domenica 26 settembre 2010

GP di Singapore - La splendida vittoria di Alonso, il grande recupero di Massa

Singapore, 26 settembre – Dopo aver condotto la gara per tutti i 61 giri del Gran Premio di Singapore, Fernando Alonso ha centrato un’incredibile vittoria, la quarta della stagione, la seconda in carriera su questo tracciato, e ha impresso una svolta positiva alle sue chance mondiali sotto la luce artificiale dei proiettori del circuito di Marina Bay. Il pilota spagnolo, infatti, è salito in seconda posizione nella Classifica Piloti, a solo undici lunghezze dal leader Mark Webber, anche lui sul podio grazie al terzo posto colto alle spalle del compagno di squadra Sebastian Vettel. Il pilota tedesco per tutta la durata del Gran Premio non ha mai lasciato un solo attimo di respiro a Fernando, rimanendo sempre alle spalle del ferrarista con un distacco che non hai mai superato il secondo abbondante in quella che è stata una dura e lunghissima gara, giunta quasi al limite delle due ore.
La gara partiva con un pilota della Scuderia Ferrari Marlboro in pole position e l’altro in fondo alla griglia, dopo il problema accusato dalla monoposto di Felipe Massa in qualifica. Sicuramente positivo il fatto, quindi, che alla bandiera a scacchi la corsa sia terminata con uno dei ferraristi davanti a tutti e l’altro pilota in rosso in un’ultima posizione decisamente più concreta rispetto a quella di sabato: Felipe, infatti, ha colto l’ultima posizione a punti grazie al decimo posto. Piccola consolazione, poi, nel dopo gara: il pilota brasiliano è infatti avanzato in nona posizione dopo la penalità inflitta ad Adrian Sutil. Nonostante un’altra fantastica vittoria, per la Scuderia Ferrari la situazione nel Campionato Costruttori non si è semplificata quando al termine della stagione mancano ancora quattro gare. Con entrambi i piloti sul podio, infatti, la Red Bull ha leggermente allungato la sua leadership nei confronti della Scuderia, ancora in terza posizione.

Dopo la partenza, Felipe rientrava ai box per una precisa scelta strategica: effettuare subito l’unico cambio gomme della gara. Dopo due giri, la Safety Car faceva la sua prima comparsa in pista in seguito allo stop di Liuzzi. In quel momento, la classifica vedeva Fernando davanti a Vettel, Hamilton, Button, Webber e Rosberg. La maggioranza dei piloti oltre l’ottava posizione, Webber compreso, decideva di rientrare ai box per cambiare gli pneumatici. Felipe, intanto, era in quindicesima posizione. Il vantaggio di Fernando era inferiore al secondo, mentre Felipe, si trovava “imbottigliato” in un trenino di vetture, diventando quattordicesimo dopo che Hulkenberg e Petrov andavano larghi.

Al dodicesimo giro Fernando portava il suo vantaggio nei confronti di Vettel a 2,3 secondi, mentre Felipe accusava un ritardo di oltre mezzo minuto dal compagno. Al 28esimo giro Hamilton era il primo del gruppo di testa a effettuare il cambio gomme, seguito una tornata dopo da Fernando e Vettel, che entravano in corsia box appaiati e ritornavano in pista nelle stesse posizioni. Da quel momento, i due piloti sembreranno uniti da un filo invisibile, con il gap tra i due che verrà solo condizionato dalle manovre di sorpasso da effettuare nei confronti dei doppiati. Al giro 45, Felipe si era portato fino alla nona posizione, ma la Renault di Kubica, autore di un pitstop supplementare per montare gomme nuove, recuperava terreno nei confronti delle monoposto dai pneumatici con alle spalle molti più chilometri di gara. Tra questi anche Felipe, che dovrà così accontentarsi del decimo posto alla bandiera scacchi: una giornata di lavoro comunque positiva dopo essere partito in fondo al gruppo.

Vettel, intanto, non allentava la pressione su Fernando, con lo spagnolo che doveva anche gestire la scomoda situazione di dover essere il primo dei due ad affrontare i doppiati. Entrambi i piloti, però, continuavano a segnare il miglior giro della gara, con l’onore finale di essere il più veloce del Gran Premio che spettava al pilota Ferrari alla tornata numero 58. Una vittoria a Monza due settimane fa, un’altra qui a Singapore: le ultime quattro gare della stagione promettono di essere piene di “tensione” per tutti, a partire già da Suzuka, in Giappone, tra due settimane.

domenica 12 settembre 2010

La Ferrari trionfa a Monza Alonso riapre il Mondiale


MONZA, 12 settembre - Trionfo Ferrari al Gp d'Italia: sul circuito di Monza, vittoria di Alonso e Massa terzo. Seconda posizione per la McLaren di Button. Quarta la Red Bull di Vettel davanti alla Mercedes di Rosberg e all'altra Red Bull di Webber. Subito fuori la McLaren del leader del Mondiale alla vigilia Hamilton, dopo un contatto con Massa. Mentre Alonso ha superato Button al pit stop. Classifica piloti a 5 Gp dal termine del Mondiale: Webber 187 punti, Hamilton 182, Alonso 166, Button 165, Vettel 163.

SCHUMACHER 9° - Settimo Nico Hulkenberg su Williams davanti alla Renault di Robert Kubica ed alla Freccia d'argento di Michael Schumacher che ha preceduto la Williams di Rubens Barrichello. Fuori gara a pochi giri dalla fine la Lotus di Jarno Trulli, mentre l'altro italiano Vitantonio Liuzzi su Force India ha chiuso in dodicesima posizione fuori dalla zona punti.

ALONSO: «LA VITTORIA PIU' IMPORTANTE DELLA MIA VITA» - Vincere a Monza, nel «Gran Premio di casa è stata una grande emozione. Credo che sia la vittoria più importante della mia vita». Così, Fernando Alonso, commenta il suo successo nell'81mo Gran Premio d'Italia. «Abbiamo fatto tutto bene - ha proseguito - un pit stop fantastico. Questo è stato un giorno importante, adesso pensiamo alla prossima gara. L'attitudine è buona».

HAMILTON: «PER IL MONDIALE NON E' FINITA» - L'uscita di scena dopo le prime curve del Gran Premio di Monza è senza dubbio "un peccato" ma Lewis Hamilton, superato in testa alla classifica da Mark Webber - 187 punti a 182 - non getta la spugna: «Per il Mondiale - osserva fuori dai box McLaren - non è finita». Quello accaduto in pista, ha sottolineato «è stato un vero peccato. Ho fatto un errore: sono cose che capitano quando si corre ma sono dispiaciuto per me e per il team». Ripensando al primo giro della corsa, ha puntualizzato ancora, «ho fatto una buona partenza e ho cercato di mettere la macchina in una certa posizione ma ero troppo vicino a Massa, ho toccato la sua gomma e la gara è finita lì. Ad ogni modo - ha proseguito Hamilton - per il Mondiale non è finita e cercherò di fare del mio meglio per me e per la squadra». Certo, ha concluso, «devo vedere il bicchiere mezzo pieno, sono ottimista per Singapore: è stato un peccato come è andata oggi, chiedo scusa al team».