martedì 16 dicembre 2008

Clamoroso: anche Subaru lascia il Campionato del Mondo Rally

E’ un onda che pare ormai inarrestabile, tanto da prendere le sembianze di uno Tsunami: ha iniziato la Honda lasciando la F1, ha rincarato la dose la Suzuki prima a lasciare il Campionato FIA Wrc e ora arriva anche la Subaru: che lascia all’istante, senza troppe spiegazioni e preamboli.

La Casa delle Pleadi abbandona il Mondiale rally - da sempre suo primo “specchio vitale” - e lo fa a causa della crisi economica: l’annuncio della Fuji Heavy Industries, casa madre a cui la Subaru fa capo, è arrivato oggi nel corso di una conferenza stampa.

E la cosa se vogliamo ancora più drammatica è stato il pianto che ha accompagnato il comunicato del direttore esecutivo della Fuji Heavy Chief Executive, Ikuo Mori:

Le prospettive del nostro business sono cambiate in modo rapido e drammatico a causa della crisi dell’economia globale. Quindi, nel quadro di un’ottimizzazione delle risorse e anche per rafforzare il marchio Subaru, la Fuji Heavy ha deciso di ritirarsi con effetto immediato dal Mondiale rally“.

Lacrime amarissime, che si allargano al team ed ai suoi dipendenti, visto che le conseguenze oltre al team e ai suoi dipendenti, toccano anche i piloti che hanno corso nel Mondiale 2008, Petter Solberg e Chris Atkinson. E la Prodrive di David Richards, che gestiva l'impegno della squadra nel WRC e collaborava con la Casa giapponese da vent'anni. La Subaru aveva vinto il titolo iridato costruttori in questa specialità per tre anni consecutivi: 1995, 1996 e 1997, contando su piloti del calibro di Carlos Sainz, Colin McRae e Richard Burns.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

il mondiale rally è in ribasso da un po'di anni,questa crisi sarà (spero di no) la mazzata finale.
il rally è un tipo di corsa poco televisibile e poco appetibile agli sponsor,ma malgrado tutto i costi sono sempre più lievitati....molte case famose (lancia e audi)hanno abbandonato da anni per spese insopportabili e questo era un segnale che la strada intrapesa era sbagliata....ora rimane il rimpianto di non aver agito in tempo da parte FIA,per salvare i rally

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Certo. I rally non si possono guardare nella tv. Anni fa, io ci andavo guardare il Rally di Catalunya con gli amici ed adesso ci va mio figlio (lui dorme nel bosco, anche... per potere vederlo da la prima righa...) Un altro sport morto per colpa dei soldi...

Anonimo ha detto...

e anche dei presidenti della FIA

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Certo.

Unknown ha detto...

Nyota mi fa piacere vedere che hai sempre avuto i motori nel sangue...
Comunque secondo me un ridimensionamento degli sprechi in tutti i settori può migliorare gli sport dando più spazio all'evento agonistico che a quello commerciale.