Un costruttore (la Honda; n.d.r.) lo abbiamo già perso e malgrado le mie ripetute richieste nessun costruttore ci ha fornito un impegno legalmente vincolante che sottindenda che continuerà in F.1".
SPESE - "L'attuale livello di spesa - ha proseguito Mosley - è insostenibile, potremmo perdere un altro costruttore in ogni momento. Per ridurre il rischio di un collasso della F.1 dobbiamo consentire ad altri di entrare in F.1 e ridurre i costi drasticamente. È una questione della massima urgenza". Il tetto di spesa consentirebbe a chi vi aderisse, diventando un Cost Regulated Team, V8 non solo illimitati ma con un regime di rotazione libero, kers da 120 kW (anziché 60) applicabile pure sulle ruote anteriori, possibilità di ricorrere alla trazione integrale, ali mobili (l’incidenza di quella anteriore sarà incrementata da 6° a 10° e i piloti potranno modificarla quando vorranno), nessuna restrizione chilometrica nei test invernali e nell’uso della galleria del vento. Montezemolo aveva espresso Mosley per iscritto riserve e lamentele spiegando di essere preoccupato dall'introduzione di un tetto dei costi "principalmente per le difficoltà tecniche a verificare che esso venga rispettato. E inoltre ogni controversia relativa al suo rispetto lederebbe l'immagine della F.1 e potrebbe seriamente danneggiare i team coinvolti".
NOTA FERRARI - Nella serata di ieri la Ferrari aveva ribadito dal proprio sito le sue posizioni sull'argomento: "In merito al futuro della F.1, la Ferrari ribadisce il suo forte impegno e senso di responsabilità per mantenere intatti i valori di questo sport - premette la casa di Maranello - unica squadra ad aver partecipato ininterrottamente a tutte le edizioni del campionato dal 1950 ad oggi, la Ferrari è convinta che questa disciplina debba conservare le sue caratteristiche di ricerca avanzata e di competizione tecnologica e sportiva fra i suoi concorrenti. Insieme a tutti team all'interno della Fota è stata da tempo condivisa la necessità di una sostanziale riduzione dei costi già da quest'anno, l'indispensabilità di una stabilità regolamentare e di un riequilibrio graduale fra costi e ricavi nell'arco dei prossimi due/tre anni. Tutto ciò al fine di permettere agli attuali protagonisti di restare in questa competizione e di favorire l'ingresso di nuove squadre".
SENZA LA FERRARI - In un'intervista al Financial Times di oggi Mosley ha poi rincarato sottolineando che "lo sport potrebbe sopravvivere senza la Ferrari anche se sarebbe molto triste. Se un team va dai suoi dirigenti e dice 'Voglio fare la guerra alla Fia perché voglio poter spendere 100 milioni di sterline in più di quanto la Fia vuole farmi spendere, credo e spero che i dirigenti dicano 'Perché non potete spendere 40 milioni di sterline se gli altri team possono farlo?'". "C'è poco margine per negoziare - ha ribadito Mosley - il tetto è qui per rimanere. C'è spazio per discutere: potrebbe salire o scendere nel 2011. Se l'economia si riprende, diciamo nel 2014, potrebbe aumentare. Ma abbiamo perso la Honda e il vero colpo arriverà quando bisognerá rinnovare gli attuali contratti di sponsorizzazione".