lunedì 10 novembre 2008

Mugello - Montezemolo :"Sei proprio tu, il Kimi vero, quello in carne e ossa?

Curiosa confessione del presidente della Ferrari riguardo al GP del Brasile

FORMULA 1 2008 Luca Cordero di Montezemolo - 0

"Sei proprio tu, il Kimi vero, quello in carne e ossa? Oppure un tuo amico, un sosia, quello che negli ultimi gran premi correva per la Ferrari? Perché secondo me, Kimi, eri un po' stanco e hai fatto correre un amico per un po' ". Luca di Montezemolo, alla conferenza stampa che ha chiuso, insieme con le Finali Mondiali Ferrari al circuito del Mugello, la stagione di F1, come tradizione, accogliendo l'ingresso del finlandese che fu campione del mondo il primo anno in Ferrari e quest'anno ha un po' deluso, ha ironizzato così per stemperare ogni possibile critica.

Poi, più serio, ha detto: "Non scherziamo. Kimi è stato campione del mondo fino all'ultima gara di quest'anno. Ha contribuito a due mondiali costruttori. I suoi punti sono stati fondamentali. Con tutto il rispetto per Lewis Hamilton, uno capace di sfiorare un titolo il primo anno di F1 e di vincerlo al secondo e dunque un fuoriclasse, io sono contento dei miei piloti, la coppia migliore del mondo".

"I miracoli, quando ci si riesce, di solito se ne fa solo uno. Lo dico perché quello dell'anno scorso (il mondiale vinto all'ultima gara da Raikkonen beffando Hamilton, ndr) è stato un miracolo. Di solito ripeterli è impossibile. Eppure in Brasile, con Massa, stavamo per essere miracolati ancora". Luca di Montezemolo ha commentato così, alle finali mondiali Ferrari al Mugello, l'evento andato in scena al circuito di Interlagos.

"Io credo - ha aggiunto - che nella storia della F1 non si sia mai visto un mondiale deciso all'ultima curva dell'ultimo giro dell'ultimo Gp. E che non si sia mai visto nella storia un pilota che taglia il traguardo da campione del mondo" e dopo pochi secondi non esserlo più.

"Il televisore l'ho rotto, devo dire la verità". Retroscena inedito, quello che Luca di Montezemolo ha raccontato al Mugello, parlando ancora una volta del mondiale che Felipe Massa, al traguardo del Gp del Brasile, aveva vinto, e che poi, complice il rallentamento di Timo Glock, Lewis Hamilton si è riconquistato con un sorpasso all'ingresso dell'ultima curva che gli è valso il quinto posto che gli era sufficiente per stare davanti al brasiliano. "Poiché - ha spiegato - quando una tv si rompe fa un botto tremendo, mia figlia che era nell'altra stanza, ha preso un gran spavento. Per fortuna che avevamo un altro televisore acceso e così ho potuto assistere alla cerimonia del podio e mi ha fatto piacere". Insomma, tensione a mille, come probabilmente in tante case di tifosi Ferrari.

Senza rispondere direttamente al fatto che fosse o meno scongiurato, dopo la netta opposizione della Ferrari e di altri team, il rischio che in F1 sia adottato, come proposto dalla Fia, il motore unico, Montezemolo ha usato una metafora per dire la sua: "Come con i tre Gp per motore ci ha fatto ridurre il costo da 20 a 10 milioni a propulsore, stiamo lavorando con tutte le squadre per ridurre ancora i costi per il 2010 e il 2011. All'unanimità abbiamo deciso che entro il 2011 un motore costerà 5 milioni. Dagli oltre 20 che erano". Insomma, deve prevalere secondo il presidente della Fota (Formula One team association), che le scuderie hanno costituito proprio per scongiurare mutamenti che sarebbero dannosi agli interessi dei grandi costruttori così come dei piccoli team,, una politica della proposta. "Perché non è pensabile - ha aggiunto Montezemolo - che costruttori come Ferrari, Toyota, Mercedes, Honda, Renault e Bmw possano accettare di mettere il loro marchio su una macchina che monta il motore fatto da altri. E perché la F1 ha senso se gli investimenti che si fanno in innovazione, ricerca e sviluppo hanno un riverbero sulla produzione industriale".

1 commento:

Anonimo ha detto...

mi ricordo di un mondiale vinto da lauda su prost per mezzo punto,tirato fino all'ultima gara

purtroppo era proprio Kimi...
credo che montezemolo abbia problemi di vista,e di obbiettività....
fare il presidente degli industriali gli ha fatto solo del male... ha imparato a dire bugie