La Formula 1 torna a tentare Michael Schumacher DOSSIER Formula 1 2009: risultati, classifica, piloti e circuiti
Il tedesco: «Dopo l'estate vedremo cosa ha senso fare» Michael Schumacher voleva diventare pilota di moto, ma in febbraio ha preso una zuccata durante un test in Spagna e per adesso non se ne parla più. La Formula 1 torna a tentarlo. Nei primi due Gran premi ha fatto il consulente al muretto della Ferrari, suggerendo strategie sbagliate come lui stesso ha finito per ammettere: «Il fatto è che abbiamo preso decisioni sbagliate e anche io, certamente, ho fatto valutazioni errate. Una cosa - ha detto Schumi in un’intervista all’agenzia tedesca Dpa - è stare in auto e osservare da lì le cose, un’altra è farlo dai box». Dopo aver seguito da casa la terza gara, quella di domenica scorsa in Cina, ha proposto una scelta estrema: salvo miracoli, cominciare entro un mese a lavorare per il 2010. Un consiglio da stratega. Da direttore tecnico. Da imbarazzare i suoi ex datori di lavoro. Al punto che ieri è arrivata una mezza smentita: «Ci rendiamo conto della situazione, ma non ci arrendiamo - spiega Schumi , usando il ’’noi’’ -. La Ferrari non lo ha mai fatto. Non bisogna mai darla per spacciata. Il bello della Formula 1 è che non hai il tempo di essere deluso, devi sempre guardare avanti».
Il sette volte campione del mondo, però, riconosce che i tempi sono cambiati e che una volta, a parità di situazioni, «avremmo fatto turni doppi o tripli in galleria del vento, cosa che quest’anno è vietata». Dunque i margini di miglioramento sono esigui. «A un certo punto la squadra dovrà decidere se continuare a migliorare la F60 oppure anticipare il lavoro sulla prossima monoposto. Non è una situazione che riguarda solo noi: altri team si trovano nella stessa posizione. Sarà uno dei miei compiti offrire consigli in questo ambito». Il contratto che lega Schumi al Cavallino e che gli garantisce cinque milioni di euro l’anno scade a fine gennaio. «Non c’è ancora stata una discussione concreta su questo argomento e non ci sarà nell’immediato futuro - taglia corto -. Dopo l’estate vedremo che cosa ha senso fare. Avrei potuto prendere il posto di Jean Todt, ma è chiaro che la cosa non faceva per me e sarebbe stato il momento sbagliato. Soprattutto, ritengo che Domenicali faccia questo lavoro molto meglio di me». Schumacher pensa al Ross Brawn che lavorava per lui prima in Benetton, poi in Ferrari, e che nei mesi scorsi gli aveva offerto un posto nella sua nuova scuderia. La pensione gli sta stretta. Ha provato con le due ruote e per un po’ il giocattolo ha funzionato.
L’impatto con la realtà, e in particolare con l’asfalto, l’ha costretto a ripensare il futuro sui circuiti. La Ferrari è il vecchio amore, Brawn il compagno di sette titoli iridati. «Ross è preparato, è un grande - dice -. È incredibile vedere con quale rapidità la macchina si sia adattata al motore Mercedes dopo aver lasciato la Honda. E’ la cosa più incredibile che abbia mai visto, mi sarebbe piaciuto vivere una situazione simile quando correvo». Gli piacerebbe riprovarla dal muretto. La Ferrari ha un posto traballante da team manager: nelle prime due gare lo occupava Luca Baldisserri, che ora rimane in fabbrica a studiare i nuovi diffusori per la F60. Al suo posto c’è Chris Dyer, che dall’anno scorso ha già cambiato due volte mansioni. Per il 2010 la squadra è da registrare. Raikkonen è sotto esame (ieri il finlandese è apparso rassegnato: «In Bahrein per noi è impossibile vincere»), mentre la Ferrari collauda nuovi talenti (i tre migliori della Formula 3 italiana proveranno la F60 quest’autunno a Fiorano). Schumacher attende di poter dire la sua.
La Ferrari se andrà male anche qesto gp senza punti ha già avanzato l'ipotesi di dover abbandonare lo sviluppo della F60 per concentrarsi da ora sul progetto dell'anno prossimo, buttando via le speranze di poter lottare ad armi pari con le altre scuderie. Evidentemente si sono resi conto di una inferiorità di non poco conto, difficilmente recuperabile! Riguardo a Shummy in Ferrari per me deve rimanere e ricoprire il ruolo del collaudatore che è quello che sa fare meglio... uno come lui sul muretto è sprecato!
Mi fà pensare questo abbandono così su due piedi della Ferrari, è come se fosse la conferma che con i 2 piloti che si ritrova non vede un buon mondiale quest'anno. Non si vince solo con la monoposto più forte, troppo facile, anche il pilora deve metterci del suo e a parte Massa a mio parere un posto è libero per qualcun'altro. Al contrario, Renault e McLaren ci credono ancora e non hanno gettato la spugna come a Maranello. Per 2010 vedrete che sicuramente torneranno a vincere ma Kimi non ci sarà più.
7 commenti:
guarda:
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/formula1/200904articoli/20088girata.asp
Mi sembra che la ferrari si sente già vinta.
per me la ferrari non e perduta
e un anno diverso dai troppi regolamenti cambiati
ma di sicuro tornera' davanti
ciao a tutti
Oh. Lo posto perché non si vede:
Ferrari o Brawn? Schumi conterà
La Formula 1 torna a tentare Michael Schumacher
DOSSIER Formula 1 2009: risultati, classifica, piloti e circuiti
Il tedesco: «Dopo l'estate vedremo cosa ha senso fare»
Michael Schumacher voleva diventare pilota di moto, ma in febbraio ha preso una zuccata durante un test in Spagna e per adesso non se ne parla più. La Formula 1 torna a tentarlo. Nei primi due Gran premi ha fatto il consulente al muretto della Ferrari, suggerendo strategie sbagliate come lui stesso ha finito per ammettere: «Il fatto è che abbiamo preso decisioni sbagliate e anche io, certamente, ho fatto valutazioni errate. Una cosa - ha detto Schumi in un’intervista all’agenzia tedesca Dpa - è stare in auto e osservare da lì le cose, un’altra è farlo dai box». Dopo aver seguito da casa la terza gara, quella di domenica scorsa in Cina, ha proposto una scelta estrema: salvo miracoli, cominciare entro un mese a lavorare per il 2010. Un consiglio da stratega. Da direttore tecnico. Da imbarazzare i suoi ex datori di lavoro. Al punto che ieri è arrivata una mezza smentita: «Ci rendiamo conto della situazione, ma non ci arrendiamo - spiega Schumi , usando il ’’noi’’ -. La Ferrari non lo ha mai fatto. Non bisogna mai darla per spacciata. Il bello della Formula 1 è che non hai il tempo di essere deluso, devi sempre guardare avanti».
Il sette volte campione del mondo, però, riconosce che i tempi sono cambiati e che una volta, a parità di situazioni, «avremmo fatto turni doppi o tripli in galleria del vento, cosa che quest’anno è vietata». Dunque i margini di miglioramento sono esigui. «A un certo punto la squadra dovrà decidere se continuare a migliorare la F60 oppure anticipare il lavoro sulla prossima monoposto. Non è una situazione che riguarda solo noi: altri team si trovano nella stessa posizione. Sarà uno dei miei compiti offrire consigli in questo ambito». Il contratto che lega Schumi al Cavallino e che gli garantisce cinque milioni di euro l’anno scade a fine gennaio. «Non c’è ancora stata una discussione concreta su questo argomento e non ci sarà nell’immediato futuro - taglia corto -. Dopo l’estate vedremo che cosa ha senso fare. Avrei potuto prendere il posto di Jean Todt, ma è chiaro che la cosa non faceva per me e sarebbe stato il momento sbagliato. Soprattutto, ritengo che Domenicali faccia questo lavoro molto meglio di me». Schumacher pensa al Ross Brawn che lavorava per lui prima in Benetton, poi in Ferrari, e che nei mesi scorsi gli aveva offerto un posto nella sua nuova scuderia. La pensione gli sta stretta. Ha provato con le due ruote e per un po’ il giocattolo ha funzionato.
L’impatto con la realtà, e in particolare con l’asfalto, l’ha costretto a ripensare il futuro sui circuiti. La Ferrari è il vecchio amore, Brawn il compagno di sette titoli iridati. «Ross è preparato, è un grande - dice -. È incredibile vedere con quale rapidità la macchina si sia adattata al motore Mercedes dopo aver lasciato la Honda. E’ la cosa più incredibile che abbia mai visto, mi sarebbe piaciuto vivere una situazione simile quando correvo». Gli piacerebbe riprovarla dal muretto. La Ferrari ha un posto traballante da team manager: nelle prime due gare lo occupava Luca Baldisserri, che ora rimane in fabbrica a studiare i nuovi diffusori per la F60. Al suo posto c’è Chris Dyer, che dall’anno scorso ha già cambiato due volte mansioni. Per il 2010 la squadra è da registrare. Raikkonen è sotto esame (ieri il finlandese è apparso rassegnato: «In Bahrein per noi è impossibile vincere»), mentre la Ferrari collauda nuovi talenti (i tre migliori della Formula 3 italiana proveranno la F60 quest’autunno a Fiorano). Schumacher attende di poter dire la sua.
se torna schumy la ferrari tona a vincere in fretta....speriamo bene
ciao
La Ferrari se andrà male anche qesto gp senza punti ha già avanzato l'ipotesi di dover abbandonare lo sviluppo della F60 per concentrarsi da ora sul progetto dell'anno prossimo, buttando via le speranze di poter lottare ad armi pari con le altre scuderie. Evidentemente si sono resi conto di una inferiorità di non poco conto, difficilmente recuperabile!
Riguardo a Shummy in Ferrari per me deve rimanere e ricoprire il ruolo del collaudatore che è quello che sa fare meglio... uno come lui sul muretto è sprecato!
Se torna il Kaiser sarebbe geniale! Anche se non guidasse una Ferrari. Penso che sia il megliore pilota di tutti i tempi (senza contare Nuvolari)
Mi fà pensare questo abbandono così su due piedi della Ferrari, è come se fosse la conferma che con i 2 piloti che si ritrova non vede un buon mondiale quest'anno.
Non si vince solo con la monoposto più forte, troppo facile, anche il pilora deve metterci del suo e a parte Massa a mio parere un posto è libero per qualcun'altro.
Al contrario, Renault e McLaren ci credono ancora e non hanno gettato la spugna come a Maranello.
Per 2010 vedrete che sicuramente torneranno a vincere ma Kimi non ci sarà più.
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