ROMA, 13 maggio - «Fino a oggi quello di Barcellona è stato l'unico weekend senza problemi e spero che il prossimo sarà a Monte Carlo. Credo che avremo una macchina competitiva. Faremo due giorni di test in Francia proprio per provare le soluzioni per il Gran Premio di Monaco. La squadra è molto motivata per cercare di andare forte su un tracciato dove lo scorso anno siamo stati in difficoltà». Il pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, non fa drammi per aver ridotto il suo margine di vantaggio sui più diretti avversari nel Mondiale di F1 dopo il Gp di Turchia: «Ero arrivato a Istanbul con un vantaggio di nove punti sul mio più immediato inseguitore e ora ne ho sette: non è che sia cambiato poi molto - assicura il pilota finlandese in una intervista riportata dal sito media Ferrari -. Ho avuto un week end difficile, iniziato e proseguito con un problema dietro l'altro: fortunatamente, non è andata poi tanto male. Avrei voluto lottare per la vittoria ma le corse sono così: talvolta le cose non vanno per il verso giusto sin dall'inizio del weekend e allora ci si concentra nel fare in modo di minimizzare i danni, come ho fatto in Turchia. Il terzo posto, soprattutto alla luce di quello che è accaduto alla partenza non può rappresentare una grande delusione. Ora sono in Svizzera dove sono riuscito a seguire in televisione la partita vittoriosa della Finlandia contro gli Usa nei Mondiali di hockey su ghiaccio in corso di svolgimento in Canada: dopo questo successo anche il mio risultato ha assunto un sapore migliore!».
INTOPPI - Il campione del mondo poi ricostruisce passo dopo passo il fine settimana turco: «Il week end di Istanbul era cominciato con un problema nella selezione delle marce nel primo run delle prove libere, che mi aveva costretto a rimanere ai box per tutto il resto della sessione. Un po’ di pioggia intorno all'ora di pranzo - aggiunge il finlandese - ha complicato ancora di più le cose in quanto non siamo riusciti a chiarire al meglio la situazione per quel che riguardava il comportamento delle gomme e l'assetto della vettura. Anche le libere del sabato mattina non sono state perfette e abbiamo affrontato così le qualifiche senza aver trovato l'assetto ideale. Con tanta benzina a bordo la macchina era comunque abbastanza a posto ma ho commesso un piccolo errore nel mio giro che mi è costato tantissimo: quel quarto posto in griglia è stato davvero fastidioso. Nemmeno la mia partenza è stata perfetta. Mi sono praticamente affiancato a Heikki e pensavo di riuscire a superarlo ma poi lui ha impostato la prima curva con un po’ di anticipo e non c'era più spazio. Ho rallentato per quanto possibile, ma la mia ala anteriore ha toccato la sua gomma posteriore sinistra ed è rimasta danneggiata. Nel frattempo, altri mi passavano all'esterno e così mi sono ritrovato sesto alla fine del primo giro. Il bilancio aerodinamico non era perfetto ma non c'era tempo per cambiare il musetto: ci sarebbe voluto molto più tempo di quello che ho in definitiva perso per la perdita di prestazione. Col senno di poi sarebbe facile dire che avrei potuto fare diversamente ma io non ragiono così e per me la questione è chiusa».
Nessun commento:
Posta un commento