Dopo la festa per il 16° titolo costruttori Maranello si concentra sulla nuova monoposto. Allo sviluppo nella galleria del vento Dallara segue ora il lavoro sul Kers nei test di Fiorano e Barcellona
MARANELLO (Modena), 11 novembre 2008 - Di necessità si fa virtù. Ecco perché è stata scelta la galleria del vento della Dallara a Parma per sviluppare fino ad oggi la base della nuova monoposto Ferrari che disputerà il Mondiale di F.1 del 2009.
OCCUPATA - Una scelta obbligata quella di Maranello, dal momento che era praticamente impossibile utilizzare sia la galleria interna al reparto corse sia quella in scala ridotta (ormai obsoleta e senza programmi di elaborazione aggiornati). Fino a oggi, infatti, la galleria del vento progettata da Renzo Piano era riservata esclusivamente allo sviluppo della F2008, che ad ogni gara e in ogni circuito ha presentato un pacchetto di novità aerodinamiche diverse. Un lavoro certosino, terminato con successo pochi giorni fa in Brasile con la conquista del titolo costruttori, ma che non poteva prevedere interferenze di alcun tipo o perdite di tempo. Bisogna comunque aggiungere che la nuova galleria del vento dell’ingegner Dallara è oggi la più evoluta e tecnologicamente avanzata se si tratta di sviluppare aerodinamiche che non sono però sofisticate come quelle delle F.1 attuali. In ogni caso, i primi risultati sono stati ottimali.
ESORDIO - Quanto prima, dunque, la monoposto, in una fisionomia aerodinamica di base, dovrebbe essere collaudata a Fiorano e a Vairano. Saranno test finalizzati a raccogliere i parametri dalla pista, che poi verranno trasferiti al computer per essere successivamente confrontati con quelli studiati finora in galleria. Una fase molto importante perché sarà questo test ad indirizzare il lavoro alla galleria del vento di Maranello.
CONTROINDICAZIONI - Solo che, esattamente al contrario delle politiche seguite da tutti i team per ridurre i costi e facilitare i sorpassi limitando l’effetto scia, sembra che le nuove soluzioni aerodinamiche risulteranno ancor più sofisticate ed elaborate da sviluppare. Perché, pur rispettando le nuove regole tecniche imposte dalla Fia, si dovrà andare a cercare il massimo carico possibile lavorando su superfici ridotte. Le nuove monoposto avranno, infatti, forme completamente diverse rispetto a quelle attuali perché private di ogni appendice aerodinamica.
RIMEDIO - E infatti è subito circolata la voce che tutti i costruttori starebbero studiando una nuova tecnologia che, grazie a particolari chip annegati tra i tessuti in fibra, permetta un aumento della flessibilità dei materiali (è stata abolita la regola che proibiva la mobilità dei dispositivi aerodinamici).
SIMULAZIONE - Al suo debutto in pista, comunque, la vettura non dovrebbe avere le configurazioni meccaniche imposte dal regolamento, ma solo ingombri e pesi che simulano questi sistemi, che invece troveranno sicuramente spazio sulla F2008 K (dove K sta per Kers, il sistema di recupero dell’energia cinetica) questa settimana a Fiorano e la prossima, nei tre giorni di test al Montmelò (Barcellona) con Luca Badoer.
Nessun commento:
Posta un commento