domenica 25 maggio 2008

Trionfo Hamilton, disastro Ferrari


MONACO, 25 maggio - Lewis Hamilton in trionfo a Montecarlo. Ferrari dietro la lavagna. L’inglese della McLaren, al termine di una gara costellata da una serie incredibile di incidenti provocati alla pioggia, ha preceduto il polacco Robert Kubica (Bmw) e il brasiliano Felipe Massa (Ferrari), che era partito dalla pole. Per Hamilton una doppia soddisfazione, perché la disastrosa prova di Kimi Raikkonen, autore di un’infinità di errori e alla fine nono (quindi fuori dalla zona punti), gli consente di balzare in testa al mondiale proprio ai danni del finlandese. Massa è terzo con 34 punti, seguito da Kubica a quota 32. Fra l’altro, Hamilton, che era partito benissimo scavalcando Raikkonen al semaforo verde, aveva poi commesso un grave errore, andando a sbattere contro il guard rail. Per sua fortuna, il rientro ai box per la sostituzione del pneumatico posteriore destro non gli ha fatto perdere molto tempo. In più, dopo poco è entrata la safety car per un incidente occorso a Fernando Alonso(Renault), per cui i distacchi si sono annullati. Lo sbaglio del giovane inglese a inizio gara, comunque, non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello di Raikkonen nel finale di corsa, quando il finlandese, all’uscita del tunnel, ha perso il controllo della vettura in frenata andando a tamponare il povero e incolpevole Adrian Sutil, che con la Force India stava andando a conquistare uno storico quarto posto.

La partenza, sotto la pioggia, è stata regolare. Hamilton, approfittando del buco lasciato libero da dal compagno di squadra Heikki Kovalainen partito ultimo dopo avere avuto problemi al giro di riscaldamento, ha superato all'interno Raikkonen e si è piazzato subito alle spalle di Massa. Il primo contatto per colpa della pioggia è tra Jenson Button (Honda) e Nick Heidfeld (Bmw): il pilota della squadra giapponese è costretto ad andare ai box per cambiare l'alettone. Al quarto giro è Nico Rosberg (Williams) che torna ai box e cambia alettone dopo contatto con Alonso. Timo Glock (Toyota) va invece in testa coda in una curva e rompe anche lui l'alettone posteriore contro le barriere. Ma l'acqua danneggia anche le McLaren. Al sesto giro, come detto, Hamilton tocca il guard rail uscendo dalle piscine e rompe la ruota posteriore destra. All'ottavo giro, dopo che Alonso tocca le barriere, entra la safety car. Torna tutto tranquillo ma il balletto degli incidenti si ripresenta velocemente. Al nono giro David Coulthard (Red Bull) sbatte con la ruota anteriore destra alla salita del Casino e Sebastien Bourdais (Toro Rosso) lo tampona violentemente. Macchine distrutte, ritiro per entrambi.

Ma la prima batosta per le Rosse arriva al decimo giro. Per un errore della squadra nel montaggio delle gomme prima del via, Raikkonen è sotto investigazione dai commissari di gara e subito dopo gli viene comminata la sanzione del drive trough: entro tre giri deve rientrare ai box senza fare nessuna operazione e poi tornare in gara. Lo fa al tredicesimo giro e quando rientra è quarto. Alla quindicesima tornata tocca a Massa sbagliare. Alla curva di Sainte Devote non tiene la macchina per l'asfalto viscido, va lungo, e Kubica lo fulmina sorpassandolo. Il brasiliano deve inseguire. Al diciottesimo giro non piove più ma il tracciato è sempre pieno d'acqua. Massa attacca come può, Kubica risponde. Al ventiseiesimo il polacco fa la sosta ai box e Massa torna leader. Hamilton, che come un falco aveva seguito il duello tra il brasiliano e il polacco, è dietro. Al rientro, Kubica è quarto davanti a Raikkonen ma quest'ultimo, come primo aveva fatto Massa, sbaglia alla Sainte Devote e il pilota della Bmw ringrazia per la seconda volta.

Raikkonen va ai box al ventottesimo giro e cambia l'alettone anteriore per problemi. Al rientro è sesto. Al trentatreesimo giro è Massa al pit stop. Rientra ed è secondo dietro Hamilton e davanti a Kubica. I pit stop si accavallano - Hamilton, Kubica, Massa e Raikkonen - e cambiano le posizioni della classifica che poi rimangono fino alla fine. A rimetterci è il brasiliano che, al rientro, viene superato da Kubica e gli tocca accontentarsi del terzo posto come l'edizione dello scorso anno. Il finale è ancora pieno di emozioni. Rosberg, alle piscine, distrugge la macchina (entra anche la safety car), e Raikkonen, come detto, all'uscita del tunnel, tampona al sessantanovesimo giro Sutil. Il finlandese è costretto a tornare ai box e cambiare nuovamente l'alettone, il tedesco della Force India deve ritirarsi dopo aver accarezzato il sogno della piccola grande impresa, vista la posizione in gara che gli avrebbe portato punti. Kimi deve accontentarsi del nono posto dopo essere partito in prima fila. Lo scorso anno aveva finito ottavo partendo dalla sedicesima.

GRAN PREMIO MONACO, CLASSIFICA - 1. Lewis Hamilton (Gbr/McLaren-Mercedes); 2. Robert Kubica (Pol/Bmw-Sauber) a 3”064; 3. Felipe Massa (Bra/Ferrari) a 4”811; 4. Mark Webber (Aus/Red Bull-Renault) a 19”295; 5. Sebastian Vettel (Ger/Toro Rosso-Ferrari) a 24”657; 6. Rubens Barrichello (Bra/Honda) a 28”408; 7. Kazuki Nakajima (Jpn/Williams-Toyota) a 30”180; 8. Heikki Kovalainen (Fin/McLaren-Mercedes) a 33”191; 9. Kimi Raikkonen (Fin/Ferrari) a 33”792; 10. Fernando Alonso (Esp/Renault) a 1 giro; 11. Jenson Button (Gbr/Honda) a 1 giro; 12. Timo Glock (Ger/Toyota) a 1 giro; 13. Jarno Trulli (Ita/Toyota) a 1 giro; 14. Nick Heidfeld (Ger/Bmw-Sauber) a 4 giri

CAMPIONATO DEL MONDO, CLASSIFICA PILOTI - 1. Lewis Hamilton (Gbr) 38 pts 2. Kimi Raikkonen (Fin) 35 3. Felipe Massa (Bra) 34 4. Robert Kubica (Pol) 32 5. Nick Heidfeld (Ger) 20 6. Heikki Kovalainen (Fin) 15 7. Mark Webber (Aus) 15 8. Fernando Alonso (Esp) 9 9. Jarno Trulli (Ita) 9 10. Nico Rosberg (Ger) 8 11. Kazuki Nakajima (Jpn) 7 12. Sebastian Vettel (Ger) 4 13. Jenson Button (Gbr) 3 14. Rubens Barrichello (Bra) 3 15. Sébastien Bourdais (Fra) 2

CAMPIONATO DEL MONDO, CLASSIFICA COSTRUTTORI - 1. Ferrari 69 pts 2. McLaren 53 3. Bmw 52 4. Williams 15 5. Red Bull 15 6. Toyota 9 7. Renault 9 8. Toro Rosso 6 9. Honda 6

1 commento:

Reyjam ha detto...

Massa è stato sfortunato, ma Raikkonen aveva proprio la macchina che non gli andava.

Reyjam.