lunedì 22 dicembre 2008

SCOOP! Abbiamo sorpreso Maxregan ,vicino casa sua ,con la sua suzuki prepararsi alla consegna dei regali !!


Anche i piloti non avranno piu` gli stipendi di una volta

Stefano Domenicali: ` I grandi team non potranno piu` offrire gli stipendi che richiedono alcuni piloti`. La crisi che ha investito l`economia mondiale, non intende risparmiare gli stipendi, spesso stratosferici, dei piloti delle monoposto, come afferma il capo della scuderia di Maranello, Stefano Domenicali, ad Autosport: `Quando le squadre avranno ridotto significativamente le loro spese, qualcuno potrebbe dire che ingaggiare un asso del volante potrebbe fare la differenza. Tuttavia, penso che nel clima attuale, non possono piu` esserci gli stipendi di una volta`.

Anche Frank Williams e` daccordo con una riduzione dei salari, dei superpagati piloti di Formula 1: `Se la McLaren prendesse la decisione di non pagare piu` Lewis Hamilton 15 milioni all’anno, anche altri lo farebbero`.

venerdì 19 dicembre 2008

Problemi per molti con il KERS

Sembra ormai diventata un’eventualità più che probabile che la maggior parte dei team di Formula Uno non utilizzino il nuovo sistema KERS per il recupero di energia in occasione della gara di apertura di Melbourne.

Qui a fianco l'incidente avvenuto a un meccanico del box Williams, folgorato da una scarica elettrica ad alto voltaggio dopo aver toccato la carrozzeria , causata dal Kers montato e testato per la prima volta sulla vettura.

Una fonte di alto livello ha suggerito alcuni giorni fa che forse la BMW Sauber sarà l’unico team ad impiegare il KERS sulle vie dell’Albert Park. Tuttavia, Robert Kubica ritiene che il KERS sia lungi dall’essere una questione chiusa. Il polacco teme infatti di essere molto condizionato da questo strumento nel 2009, a causa soprattutto della sua altezza e del suo peso.

La Ferrari deve ancora testare in pista un sistema funzionante, il Cavallino ammette che la fase di sviluppo del KERS avrà un costo molto superiore rispetto a quanto era stato inizialmente previsto.
"Il nostro obiettivo è essere pronti con un KERS funzionante per la prima gara, intanto stiamo anche studiando la macchina senza KERS," ha indicato Aldo Costa.

Considerato lo svantaggio in termini di peso dei sistemi KERS del 2009, Kubica suggerisce che l’approccio della Ferrari non è unico.
"Dovremo vedere nelle fasi finali, quando saremo vicini alla prima gara, quale sarà la configurazione più veloce," ha affermato Kubica sul sito ufficiale della F1.

giovedì 18 dicembre 2008

Obiettivo Australia, corsa contro il tempo nei box di Maranello

"LAVORI IN CORSO"
Meno di centro giorni al primo Gp: «Solo cinque test, poi faremo tutto al simulatore»

MARANELLO
Riduzione delle spese, regole per migliorare lo spettacolo, innovazioni tecnologiche. Mai come in questo travagliato periodo della sua lunga storia la Formula 1 si trova ad affrontare in brevissimo tempo una vera e propria rivoluzione. Entro il 29 marzo, cioè fra 98 giorni, le squadre dovranno mandare in pista nel GP d’Australia delle monoposto che non saranno neppure lontane parenti di quelle che hanno gareggiato quest’anno. Per i progettisti un impegno senza precedenti. Il tutto condito dal fatto che durante la prossima stagione, fra la gara d’esordio e l’ultima ad Abu Dhabi il 1º novembre, per la prima volta nella storia, non si potranno effettuare test al di fuori di quelli del venerdì nel weekend delle corse.

La Ferrari, come i suoi rivali, si prepara a difendere il titolo Costruttori appena conquistato e per cercare di portare a casa anche quello dei piloti sfuggito a Massa in Brasile. Il compito è durissimo. «Prima dell’inizio del campionato - ha spiegato Stefano Domenicali, direttore della Gestione Sportiva di Maranello - avremo 5 sole sessioni di prove. Dopo, tutti gli eventuali aggiornamenti delle vetture dovranno essere sviluppati ai simulatori. Sarà necessario puntare subito alla massima affidabilità possibile. Chi partirà meglio avrà un importante vantaggio. Per arrivare a ottenere questo risultato dovremo cambiare molto nei nostri metodi di lavoro, nell’impostazione di tutti i programmi». Molte incognite, anche perché alcune delle nuove norme decise della Federazione non sono precise o devono essere ancora definite nel dettaglio.

In ogni caso Domenicali ha precisato che il team, malgrado il diverso tipo di approccio, non cambierà. «L’unica novità - ha detto - riguarda l’ingegnere di macchina di Raikkonen. Chris Dyer è diventato responsabile dell'ingegneria di pista e il suo ruolo è stato assunto da Andrea Stella». Al vertice della squadra, con alcuni snellimenti sempre il dt Aldo Costa con Nikolas Tombazis per telaio e aerodinamica e Gilles Simon su motori ed elettronica.

«Noi non eravamo e non non siamo - ha dichiarato Costa - favorevoli all’introduzione immediata del KERS, cioè del sistema di recupero d’energia. Avremmo preferito studiarlo a fondo e presentarlo successivamente integrato a motore, trasmissione e cambio. Fra l’altro, nell’ottica di un taglio dei costi, questa è una bella sfida, ma le spese sono molto alte. Ma la macchina che abbiamo progettato è fatta per ospitarlo e non ci sarà la possibilità di farne una diversa nel caso non dovesse funzionare. Dovremo eventualmente correre ai ripari con soluzioni pensate sul momento. Andiamo avanti e ci presenteremo a Melbourne con il KERS anche se devo ammettere che per ora siamo in ritardo. Non so se le vetture del 2009 saranno belle, ma ci hanno sempre detto che la F1 non è un concorso d’eleganza».

Il problema del KERS è uno dei tanti con cui Tombazis e i suoi collaboratori hanno dovuto convivere. «Si tratta di un sistema - ha puntualizzato il tecnico - che nel complesso pesa 35 kg, occupa molto spazio, deve essere raffreddato. E riduce la possibilità di sistemare più zavorra dov’è utile. Inoltre dobbiamo fare i conti con una forte riduzione del carico aerodinamico, con l’incognita dell’uso delle gomme slick. Per il momento gli interrogativi ai quali rispondere sono tantissimi». Stesso discorso per i motori, che non potranno essere più di 8 in tutta la stagione per ciascun pilota e dovranno durare almeno 3 gare (con la riduzione a 18 mila giri). «Il problema - spiega Gilles Simon -, non potendo sviluppare il propulsore ma lavorando solo sui tromboncini d’aspirazione sarà quello di capire quale strategia dovremo usare per le prove del venerdì, la qualificazione e la gara».

mercoledì 17 dicembre 2008

Montezemolo: «Crisi anche nella Formula 1»

Il presidente sicuro: «Ma la Ferrari 6000 pazzi che la compreranno li troverà sempre»

FIORANO (MODENA), 17 dicembre - La crisi economica mondiale che getta nel baratro nazioni potentissime spaventa anche il mondo della Formula 1. Eppure la Ferrari non sembra risentirne più di tanto: fra pochi giorni verrà chiuso, nonostante tutto, un 2008 con un bilancio da incorniciare: il migliore di sempre per auto vendute, fatturato, utili, imprese sportive. Non solo. La casa di Maranello non sarà toccata nemmeno nel 2009 dal crollo dell'auto, e anzi trova un nuovo sponsor, Tata, il colosso indiano che si è legata con la "rossa" più famosa del mondo.
IL PRESIDENTE FIDUCIOSO -
Luca di Montezemolo ha incontrato i giornalisti per lo scambio degli auguri di Natale e, ovviamente, il suo discorso non può prescindere dalla crisi che ha sconvolto i mercati e gettato sul lastrico molte famiglie: «Enzo Ferrari mi diceva negli anni '70 che 1.500 "pazzi" che compravano una Ferrari, crisi o non crisi, li avremmo trovati. Credo che, adeguando i numeri, 6.000 "pazzi" continueremo a trovarli». Lo scenario peggiore che il presidente ha ipotizzato è, al massimo, un blocco del turnover a fine 2009, nulla di più. Il lusso non soffre. La casa madre, la Fiat, non sta così bene. Starebbe benissimo. Senza il crollo mondiale, anche Torino avrebbe vissuto il migliore anno di sempre. FORMULA 1 AD UN BIVIO - È in questo scenario, in questa situazione di estrema difficoltà che «la crisi ha accelerato quello che comunque avremmo dovuto affrontare in F1». Guarda avanti, Montezemolo, entusiasta dei successi Ferrari, nonostante il dolore per quel mondiale vinto da Massa al traguardo del Brasile, ma perso drammaticamente una trentina di secondi dopo, passato beffardamente nelle mani di Hamilton.
I CAMBIAMENTI - Il 2009 sarà pieno di incognite: cambia tutto, motore per tre gare, stop ai rifornimenti, gomme slick, e dunque ci saranno sorprese. Ma è al sommovimento in seno al mondo della F1 che allude: «Bene ha fatto la Fia, bene ha fatto Max Mosley a porre il problema dei risparmi - ha detto Montezemolo - Ma puntavano al 2010, che è il dopodomani. Invece è nel 2009 che la crisi avrà i suoi effetti. Qui a Maranello, in luglio c'è stata la prima riunione di tutti i team che hanno dato vita alla Fota. C'è un bel clima, di unità. Abbiamo ottenuto questo risparmio sui motori, un 50%, già il prossimo anno. E dal 2012, col nostro piano, il 50% di risparmio riguarderà l'intero budget».
SUL MOTORE UNICO -
La Fia ipotizzava il motore unico: «Era l'occasione per cogliere la palla al balzo e abbandonare la F1. Se fosse passato il motore unico, almeno quattro, forse cinque case automobilistiche avrebbero detto addio. E intendo dire quattro o cinque oltre alla Ferrari. Cioè tutte». Meglio aver dato ascolto alla Fota. Giunge infatti la domanda: ma i vertici del motorismo, Bernie Ecclestone e Max Mosley, non sono la causa del lievitare dei costi?: «Il tempo passa e tra qualche anno anch'io andrò in pensione. La crisi forse accelera un processo di rinnovamento che comunque si doveva affrontare. Conosco Ecclestone dal '73, e penso che abbia fatto un grandissimo lavoro. Poi qualche anno fa litigammo, gli diedi dell'ingordo, per i ricavi divisi al 70% a lui e al 30% per tutti i team. Ora siamo a 50 e 50. Qualcosa dovremo fare ancora. Vediamo. Di certo è finito in F1 lo sport di mettere gli uni contro gli altri per governare».
LE "PILLOLE" - Ultime battute, tra le tante, per i piloti: «Lewis Hamilton? Grandissimo. Ma con tutto il rispetto non lo cambio con Felipe Massa». E Fernando Alonso? Possibile il suo arrivo in Ferrari in un prossimo futuro?: «Di solito - ha risposto - è la Ferrari che sceglie. E sono convinto che sia la Ferrari che rende popolare un pilota. Raikkonen è venuto in Ferrari e ha vinto il mondiale. Massa se non lo ha vinto quest'anno è stata per colpa nostra. Un certo Schumacher ci ha messo anni e quando ha detto addio aveva il paese in pugno. Felipe è popolarissimo, per l'uomo che è per il grande pilota che ha dimostrato di essere, per il modo stupendo in cui ha saputo perdere questo mondiale».

martedì 16 dicembre 2008

Clamoroso: anche Subaru lascia il Campionato del Mondo Rally

E’ un onda che pare ormai inarrestabile, tanto da prendere le sembianze di uno Tsunami: ha iniziato la Honda lasciando la F1, ha rincarato la dose la Suzuki prima a lasciare il Campionato FIA Wrc e ora arriva anche la Subaru: che lascia all’istante, senza troppe spiegazioni e preamboli.

La Casa delle Pleadi abbandona il Mondiale rally - da sempre suo primo “specchio vitale” - e lo fa a causa della crisi economica: l’annuncio della Fuji Heavy Industries, casa madre a cui la Subaru fa capo, è arrivato oggi nel corso di una conferenza stampa.

E la cosa se vogliamo ancora più drammatica è stato il pianto che ha accompagnato il comunicato del direttore esecutivo della Fuji Heavy Chief Executive, Ikuo Mori:

Le prospettive del nostro business sono cambiate in modo rapido e drammatico a causa della crisi dell’economia globale. Quindi, nel quadro di un’ottimizzazione delle risorse e anche per rafforzare il marchio Subaru, la Fuji Heavy ha deciso di ritirarsi con effetto immediato dal Mondiale rally“.

Lacrime amarissime, che si allargano al team ed ai suoi dipendenti, visto che le conseguenze oltre al team e ai suoi dipendenti, toccano anche i piloti che hanno corso nel Mondiale 2008, Petter Solberg e Chris Atkinson. E la Prodrive di David Richards, che gestiva l'impegno della squadra nel WRC e collaborava con la Casa giapponese da vent'anni. La Subaru aveva vinto il titolo iridato costruttori in questa specialità per tre anni consecutivi: 1995, 1996 e 1997, contando su piloti del calibro di Carlos Sainz, Colin McRae e Richard Burns.

domenica 14 dicembre 2008

Loeb batte Coulthard nella finale della Race of Champions a Wembley

Il francese Sébastien Loeb, cinque volte campione del mondo rally, ha battuto lo scozzese David Coulthard , recentemente pensionato della Formula 1, nella finale di gara della Race of Champions oggi a Londra nello stadio di Wembley.

E 'stata la terza vittoria per Loeb nella Race of Champions, creato per rendere omaggio a Henri Toivonen, il pilota di rally finlandese, morto in gara. I francesi avevano perso l'edizione 2007, il primo organizzato presso il nuovo stadio di Wembley.
I due finalisti dello scorso anno, lo svedese Mattias Ekström, difensore del titolo, e il tedesco Michael Schumacher, sette volte di Formula 1 campione del mondo, sono stati eliminati nei quarti di finale.

Come nel 2007, 'Schumi' si è consolato vincendo la Coppa delle Nazioni, con il suo giovane connazionale Sebastian Vettel.

Stasera i Campioni si sfideranno alla Race of the Champions - Schumi: "Caro Rossi e se ti sfido in moto ?"

Il tedesco incorona Vettel: "Ha i geni del campione". Sulle regole: "Sì al risparmio. I punteggi? Ai miei tempi li cambiavano per non farmi vincere"

LONDRA, 14 dicembre 2008 - Michael Schumacher si presenta a Wembley solo nel primo pomeriggio, complice un ritardo dell'aereo bloccato dal maltempo. Ma dopo pochi minuti è già in pista a prendere confidenza sotto il diluvio con le varie macchine che guiderà oggi nella Corsa dei campioni.
Schumacher, cosa pensa delle nuove regole introdotte dal Consiglio Mondiale Fia?
"Era qualcosa che doveva succedere, e la Fia ha dato
il via. Mi sembra chiaro come le corse non potessero chiudere gli occhi su quanto sta succedendo a livello economico in tutto il mondo".
Che Formula 1 vedremo?
"Potenzialmente credo che potrà essere più eccitante. Non sono né un aerodinamico né un disegnatore tecnico, però la cosa essenziale era ridurre carico aerodinamico e aumentare quello meccanico. Le macchine ora potranno viaggiare più vicine e forse questo potrà essere sufficiente per vedere più spettacolo".
Potranno esserci sorprese a livello di protagonisti?
"I top team resteranno i top team, hanno gli uomini e le organizzazioni migliori. Qualche squadra potrà fare un passo avan
ti, ma non si sovvertiranno gli equilibri solo per il fatto che ci saranno nuove regole".
La crisi rischierà di far scomparire altri team dopo la Honda?
"Bisognerà stare molto attenti nel compiere i passi giusti. Ma mi sembra che Fia e Fota stiano facendo proprio questo".
Si parla di punteggi: medaglie ai primi tre, punti da cambiare...
"Ai miei tempi, hanno cambiato sistema per farmi smettere di vincere, ora vogliono cambiare per far vincere altri...".
Test vietati: non la vedremo più sulla Ferrari.
"Preferisco sempre le gare ai test".
Qui fa coppia nel team Germania con Sebastian Vettel.
"Mi diverte guardarlo. Ha un suo carattere, lo deve sviluppare, poi i risultati arriveranno. Ha i geni per diventare un giorno campione del mondo, lo ha dimostrato quest'anno".

Che ne pensa di questa gara?
"È divertente, correre su una pista in uno stadio mi piace. E dà gusto sfidarsi con così tanti piloti di specialità differenti".
Sarebbe stato bello se ci fosse stato anche Rossi.
"Sì, non mi sarebbe spiaciuto sfidarlo qui, visto che lui va forte anche in auto. Ma potrei anche sfidarlo in moto io".
Nel 2009 la vedremo correre qualche gara nel Mondiale Superbike?
"No, lo escludo. Magari andrò a vederle, ma correre no".

sabato 13 dicembre 2008

Terremoto Honda: Dopo la Formula 1 Honda si ritira dalla Superbike AMA

La Honda America ha annunciato che ritirerà il proprio team dal campionato 2009 AMA Superbike. In un comunicato afferma che è stata una decisione difficile da prendere, visto che lo spirito della competizione è insito nell'essenza stessa della Honda.

Il principale fattore che ha contribuito a questa decisione è stata l'attuale situazione economica mondiale e il suo impatto su Honda. Anche se non sarà presente ufficialmente, Honda continuerà comunque ad essere rappresentata nel campionato AMA attraverso un sostegno ad entrambe le sue squadre, l’Erion Honda Racing ed il Corona Honda Racing team.

La Honda America ha vinto più di 100 titoli nazionali negli Stati Uniti nella Velocità, ATV, Supermoto, Supercross, Motocross e off-road concorrenza, e nel momento del ritiro ha voluto estendere il suo più profondo ringraziamento a tutti gli sponsor, sostenitori e appassionati che hanno seguito i suoi sforzi nel corso degli anni.Ai suoi tifosi la Casa giapponese chiede di continuare a sostenere l’ Honda Red Bull Racing team, l’ Erion Honda Racing team e il Corona Honda Racing team.

Dopo il ritiro dalla F.1, che assorbiva una cifra vicina ai 450 milioni di Euro l'anno ora è la volta della Superbike USA. Non dovrebbe essere a rischio la World Superbike i cui fondi provengono da Honda-Europa, né tantomeno la MotoGP. Se è evidente che i comunicati si fanno quando c'è qualcosa da annunciare, sarebbe comunque auspicabile una nota per confermare l'impegno nei due maggiori campionati.

venerdì 12 dicembre 2008

Niente motore unico dal 2010 . Ufficializzato l'Accordo Fia-Fota

Montecarlo, 12 dic. - Stop ai test durante la stagione, revisione del regolamento relativo ai motori, limiti allo sviluppo aerodinamico. Il Consiglio mondiale della Federazione internazionale dell'automobile (Fia) ha varato i provvedimenti per ridurre i costi nella Formula 1 a partire dalla stagione. Abbandonato il progetto di introdurre il motore unico a partire dal 2010.

Le novita' sono state approvate dai team che, come rende noto la Fia in un comunicato, ''hanno svolto un ruolo importante''. La Federazione esprime il proprio ringraziamento alla Fota, l'associazione che riunisce le scuderie, e al presidente Luca di Montezemolo.

Come previsto, il motore unico scompare dalle disposizioni varate oggi. A partire dal 2010 i team indipendenti potranno acquistare propulsori a meno di 5 milioni di euro per stagione da produttori indipendenti (con accordi da siglare entro il 20 dicembre 2008) o, con garanzia di continuita', da costruttori impegnati nel circus. I motori della stagione 2010 verranno utilizzati anche nelle due annate successive.

Le spese cominceranno a calare gia' nella stagione 2009 in virtu' di una serie di norme. Viene introdotto il blocco dei test 'in-season', esclusi quelli condotti durante le sessioni di prove durante un weekend di gara. Dal primo gennaio, inoltre, nuove limitazioni all'utilizzo di strutture per lo sviluppo aerodinamico: Gallerie del vento come quella della Ferrari in scala 1:1 non potranno più essere utilizzate per lo sviluppo delle monoposto.

Capitolo motori: ogni unita' dovra' durare 3 Gp, come deciso gia' il 5 novembre. Ogni pilota potra' utilizzare un massimo di 8 motori per il campionato e 4 per i test. Ciascuna squadra potra' contare per la stagione su 20 propulsori, che avranno un limite di 18.000 giri al minuto. Le nuove norme dovrebbero portare ad un abbattimento dei costi per i team indipendenti, che dovrebbero spendere circa il 50% rispetto alle somme investite nel 2008 per i soli motori.

Si interviene direttamente sul lavoro delle scuderie, visto che gli stabilimenti dei vari team dovranno rimanere chiusi per 6 settimane ogni anno. La condivisione di informazioni relative a pneumatici e carburanti consentira' di ridurre il personale impiegato da ciascuna squadra sui circuiti del Mondiale. Nel complesso, afferma la Fia, nel 2009 i team che fanno capo a case costruttrici risparmieranno il 30% rispetto al 2008. I benerfici per le squadre indipendenti saranno ancora maggiori.

Il progetto ad ampio respiro prevede che nel 2010 si intervenga anche sul weekend di gara. In particolare, verra' messo al bando il rifornimento ai box. La Fia definisce ''possibile'' la riduzione della lunghezza o della durata dei Gp. L'orientamento definitivo, pero', terra' conto dei risultati di una ricerca di mercato. Gia' deciso, invece, lo stop all'uso delle coperte per riscaldare le gomme e l'introduzione di un sistema standard per radio e telemetria. Il Kers, il sistema di recupero dell'energia cinetica, ''fa parte del regolamento 2009 ma non e' obbligatorio''. Per il 2010 la Fota valutera' proposte per la realizzazione di un sistema standard.

Il programma di Fia e Fota si sviluppa anche a lungo termine. Le parti studieranno per il 2013 la possibilita' di adottare un nuovo motore in grado di garantire risparmio energetico. L'obiettivo finale e' fornire un contributo reale alla tecnologia da trasferire ai veicoli destinati al trasporto su strada.

giovedì 11 dicembre 2008

Massa: "Che belle le slick! Il Brasile? Già dimenticato"

Ultimo giorno di test a Jerez con Buemi davanti a tutti. Il ferrarista è tornato al lavoro: "È divertente guidare con le gomme lisce. Interlagos? Penso abbiano sofferto di più i miei.

11 dicembre 2008 - Sebastien Buemi su Toro Rosso anche oggi è stato il più veloce nella terza e ultima giornata di test della F.1 a Jerez. Lo svizzero ha girato in
1'17"258. Alle sue spalle il compagno di squadra Takuma Sato. Per la Ferrari invece sono scesi in pista Kimi Raikkonen (quarto) e Felipe Massa (quinto) che hanno proseguito il lavoro di ricerca del miglior assetto della F2008 dotata delle gomme slick e di sperimentazione di nuove soluzioni in vista della prossima stagione. Inoltre, Raikkonen ha continuato la prova di durata del motore 056. Il finlandese ha percorso 82 giri con un miglior tempo di 1'18"782; per Massa invece 72 giri e miglior tempo di 1'19"050.
GOMME SLICK - Il brasiliano nel pomeriggio si è fermato a parlare con la stampa: "Sono contento di essere tornato in pista - ha detto il brasiliano - in vacanza si sta bene, ma dopo un po' ci si annoia e avevo voglia di vedere come erano le macchine con queste gomme. Devo dire che c'è una bella differenza, soprattutto quando gli pneumatici sono usati: allora diventano piuttosto difficili da guidare, soprattutto per il sovrasterzo e per il minor carico aerodinamico. Va sottolineato peraltro che queste sono macchine ancora ibride, quindi con un bilanciamento non certo ottimale: sono sicuro che con la vettura del prossimo anno la situazione sarà diversa. Comunque è piuttosto divertente guidare con le slick, anche se ho ancora molto da imparare su come usarle al meglio. Abbiamo dovuto cambiare il nostro stile di guida, ora con le gomme usate è più difficile controllare la macchina. Le monoposto saranno più brutte? Direi di sì, per quello che abbiamo visto l'anno prossimo sembrerà di essere tornati indietro di più di dieci anni ma poi alla fine non è la bellezza che conta".
DELUSIONE BRASILE - Massa è anche tornato sull'ultima gara del 2007 in Brasile: "Ho rivisto le immagini della gara, in particolare quelle degli ultimi giri. Credo che sia stato più difficile per chi, come i miei genitori e i miei amici, era fuori passare dalla gioia alla delusione nello spazio di pochi secondi. Io ero in macchina ed ero concentrato sulla guida e sapevo che, con quella pioggia, tutto poteva ancora accadere. Non ci ho messo molto per archiviare quanto era accaduto: non sono uno che rimugina sul passato, preferisco guardare sempre avanti imparando da quello che mi succede. In fondo, avevamo fatto il massimo, vincendo la gara. Quando si perde per un punto c'è poco da recriminare: sono tante le cose che sarebbe stato meglio fare in maniera diversa o che sarebbero potute andare in un altro modo".
HONDA BRASILIANA? - Poi un commento all'attuale crisi economica mondiale che sta avendo risvolti anche in F.1. "La crisi c'è per tutti, non solo per il nostro sport. Il ritiro della Honda è stata una brutta sorpresa, ma ora è importante continuare a sforzarci tutti insieme per trovare le giuste soluzioni. La F.1 deve comunque restare una competizione fra le squadre, tenendosi comunque ancora alla realtà. Spero che qualcuno compri la Honda, in modo da aver 20 macchine in griglia l'anno prossimo. Magari un'azienda brasiliana potrebbe acquistare la Honda e correre con un altro nome. Sarebbe interessante". Domani sia Raikkonen che Massa saranno a Montecarlo per la cerimonia di premiazione delle competizioni Fia. I test della F1 riprenderanno la prossima settimana. Alcune squadre gireranno ancora a Jerez (15-17), mentre Ferrari e McLaren si trasferiranno in Portogallo, sul circuito di Algarve, dal 15 al 17.

Alonso: "2009 combattuto e la Renault può spuntarla"
11 dicembre 2008 - Renault squadra di ripiego o in crisi? A
ssolutamente no. Parola di Fernando Alonso. Lo spagnolo nel 2009 correrà ancora col team con cui ha vinto due titoli iridati nel 2005 e nel 2006 e crede che l'anno prossimo sia possibile anche puntare al bersaglio grosso. "Credo che siamo in una buona posizione per poter lottare per il titolo nel prossimo Mondiale" ha detto a Jerez dove sta svolgendo i test in vista della prossima stagione.
VALORI - L'ottimismo è basato anche sulla possibile difficoltà di adattamento alle nuove regole di tutti i team, fattore che potrebbe anche rimescolare i valori in pista: "Con la centralina unica e le gomme della passata stagione abbiamo già avuto un Mondiale molto combattuto - ha detto Alonso - l'anno prossimo lo sarà ancora di più. Non so se sarà più spettacolare, ma almeno mi aspetto più sorpassi perchè ora ti puoi avvicinare di più alla macchina che hai davanti. Il pilota è parte importante del team, ma non è decisivo. La squadra che meglio svilupperà la sua monoposto e si adatterà per prima alle gomme slick, al Kers e alle nuove regole comincerà con qualche vantaggio".

Novità McLaren Mercedes: Kovalainen al lavoro sul KERS, de la Rosa sull'ala 2009

Heikki Kovalainen ha provato per la prima volta ieri le gomme slick al volante della McLaren Mercedes MP4-23K, iniziando il suo programma di test 2009 con bassi livelli di carico aerodinamico e il sistema KERS. Il finlandese e' stato subito veloce, adattandosi molto bene e fornendo indicazioni agli ingegneri. Pedro de la Rosa si e' concentrato sulla MP4-23A, in particolare sull'aerodinamica portando al debutto il primo esperimento del team con un'ala anteriore 2009. La valutazione e' stata estremamente positiva. Oggi, i piloti si scambieranno le vetture per concludere il programma dei tre giorni.

mercoledì 10 dicembre 2008

F1, accordo Fia-team su riduzione costi

Incontro positivo a Montecarlo. Probabile addio a ipotesi motore unico

MONTECARLO, 10 dicembre - «Il meeting di maggior successo che ogni partecipante possa ricordare»: dopo i botta e risposta al veleno dei mesi scorsi, sembra essere sbocciato l'amore tra Fia e Fota sul futuro della Formula 1 e sul modo di renderla più economica sotto il profilo dei costi, ma senza depauperare lo spettacolo. Il tutto probabilmente senza il motore unico.
IL FACCIA A FACCIA - A Montecarlo oggi c'è stato il faccia a faccia decisivo tra il presidente della Federazione internazionale dell'automobile Max Mosley e della Formula One Team Association Luca Cordero di Montezemolo e, alla fine, le parole di elogio si sprecano nel documento congiunto, senza però dire nulla su quanto deciso. I particolari saranno resi noti venerdì al termine del Consiglio mondiale dello sport motoristico. Ora valgono solo le ipotesi.
ACCORDO RAGGIUNTO - «È stato raggiunto un accordo - è precisato nella nota - sulle misure per raggiungere gli obiettivi inizialmente fissati dalla Fia per il 2010 e in relazione ai quali la Fota ha presentato finalizzate ad una significativa riduzione dei costi nel 2009». Il tutto permetterà «di rafforzare l'appeal della Formula 1 mantenendola al vertice degli sport motoristici». «Sono molto soddisfatto per l'esito di questo incontro» ha detto diplomaticamente Max Mosley. «L'unità dei team è stata fondamentale per raggiungere gli obiettivi di una Formula 1 nuova ma con lo stesso Dna, come richiesto dalla Fia», dice in un comunicato congiunto Luca Cordero di Montezemolo.
MOTORE UNICO ADDIO? - Al centro dell'incontro c'era il progetto del motore unico dal 2010 promosso dalla Fia su standard Cosworth e sostenuto dai team indipendenti (Red Bull, Toro Rosso, Force India e Williams). Contrari in modo netto i grandi team come Ferrari, McLaren, BMW e Renault. Difficile pensare che alla base dell'intesa ci sia una omologazione sul propulsore unico e quindi tutto lascia pensare che l'abbiano spuntata le scuderie più blasonate. Domani, tra l'altro, scade il termine per chiedere il motore standard con tutte le conseguenze che ne deriverebbero per coloro che non hanno presentato la richiesta. Ma sul tavolo c'erano anche le proposte della Fota. Nel 2009 motore per 4 gran premi (ora sono due), riduzione dei test a 10 mila km (ora 30 mila), fornitura motori ai team clienti a prezzo ridotto, ulteriori riduzioni dei costi nel 2010 e nel 2011 motore low cost da cinque milioni. Per capire bisogna aspettare venerdì.

Ferrari, a Jerez Raikkonen prosegue i test. poi arriva Massa

Seconda giornata di prove per la Ferrari sul circuito di Jerez de la Frontera, nel Sud della Spagna. Dopo le condizioni meteo non favorevoli di ieri, la giornata odierna si è svolta sotto un cielo sgombro di nuvole. Kimi Raikkonen ha proseguito nel lavoro di investigazione su diversi assetti della F2008 equipaggiata con le gomme slick e con il carico aerodinamico ridotto, nonchè di sperimentazione di alcune nuove componenti in vista della prossima stagione oltre. Ha anche continuato una prova di durata del propulsore. Raikkonen ha percorso in totale 89 giri, il più veloce nel tempo di 1'19"334.
ARRIVA MASSA - A metà pomeriggio è arrivato al circuito anche Felipe Massa, che si è subito messo al lavoro. Il pilota brasiliano, alla guida di una monoposto analoga a quella del compagno di squadra, è riuscito a percorrere 27 giri prima del termine delle prove (miglior tempo 1'20"490). Le prove proseguiranno domani: in pista per la Ferrari saranno ancora Raikkonen e Massa.
KIMI - «Stiamo provando principalmente a capire come funzionano le gomme slick, oltre ad alcune soluzioni che saranno poi montate sulla macchina del prossimo anno. È inutile speculare oggi su quella che sarà la situazione nel futuro: ci sono troppe differenze fra le vetture in pista. Per avere un'idea più precisa dovremo aspettare quando tutti avremo la macchina nuova». Così Kimi Raikkonen ha commentato, sul sito internet Media della Ferrari, i test in corso a Jerez. Sul ritiro della Honda e l'attuale momento della Formula 1, il finlandese non ha voluto sbilanciarsi: «Ovviamente sono rimasto anch'io molto sorpreso dall'annuncio dato dalla Honda la scorsa settimana, ma preferisco non fare commenti su quanto sta succedendo».

Renault smentisce l'interesse per il motore standard in F1

Il team Renault F1 ha smentito di essere interessato ad utilizzare il motore standard in F1. In un breve comunicato rilasciato oggi il costruttore francese ha ribadito di sostenere i principi della FOTA, l'alleanza dei team di F1.

"In risposta agli articoli apparsi in data odierna sulla stampa italiana, ING Renault F1 Team conferma che la squadra e Renault aderiscono perfettamente alle posizioni della FOTA. Teniamo a precisare che ne' il Sig. Briatore ne' la Renault si sono espressi in merito con la stampa, prima di questo comunicato ufficiale".

La Renault era stata indicata da alcuni giornali come una delle cinque squadre interessate a firmare un contratto per utilizzare il motore standard, prodotto dalla Cosworth, per ridurre i costi a partire dal 2010. La proposta della FIA andra' avanti se firmeranno almeno quattro team, tra cui figurerebbero Red Bull, Toro Rosso, Williams e Force India.

Motore standard: Renault rompe l'unione con Ferrari & C

Mosley trova alleati. Oggi la Formula 1 decide il suo futuro...

La Formula 1 ai tempi della crisi deve decidere come risparmiare e come sopravvivere. Oggi a Montecarlo si scontreranno due filosofie opposte. Il pareggio non è contemplato: la Federazione vuole motori standard dal 2010, mentre le squadre riunite nella Fota replicano con un piano di tagli a partire dal 2009. Ferrari, Bmw, Toyota e Mercedes (quindi McLaren) hanno serenamente comunicato che non correranno mai con un motore prodotto o progettato da altri. Le altre scuderie sembravano d’accordo, ma ieri il fronte si è spezzato: a Williams, Red Bull, Toro Rosso e Force India (le squadre che il motore lo comprano da altri) l’idea di un propulsore che costa poco comincia a interessare.
Anche la Renault vuole aderire al piano della Fia, in particolare all’opzione B (costruire il motore in proprio secondo le specifiche imposte dalla Cosworth). La scuderia francese, in particolare, avrebbe accolto con favore la proposta a causa della situazione finanziaria della casa madre, probabilmente intenzionata a seguire le orme della Honda e abbandonare dunque la Formula 1.
E così Max Mosley è riuscito a marcare il primo punto in questa partita che si concluderà venerdì a Parigi con il Consiglio mondiale della Fia .
Questo pomeriggio, nella sede dell’Automobile Club monegasco, tenterà di far passare la propria idea di rivoluzione. Di fronte avrà i team principali, per la Ferrari Luca Montezemolo e Stefano Domenicali. A Maranello c’è soddisfazione per l’armonia che regna nei rapporti fra le squadre, fondamentale per raggiungere l’accordo e per mantenere l’essenza della F1, che deve rimanere una competizione tecnologica e sportiva.

«Competizione» è la parola chiave. «Se tutti i motori fossero uguali, mediterei il ritiro», ha promesso Fernando Alonso nei giorni scorsi, prima di sapere che il suo capo (Flavio Briatore) aveva idee opposte. La Fota ha un pacchetto pronto di tagli che cerca di salvare spettacolo e portafoglio: da un propulsore che dura quattro gare (accorciando di una cinquantina di chilometri i Gran premi) alla riduzione dei test (da 30 a 10 mila chilometri l’anno). Ferrari e Mercedes premono perché l’adozione del kers, sistema per il recupero dell’energia in frenata, sia rinviato di un anno, ma la Bmw è contraria. Per il 2010 sono previsti altri risparmi, mentre nel 2011 entreranno in produzione motori low cost (1800 cc turbo), che a un team privato costerebbero 5 milioni (un milione e mezzo di risparmio rispetto a quelli standard realizzati dalla Cosworth). Vincerà chi offre di meno, ma anche chi avrà la forza di far valere il proprio potere contrattuale. Mosley ha in mano il timone: può imporre il «suo» regolamento al Consiglio mondiale di venerdì, soprattutto se riuscirà a mantenere divisi i team con promesse e lusinghe. Non è un caso, probabilmente, che a lanciare dichiarazioni destabilizzanti («prima del via, una o due squadre si ritireranno») sia stata la Williams, cui la Fia ha affidato il progetto della futura Formula 2. Ferrari & C. sono gli attori: senza di loro lo spettacolo salta. Oppure si trasferisce altrove.

Intanto la Mercedes in accordo con la Ferrari dice no al Kers, costa troppo !

Norbert Haug, numero 1 di Mercedes Motorsport: "Il tempo dei giochi e` finito, no al Kers. E` troppo costoso". In un`epoca in cui le case automobilistiche mettono gli operai in cassa integrazione, i team si ritirano dalle competizioni (vedi Honda) e la crisi e` penetrata nel circus della Formula 1, anche la Mercedes stringe la cinghia e si scaglia contro il Kers (il sistema di recupero dell`energia cinetica), una delle novità della F1 per il 2009.

`Il Kers e` estremamente costoso - ha dichiarato Haug al magazine Motorsport Aktuell - e senza la sua introduzione si potrebbe risparmiare il 25% del budget relativo ai motori. Siamo nel bel mezzo di una crisi, il tempo dei giochi e` finito!

martedì 9 dicembre 2008

Finalmente! ...Dopo il rifiuto di Alonso di 2 anni fa, Rossi sfiderà Alonso sui kart martedì 16 Dicembre

I due si erano già sfidati a distanza qualche tempo fa: Tutto cominciò con la dichiarazione di Alonso che si era detto per niente impressionato dai test effettuati sulla Ferrari da Rossi. Valentino Rossi non poteva che rispondere con una provocazione che è anche una proposta stimolante: “Io lento? Sfido Alonso su una macchina di Formula 1, su una da rally e in moto: sommiamo i tempi e vediamo chi tra i due è il più veloce…”. Questo la proposta di Rossi allo spagnolo fatta attraverso le pagine del settimana inglese Motorcycles News. “Per salire sul podio affianco a lui, mi ci vorrebbe solo un pò di allenamento" Valentino ha risposto con una proposta provocatoria che però ha dell’affascinante… e quella che un giorno - nei sogni di molti - potrebbe essere la sfida del “secolo”, ovvero Valentino Rossi contro Fernando Alonso vivrà una prima “anticipazione” il prossimo martedì 16 Dicembre a Madrid: l’otto volte campione del mondo di motociclismo ed il due volte campione del mondo di Formula 1 saranno uno contro l’altro per una sfida sui kart.

Il curioso evento è merito della coppia Rafa Nadal e Iker Casillas, rispettivamente il re del tennis mondiale ed il portiere del Real Madrid, che hanno organizzato, una sfida per solidarietà, la “Iker vs Rafa”, che come obbiettivo la raccolta di fondi per la Croce Rossa che lotta contro la malaria.

Ma della partita non saranno soltanto le due stelle del Motorsport moderno: sono previsti al via infatti anche il compagno di team di Valentino Jorge Lorenzo e molti altri atleti di spicco spagnoli. Ma tra i tanti iberici ci sarà anche l’italiano più famoso del mondo. Che quando c’è da mettersi dietro ad un volante ultimamente non perde occasione

lunedì 8 dicembre 2008

Ferrari: Un dicembre pieno di impegni prima del meritato riposo

Sono due settimane fitte di impegni in pista e fuori quelle che si prepara ad affrontare la Scuderia Ferrari Marlboro, alcuni particolarmente piacevoli. Si e' cominciato al Motorshow di Bologna, dove si e' esibito davanti a oltre trentamila spettatori il collaudatore ufficiale della Scuderia al volante della F2008 campione del mondo. Quello di Bologna e' diventato un appuntamento ormai classico dell'inverno della Formula 1 e rappresenta un'opportunita' unica per tanti appassionati dei motori. Luca non si e' limitato a guidare la "sua" monoposto: sara' infatti protagonista di un'esibizione con la Fiat 500 Abarth, la versione borsaiola dell'utilitaria Fiat che, dal prossimo anno, correra' nell'omonimo campionato monomarca, gemellato con il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli.

La F2008 sara' di nuovo in pista martedi' 9 a Jerez de la Frontera per la prima di tre giornate di prove ufficiali
in vista della prossima stagione. Ai box ci saranno due macchine ma il primo giorno, considerato il limitato chilometraggio disponibile, guidera' il solo Kimi Raikkonen mentre Felipe Massa si aggreghera' alla squadra test a partire dal giorno successivo. Il programma tecnico del test avra' tre principali obiettivi: lavorare sull'affidabilita' del motore, che dal prossimo anno dovra' affrontare un chilometraggio molto piu' elevato, verificare il comportamento dei nuovi pneumatici slick forniti dalla Bridgestone e investigare su soluzioni dell'assetto della macchina per sfruttarli al meglio.

Il 12 dicembre sia Kimi che Felipe saranno a Monte Carlo per la cerimonia di premi
azione delle competizioni FIA: con loro ci sara' anche il team principal Stefano Domenicali, che ricevera' la Coppa Costruttori vinta anche quest'anno. Il 13 tutta la squadra sara' a Maranello per il tradizionale pranzo di Natale e in serata si svolgera' uno spettacolo al Palamalaguti di Bologna offerto dall'azienda a tutti i dipendenti e alle loro famiglie. In mezzo, i piloti e Domenicali parteciperanno alla cerimonia di consegna dei premi Caschi d'Oro organizzata dalla rivista Autosprint, un altro momento ormai canonico del dicembre ferrarista. La domenica vedra' protagonisti i bambini: in una tensostruttura allestita sullo steering pad del circuito di Fiorano ci sara' il Natale Bimbi, aperto ai piccoli di tutti i dipendenti dell'Azienda, cui prenderanno parte naturalmente anche tutti i piloti ufficiali.

Il 15 si ricomincia con i test, stavolta con la novita' dell'esordio sul circuito del Parc Algarve, situato vicino Portimao, nel sud del Portogallo. Anche in quest'ultima sessione del 2008 ci saranno due vetture: una affidata a Felipe Massa, l'altra a Luca Badoer. Poi, finalmente, calera' il sipario su un'intensissima annata, anche se il lavoro non si fermera' a Maranello: la stagione 2009 e' alle porte e non ci si puo' certo rilassare troppo.

sabato 6 dicembre 2008

Motor Show 2008 - FERRARI Presenta la Scuderia 16M

La Ferrari aveva già diffuso le immagini ufficiali, ma crediamo proprio che (come sempre) lo stand Ferrari sarà uno dei più affollati durante il Motor Show.

Vi si potranno ammirare, infatti, tutti i gioielli del Cavallino, ma soprattutto l'ultimo, creato per celebrare il 16esimo titolo mondiale costruttori in Formula 1.

Stiamo ovviamente parlando della Scuderia Spider 16M (foto in alto), versione speciale realizzata in 499 esemplari che è un po' la "summa" delle tecnologie Ferrari per le vetture dotate di motore otto cilindri centrale-posteriore.

Si tratta della vettura stradale aperta più veloce nella storia della Ferrari, in grado di girare a Fiorano in un minuto, 26 secondi e 5 decimi. Pesa 90 kg in più rispetto alla Scuderia con carrozzeria chiusa e 80 in meno rispetto alla F430 Spider. Oltre alla 16M, brilla la stella della California di cui, come ha ricordato il press officer Matteo Torre, è già stata venduta l'intera produzione 2009-2010 (circa 2500 esemplari).

Torre ha anche ricordato che quello americano rimane nettamente il principale mercato per la Casa di Maranello, seguito da quello tedesco, mentre il terzo posto se lo contendono Gran Bretagna e Italia. Il Cavallino sta costantemente crescendo in Cina e l'aumento in questo Paese contribuisce all'autentico boom che Ferrari sta registrando nell'area asiatica.

venerdì 5 dicembre 2008

Cosworth vince la gara d'appalto per il motore unico, ma i team propongono il turbo!! Cosworth e turbo insieme? Un ritorno ai primi anni ottanta!!

La Cosworth ha vinto la gara d'appalto per la fornitura di un motore a basso costo completo di trasmissione da introdurre in F1 dal 2010.
L'annuncio e' stato dato dalla FIA oggi. Dopo la notizia choc dell'abbandono improvviso della Honda, la FIA ha ribadito i suoi timori legati all'attuale crisi finanziaria e ha inviato una lettera ai resposnabili dei team. Si e' appreso che i team che decideranno di utilizzare il motore Cosworth spenderanno 2 milioni di Euro piu' altri 5,5 milioni ad ogni stagione. "Il costo annuale si ridurra' ancor di piu' se almeno cinque team sfrutteranno questa opportunita'" ha dichiarato il presidente della FIA, Max Mosley. I team che non intendono usare il motore standard avranno "il diritto di costruire un motore in proprio", o utilizzare una versione depotenziata del loro attuale motore V8 da 2.4 litri, ma utilizzeranno una trasmissione standard fornita dalla Ricardo Transmission, una compagnia britannica. Mosley ha dichiarato che queste misure aiuteranno i piccoli team a sopravvivere, e permetteranno l'ingresso di nuove squadre per sostituire, "come appare probabile", altri costruttori che intendono ritirarsi. Quattro team dovrebbero firmare entro il prossimo giovedi', in caso contrario il prezzo della fornitura potrebbe aumentare.
Le dichiarazioni del presidente della FIA, Max Mosley, hanno richiamato in causa i motori turbo, ed in particolare la necessità di stilare un regolamento che preveda il loro reinserimento prevedibilmente per il 2011. Una considerazione nata durante un incontro a Monaco con Burkhard Goeschel, capo del GPDA l’organismo che raggruppa i costruttori, con il quale è in corso lo studio delle linee guida per il futuro dello sport automobilistico.La decisione sarebbe dettata dalla necessità di far avvicinare la Formula 1 al rispetto dell’ambiente, questo cercando di massimizzare l’efficienza dei propulsori anche con l’utilizzo di Bio carburanti e con regimi di rotazione a partire dai 15.000 giri/min. In questa visione filoambientalista Mosley ha riconosciuto le colpe della massima categoria della FIA, la Formula 1 infatti rappresenta un continuo spreco di risorse energetiche in tutte le prove che precedono ciascuna gara, a questo proposito si dovrebbero vedere nuove regole riguardanti proprio le qualifiche già per il 2007, ovviamente se ci sarà il consenso unanime dei team. Le sue proposte sono quelle di ridurre di cinque minuti le sessioni di qualifica, aggiungere un set di gomme in più, ed infine arrivare a soluzioni che non prevedano degli stop.

I TEAM RIUNITI - Tra l'altro nella riunione della Fota (l'associazione dei team di Formula Uno) a Londra, è stata messa a punto una serie di proposte per ridurre i costi da sottoporre al Consiglio mondiale della Fia in programma la settimana prossima. È stata votata all'unanimità l'introduzione di un motore a basso costo da introdurre a partire dal 2011, un turbo di 1,8 litri che dovrebbe sostituire l'attuale V8 da 2,4. Questo motore consumerebbe circa il 30% di benzina in meno. Ma i team hanno discusso anche del prossimo futuro, dei prossimi due anni. Hanno raggiunto l'accordo di ridurre i testi da 30.000 a 15.000 km. Stilata anche una proposta per le qualifiche. La nuova idea consiste nel far girare contemporaneamente tutte le monoposto e con la stessa quantità di benzina. A ogni giro verrebbe eliminato il pilota più lento.

Honda, addio alla F.1

Il team giapponese chiude con i GP: restano senza lavoro 760 persone. Il presidente Fukui: "Tutta colpa della crisi che sta investendo il mercato dell'auto, non resteremo neppure come fornitori di motori" . La Fia: "Urgente ridurre i costi" La crisi mondiale dell'economia si abbatte anche sulla Formula 1. E' ufficiale , la Honda chiude i battenti e le scuderie al via del prossimo campionato saranno solamente 9.
DOLOROSO - I motivi della decisione sono stati spiegati a Tokyo durante una conferenza stampa indetta dal presidente del team giapponese, Takeo Fukui, che non ha nascosto un certo dispiacere: "Il 2008 è stato l'ultimo campionato della Honda in F.1. Questa difficile decisione è stata presa alla luce del difficile momento che sta vivendo il mercato dell'auto su scala mondiale. Dobbiamo proteggere il core business della nostra azienda". A quanto sembra non si tratta neppure di una decisione temporanea. "Avvieremo consultazioni con gli associati di Honda Racing F.1 team e il fornitore di motori Honda Racing Development in relazione al futuro delle due compagnie, che includerà anche offerte di vendita del team. Comunque in questo momento non abbiamo elementi per dire che un giorno torneremo. Non forniremo neppure i motori a qualche altro team. Non ha senso fare le cose a metà: o sei dentro o sei fuori".
NUBI MINACCIOSE - Il ritiro porterà alla Honda un risparmio di circa 420 milioni di euro). "Lo scenario dell'auto a livello globale è peggiorato e rende la ripresa del settore difficile - ha continuato Fukui - Il team resterà in piedi fino a marzo dandosi quindi tre mesi di tempo per trovare un nuovo compratore". Si tratta però di un'ipotesi molto difficile. E ci sarebbero altri due team a caccia di acquirenti. La Casa giapponese ridurrà anche l'organico dei dipendenti che lavorano sulla produzione, tagliando i contratti a termine. Le 760 persone che lavorano tra Tokyo e la Gran Bretagna percepiranno gli stipendi fino a fine anno, poi resteranno senza lavoro.
FIA PREOCCUPATA - Con un comunicato ufficiale di oggi sul proprio sito la Fia scrive che l'annuncio del ritiro da parte della Honda ha confermato la "preoccupazione che il costo di partecipazione al campionato del mondo di Formula 1 è divenuto insostenibile. La crisi economica globale non ha fatto altro che peggiorare una situazione già critica. La Fia pertanto invita la Fota ad impegnarsi per permettere la riduzione dei costi". Sulla stessa lunghezza d'onda il patron della F.1 Bernie Ecclestone: "Il ritiro della Honda deve fungere da campanello d'allarme per tutti. Dobbiamo svegliarci se non vogliamo andare incontro a conseguenze più serie. Bisogna spendere meno, i costi sono insostenibili".
MONTEZEMOLO - "La FOTA si augura che il patrimonio di conoscenze tecnologiche della squadra di Brackley non vada disperso e che possa essere possibile riprendere al più presto la sfida sportiva". Così in una nota diffusa oggi Luca di Montezemolo, presidente della Ferrari e della Fota (Formula One Teams Association), ha commentato la notizia del ritiro della Honda dal Mondiale.

giovedì 4 dicembre 2008

La Formula 1 del 2009 si spoglia : Guardate come sarà (clicca su per ingrandire)

Non solo gomme lisce: la forma delle monoposto 2009 cambia drasticamente. Muso allargato, ala dietro più alta e stretta per ridurre l'effetto scia. E una galleria del vento americana aiuterà la Ferrari.

È senza dubbio la più radicale rivoluzione tecnica degli ultimi anni quella che riguarderà le F.1 che correranno nel 2009. Non una sola area della monoposto resterà immune da pesanti modifiche.

OBIETTIVO - L’intento è quello di realizzare vetture che risentano meno dell’effetto scia in modo tale da agevolare i sorpassi. Si è voluto anche dare un taglio netto alla ricerca in galleria del vento anche se la Ferrari ha addirittura programmato una sessione di prove in una struttura in scala 1:1 negli Usa. I team, infatti, stanno già lavorando per recuperare gran parte del carico deportante che la Fia ha ridotto del 50% con l’eliminazione di tutte quelle appendici aerodinamiche che hanno caratterizzato le monoposto in queste ultime stagioni.

NUDA - Sulle F.1 del 2009 spariranno tutte le appendici aerodinamiche all’interno e dietro le ruote anteriori, le ciminiere, i boomerang e quant’altro era applicato alle fiancate, le quali dovranno avere forme raccordate con raggi ben precisi. Al bando ovviamente anche i mini profili dietro la presa dinamica del motore e quello largo 100 cm all’interno delle ruote posteriori. Aboliti anche gli sfoghi per evacuare l’aria calda dalle fiancate e questa limitazione darà del filo da torcere ai progettisti che avranno anche il problema di dover raffreddare le batterie del Kers.

ALI - Le differenti dimensioni degli alettoni sono state dettate dall’esigenza di ridurre gli effetti negativi dei vortici creati dalle monoposto in scia. Quello anteriore orribilmente largo (1.800 mm) è abbassato di ben 75 mm e lavora in una zona meno disturbata. Deve avere un profilo neutro e uguale per tutte le vetture nei 500 mm centrali (laddove nel 2008 c’erano le generose zone a cucchiaio). Inoltre c’è la novità del flap regolabile (6°) dal pilota. Quello posteriore è ristretto ma rialzato di 150 mm in modo da avere un flusso meno disturbato e ha una maggiore possibilità di incidenza dei profili.

DIFFUSORI - Complicata la modifica che riguarda i profili estrattori: prima quello centrale era molto più alto e i due laterali molto bassi (125 mm) ora tutti e tre i canali hanno la stessa altezza maggiorata (175mm) rispetto a quella dei canali laterali precedenti. Inoltre sono stati arretrati rispetto all’asse posteriore. Per compensare questi tagli all’aerodinamica la Fia ha reintrodotto le gomme lisce che permetteranno una maggiore aderenza meccanica.

mercoledì 3 dicembre 2008

F1, PANTANO: MI SENTO ABBANDONATO, CONTANO SOLO I SOLDI

"Essere un pilota di talento non serve più se non si porta una sponsor notevole ai team". Il campione del mondo della Gp2, Giorgio Pantano, si sente abbandonato dai team di Formula 1.
Altri piloti come Bruno Senna e Sebastian Buemi che sono finiti dietro di lui in classifica hanno avuto la possibilità di fare dei test. L'italiano, 29 anni, ha corso in Formula 1 nel 2004 con la Jordan, con scarsi risultati ma con una monoposto poco competitiva. "Sfido chiunque ad avere un curriculum come il mio - dice Pantano ad Autosprint .
Ho vinto due titoli mondiali nel karting, tre europei, tre italiani, F3 tedesca, GP2 e sono arrivato tra i primi in F3000. Ma ora non ho offerte in F1, è uno scherzo? Mi sento abbandonato. L'unica persona che si è comportata ragionevolmente è stata Bernie Ecclestone. L'ho chiamato alcuni giorni fa e dopo dieci minuti mi ha ritelefonat
o". "Gli unici posti ancora disponibili sono quelli di Honda e Toro Rosso - aggiunge - Bernie mi ha detto che se qualcosa si muoverà io sarò il primo a saperlo. I soldi sono diventati la priorità assoluta per correre. Mi piacerebbe essere chiamato a collaudare una F.1 e solo dopo potrebbero giudicare se sono in grado di far bene oppure no. Vorrei soltanto una reale possibilità".

martedì 2 dicembre 2008

Lorenzo Bandini - Determinato e generoso, una stella che si è spenta sul nascere...

Maggio 1967 , 5° Gran Premio di Monaco. Louis Chiron agita la bandiera scacchi, Bandini prende immediatamente la testa sulla sua Ferrari n° 18, seguito da Dennis Hulme al quale "regala", in un solo giro, 1,5" di distacco; Brabham, leggermente indietro, rompe il motore e inonda la pista dell'olio sul quale Bandini, ignaro, transita il giro successivo; inevitabile la sbandata e la perdita della posizione; lo sfilano Hulme e Stewart e Bandini si trova invischiato nel Gotha del momento (Surtees, Gurney, McLaren e Clark); Lorenzo recupera come un forsennato e al 61° giro transita sotto il traguardo a soli 7,6 secondi da Hulme - Stewart si era nel frattempo ritirato - ma con due doppiati da superare.
Rodriguez lo agevola immediatamente, cosa che non fa Graham Hill, forse ricordando un precedente, analogo episodio a posizioni invertite; quando Bandini riesce a passare, il distacco dal battistrada è salito a quasi 12" per arrivare, all'80° giro, a 20" circa. 82° giro del 25° Gran Premio di Monaco, La Ferrari 312 di Bandini imbocca la chicane del porto a velocità, stando alle testimonianze, molto più sostenuta che non nei giri precedenti; inevitabile e drammatica per le sue conseguenze, la perdita di controllo; l'auto di Bandini sbanda, prende una balla di paglia (alcuni dicono una bitta d'ormeggio) decolla, cade su un fianco e si rovescia avvolta dalle fiamme. I soccorritori cercano Bandini all'esterno della vettura, convinti che ne fosse stato sbalzato fuori mentre, purtroppo l'uomo era rimasto incastrato per più di tre minuti tra le lamiere dell'auto trasformatasi in un rogo; estratto in condizioni disperate, viene trasportato via mare all'Ospedale di Montecarlo dove morirà 70 ore più tardi.
Quella curva veniva solitamente affrontata in terza marcia; il cambio del relitto dell'auto di Bandini fu trovato in quinta…

Il 10 maggio 1967 moriva Bandini,uno dei piloti italiani più amati in assoluto dalla gente, come testimoniarono gli imponenti funerali svoltisi a Milano. Riuscito a coronare il sogno di correre per la Ferrari, Lorenzo brillò subito nel mondiale marche, svettando però solo una volta in F.1.
Il '67 doveva essere il suo anno, quello buono per il titolo iridato, ma all'81° giro del GP di Montecarlo la fortuna gli voltò nuovamente le spalle. In modo definitivo. Esattamente il10 maggio, quando Lorenzo Bandini cessò di vivere nel nosocomio di Montecarlo, dov'era ricoverato dallo schianto avvenuto tre giorni prima alla chicane del porto di Montecarlo.
Aveva 31 anni. La sua carriera era stata una scalata lenta, meticolosa, faticosa, con i vari gradini saliti con enormi sacrifici, fino alla vetta della F.1, fino all'Olimpo della Ferrari, fino alla gloria della prima vittoria iridata. E, passo dopo passo, era giunta l'ora di puntare al titolo iridato, se non fosse stato per una curva del destino, una maledetta chicane: innaturale, artificiosa come tutte le chicane, e mortale per Bandini.
Fino a quel momento, al contrario delle tante soddisfazioni ricevute dalle gare Sport, in F.1, la sorte gli era stata favorevole solo in una occasione, nel Gran Premio d'Austria del '64, anche se erano stati tanti gli episodi che lo avevano visto protagonista.
Il più clamoroso, che inquadra anche l'uomo Bandini, è forse quello riguardante il Gran Premio del Messico del '64, in occasione dell'ultimo appuntamento iridato, dove il pilota italiano aveva determinato la conquista del titolo del suo capitano John Surtees, in lizza con Graham Hill e Jim Clark, tamponando l'inglese e, dopo il ritiro dello scozzese, facendosi superare dal suo capitano, che aveva così conquistato l'iride.
Un'iride cui Lorenzo crede fermamente nel '67. A Montecarlo, è determinato a vincere. Può farcela. Al via, scatta subito in testa non accorgendosi che alle sue spalle Brabham inonda la pista di olio per la rottura del motore: lo vedono tutti tranne lui, che è appunto davanti, e che su quell'olio finirà nel giro successivo perdendo la leadership.
Bandini riprende con più rabbia e compie sorpassi su sorpassi. È 2° quando mancano 19 giri alla fine: esce dal tunnel, imbocca la chicane, ma invece di uscirne, sbatte violentemente contro una balla di paglia: la macchina si capovolge, prende fuoco, imprigionando il pilota in una gabbia rovente.
La monoposto del ferrarista verrà trovata in 5° marcia quando invec
e avrebbe dovuto essere in 3°: la tesi più accreditata sarà quindi quella della stanchezza del milanese, che aveva dato il massimo e forse anche di più. La reazione di sua moglie Margherita fu di un dolore composto, forse per rispettare la volontà di Lorenzo, che tante volte aveva ammonito: «In caso di incidenti, non fate drammi».