giovedì 19 marzo 2009

F1 a rischio credibilità dopo le nuove regole imposte dai Bonny & Clide della F1

Sarebbe stato più onesto, più serio e dignitoso, far scendere la saracinesca.
Chiuso per impossibilità. Di sopravvivere, di essere attraenti, di divertire ancora. Scegliete voi. Ce ne saremmo fatti una ragione e avremmo esplorato altri modi per appisolarci dopo il pranzo della domenica. La totale assenza di credibilità nel colpo di mano che ha sconvolto la Formula 1 mettendole una corda al collo, sta per prima cosa nei tempi: mai si è vista una manifestazione sportiva che cambi le regole a dieci giorni dall'inizio. Nemmeno all'oratorio.

Immaginatevi, una settimana prima del via della serie A arriva il presidente del Coni e dice bello fresco: «Da quest'anno lo scudetto va a chi segna più gol. E dalla prossima stagione chi sta con noi potrà mettere in campo 12 giocatori». Nella giungla dei motori è quello che è successo. Il titolo mondiale a chi vince più corse. Un atto di forza, anzi di violenza di Ecclestone e Mosley. Se Moggi-Giraudo-Bettega erano la triade, questi come li volete chiamare? Bonny & Clide? Hanno spremuto tutti i soldi possibili dal limone della Formula 1. E ora che il succo è finito, che il mercato è saturo, che i Gran Premi si corrono in mezzo al deserto, ai semafori cittadini, al nulla, ovunque meno che sui circuiti che hanno fatto la storia, ora che le televisioni hanno capito che non val la pena di farsi ricattare per un prodotto destinato a un popolo di addormentati. Ecco, ora provano con la pirateria legalizzata.

Lasciate stare il fatto che nella storia dodici volte su 59 sarebbe cambiato il campione del mondo con la nuova, assurda regola e che solo in due
occasioni sarebbe successo negli ultimi vent'anni. Questa è solo statistica. Che poteva essere modificata da strategie di corsa differenti: non sapremo mai se il vincitore reale avrebbe attaccato più a fondo quello potenziale, cioè quello con più vittorie di tappa. Quella che si vuole premiare è invece la follia, l'eccessivo rischio, l'azzardo. Per vendere di più? Bah.

È in circolazione
un film nel quale la bellissima Eva Mendez interpreta la produttrice di un reality nel quale si gioca alla roulette russa: un successone… Pensate solo a un dato: Niky Lauda, cioè uno dei più grandi piloti di sempre, avrebbe vinto due mondiali in meno. Sarebbe cioè stato uno dei tanti, uno qualunque. Come se fosse facile far funzionare il cervello sotto pressione a trecento all'ora e capire i limiti propri e della macchina che si sta guidando senza staccare il piede dall'acceleratore. Se non è questa l'essenza di questo sport, anzi meglio: se non è questo l'unico aspetto davvero sportivo in una disciplina fatta di macchine e numeri, fermate tutto che scendiamo senza rimpianti. Così come dovrebbero scendere ed è auspicabile lo facciano, quelli che si sono fatti fin qui taglieggiare da Bonny & Clyde. I proprietari delle scuderie. Quelli che hanno iniettato vagoni di soldi per competere per coppe di plastica, per titoli assegnati dai giudici parrucconi che drogano le classifiche per renderle più allegre, per competizioni fotocopiate da spioni da operetta.

Nelle ultime due stagioni ne abbiamo viste abbastanza da far scendere la famosa saracinesca di cui sopra senza versare nemmeno una lacrima. Adesso l'impressione è di non aver visto ancora nulla. E già nel ritiro prestagionale di Jerez de la Frontera era alta la puzza di bruciato, con la nuova scuderia di Ross Brawn che ha tolto le macchine ex H
onda dal cellophan e ha fatto un mazzo così a tutti quelli che hanno passato l'inverno a lavorare. Devono trovare uno sponsor – si è pensato -, quindi devono mettersi al centro della vetrina. Proprio come il ciclista che si riempie di punture.

Magari da lì è nata l'ispirazione a Bonny & Clyde. Forse proprio in quelle notti hanno scritto la norma capestro secondo la quale chi nel 2010 aderirà al ridicolo budget di spesa di 33 milioni di euro, potrà truccare le macchine. Via i peli dalla lingua e guardiamoci negli occhi: motori non congelati e senza limitazioni nel regime di rotazione (attualmente 18mila giri), sotto scocca differente, ali mobili e
via le restrizioni su aggiornamenti, test, uso della galleria del vento, omologazione e materiali esotici. Insomma, pirateria allo stato puro. O se preferite, appunto, doping libero. Ma solo per quelli che ci stanno. Chi vuole spendere di più viaggerà sotto una diversa legge, quella attuale, controlli antidoping compresi.
a destra con i baffetti neri il padre di Max Mosley con i suoi amici nazisti londinesi
Come introdurre la legge della giungla in un sistema economico già depressissimo, già sull'orlo della rottura. Uno schiaffo, anzi un pugno in faccia in piena regola alla Fota, l'associazione dei costruttori, che ha appena garantito a Bonny & Clide la presenza fissa di 10 team fino al 2012, a costo di rompere tutti i salvadanai disponibili. Un paio di grandi scuderie stanno pensando seriamente di ammainare le loro bandiere, perché a tutto ci deve essere un limite. C'è da sperare lo facciano subito. Tanto ormai vale tutto. C'è da sperare che dissenso e disgusto si allarghino anzi a macchia d'olio e che alla prima gara mondiale si presentino solo due macchine. A pedali. Al volante Bonny Mosley & Clide Ecclestone…

di Carlo Genta del Sole 240re

10 commenti:

Anonimo ha detto...

ma quanto era bella la formula 1 degli anni 70....

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

E le macchine degli 30, con Nuvolari, Varzi, Caracciola...

Anonimo ha detto...

in effetti era una F1 alla portata di tutti e tutti erano interessati
si riuscivano avvicinare i piloti,potevi guardare le macchine da vicino,i costi dei biglietti delle tribune non erano così proibitivi....
quando la F1 arrivava a monza era un giorno di festa si partiva con tutti i mezzi possibili (io ricordo di essere andato con la mari su una vecchia lambretta)sembravamo Gregory Peck e Audrey Hepburn in vacanze romane
entravi nel parco di monza e già respiravi quell'aria di motori e di spettacolo,che ti coinvolgevano a tal punto che sembrava di entrare in un luna park

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Io andavo ogni anno alla gara di Montjuïc, a Barcellona... Fantastica!

Anonimo ha detto...

dumaik dove SEIIIIIIIIIIIIIIII.....

hai visto che la mclaren scherzava??? ...che veramenta stava provando altro.....
aih aih aih.....la ferrari trema....

Gli amici di Georges (Brassens) ha detto...

Dove sei Dumhaik????

Anonimo ha detto...

è andato anche lui allo zoo a prendere un fenicottero?

Unknown ha detto...

Scusate per il lungo silenzio...sono in ritiro spirituale e ultimamente sono un po' preso con i lavori di casa...

Anonimo ha detto...

tanto vincerete facilmente,la ferrari ha una macchina superiore,anzi mi sbilancio doppietta ferrari in australia....

però la mclaren che recupero che ha fatto?in una settimana ha settato una macchina perfetta.....è vero ross brawn ha delle seconde mclaren avrà aiutato i nuovi amici.....

Unknown ha detto...

La Mclaren che tu dici non ha risolto del tutto i suoi problemi...preferisco comunque averla competitiva...sarebbe un vero peccato se il campione del mondo non lottasse per la vittoria.